Valorizzazione Parco Archeologico "E. Fiumi" | NICOLA FERRARA

Premessa. Il carattere di “emergenza ambientale” e insieme di “luogo segnato dalla storia” hanno costituito il filo conduttore del progetto, volto alla realizzazione del nuovo accesso al Parco Archeologico “E. Fiumi” di Volterra.

Gli obiettivi non consistono tanto nel risolvere alcuni “punti critici”, attraverso banali espedienti o semplici “sistemazioni”, bensì nel tradurre le esigenze di più vasta portata entro un’espressione di innovazione paesistica, adeguata allo spessore storico dei luoghi. In particolare, la valorizzazione delle potenzialità inespresse del paesaggio e dell’archeologia è qui letta quale volano di un nuovo tipo di crescita fondata su criteri di sostenibilità ambientale, istituzionale, e sociale.

Il progetto: la piazza, uno spazio di qualità urbana. Il progetto introduce alcuni significativi elementi di novità, tra cui in primo luogo la soppressione di quelli che impropriamente possono essere considerati “comparti a verde. Così facendo si sono ottenuti una serie di vantaggi quali: “dilatare” il breve spazio disponibile sino a comprendere un terrazzo realizzato sopra le coperture delle attuali biglietterie; “rimodellare” la superficie della piazza con modesti piani inclinati ispirati ai bastioni delle mura storiche che l’attraversavano; “affiancare” il sistema delle mura con elementi predisposti per la seduta e la sosta, concepiti come un segno capace di sottolineare la continuità tra la città, la piazza e il sistema meccanizzato di risalita e il Parco archeologico.

La lama d’alabastro, un simbolo per Volterra. Il tema centrale del collegamento tra il piano piazza, corrispondente alla città attuale, e il Parco Archeologico, corrispondente al sito della città antica, è affrontato con l’intento prioritario di garantire, attraverso l’uso di un corpo ascensore, una facile e rapida risalita ai portatori di handicap e ad ogni altro tipo di utenza. L’ubicazione e la struttura di sostegno della macchina sono state scelte in base a criteri di ordine funzionale ed estetico-percettivo, preferendo una situazione plano altimetrica strategica nei confronti della città, e, soprattutto, ancorando la cabina ad una lama verticale rivestita in alabastro adatta a produrre un effetto scenografico e a conferire al sito la specificità di un luogo di eccellenza. Risultato: la murazione antica viene a dialogare con una superficie translucida di alabastro, ovvero materiale simbolo di Volterra entro cui furono scolpite le urne cinerarie etrusche e la cui lavorazione artigianale costituisce tuttora una delle attività esclusive della città.

Il parco archeologico, un luogo da vivere. Le attenzioni progettuali si sono estese all’area sommitale dell’ascensore dove attualmente due realtà, quella del parco cittadino e quella dell’area archeologica, si intrecciano senza però dialogare in modo produttivo. Al fine di ottimizzarne le modalità d’uso e l’offerta di prestazioni e servizi il progetto ha proposto: il collegamento diretto dell’ascensore con l’area sommitale a mezzo di una passerella sospesa che potrebbe costituire uno degli accessi controllati al Parco; la realizzazione, in coincidenza con la passerella stessa, di un percorso ad anello di collegamento e completamento degli itinerari già esistenti; la creazione di un terrazzo panoramico, integrando così l’offerta e l’attrattiva del rinnovato Parco archeologico-culturale di Volterra.