E-grow-Housing | Andrea Dolce

Residenze bioclimatiche per La Pintana - Santiago de Chile Santiago / Chile / 2009

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La scelta progettuale di un edificio a torre nasce dalla necessità di coniugare gli
aspetti della bioclimatica ed edificio a media-alta densità. L’edificio a torre difatti, con una operazione di “moltiplicazione”, replica su diversi livelli una pianta tipo;nasce
subito la volontà di differenziare i diversi livelli proponendo diverse soluzioni
tipologiche e distributive alle quali legare gli aspetti della bioclimatica, regolando
l’esposizione e l’orientamento.
Un altro aspetto che ha da subito caratterizzato le scelte progettuali nasce dall’analisi del luogo ed in particolare dall’interazione che in un quartiere periferico come quello de La Pintana esiste tra aspetto rurale e urbano.
La residenza rientra poi in un intervento più generale che mira alle realizzazione di un quartiere rivolto alla classe media, quindi le scelte progettuali operate sono state rivolte ad un forte contenimento dei costi.
Da queste analisi parte lo studio per la residenza a torre inserendo al pian terreno
degli spazi commerciali e dei luoghi per la socialità mentre i livelli superiori vedono la presenza degli appartamenti. Tutti i diversi luoghi si sviluppano attorno ad un grande atrio-serra, che diventa l’elemento fondamentale di tutto l’intervento. Partendo da
una forma compatta il blocco si apre e si scompone in tre diversi volumi riuscendo
così a maggiorare la superficie esposta alla radiazione solare ed favorendo così la
penetrazione della ventilazione, opportunamente controllata. I volumi così costituiti si legano allo spazio serra andando a costituire un unicum architettonico, il quale con una operazione di sfalsamento e rotazione tra i diversi livelli, ed in particolare di alcuni elementi di questi, risulta particolarmente articolato.
La volontà di differenziare i livelli e la necessità di offrire una piccola gamma di
soluzioni tipologiche, per soddisfare bisogni ed esigenze di varia natura, porta alla
realizzazione di tre tipologie: la prima è progettata per ospitare cinque persone,
come potrebbe essere una famiglia tipo con tre figli, con una metratura di 120 mq, sviluppata su due livelli; la seconda ha una metratura di 100 mq ed ospita quattro
persone ed infine la terza offre una metratura più piccola, da 60 mq, ideale per una giovane coppia. I tre livelli possono essere composti ed aggregati in verticale
offrendo diverse soluzioni architettoniche caratterizzate dallo sfalsamento dei
balconi-serra e da una alternanza di pieni e vuoti, che vedono l’uso alternativamente di intonaco e di rivestimento ligneo.
Il forte legame tra gli appartamenti e lo spazio serra va a valorizzare diversi aspetti bioclimatici che sono stati presenti nelle progettazione dell’edificio. Questi potrebbero essere così sintetizzati:
• massimizzazione del riscaldamento naturale passivo;
• ottimizzazione del raffrescamento naturale passivo;
• diffuso impiego della ventilazione naturale;
• controllo e potenziamento dell’illuminazione naturale;
• controllo del confort termo igrometrico e mitigazione dell’umidità relativa;
• potenziamento dell’isolamento naturale;
• impiego dei processi di evapotraspirazione con uso di essenze vegetazionali;
• predisposizione all’integrazione architettonica di solare “attivo”.
Tutti gli aspetti citati partono da una corretta esposizione e da un giusto
orientamento. Trattandosi di un edificio a torre non è stato possibile trovare una
soluzione ottimale per tutti gli ambienti ma al tempo stesso vi è stato lo sforzo di
massimizzare i benefici di un giusto modo di progettare. La disposizione mira quindi ad un’esposizione che privilegiasse i fronti est-ovest e quello nord. Una tipologia sfrutta allora pienamente la ventilazione contrapposta offerta dai fronti est-ovest mentre le altre due hanno un lato corto sul fronte nord mentre quello maggiore è esposto o a est o a ovest. Gli ambienti interni sono stati quindi disposti in modo da avere gli spazi giorno sul fronte nord o ovest mentre la zona notte ha un’esposizione est o ovest; gli ambienti di servizio occupano generalmente il fronte sud.
Lo spazio serra, esposto a nord, svolge un importantissimo ruolo nella regolazione del microclima interno; la ventilazione all’interno della stessa è garantita da un camino di ventilazione e da “lame distributive”, le quali regolano il flusso d’aria. In regime estivo, la serra opportunamente schermata e aperta in copertura, grazie alla presenza della vegetazione, produrrà raffrescamento per evapotraspirazione,garantendo così un microclima ottimale, la cui regolazione è anche affidata ai camini di ventilazione, i quali, sfruttando la differente pressione, elimineranno l’aria calda e ne introdurranno di fresca. L’aria presente all’interno della serra si infiltrerà tramite apposite griglie all’interno degli appartamenti, i quali però saranno rinfrescati anche da appositi camini di ventilazione, i quali sfruttando questa volta sia la ventilazione naturale che quella meccanica introdurranno nei locali aria fresca. Tutte le superfici trasparenti, come quelle della serra, sono dotati di sistemi di controllo e schermatura solare, inoltre i vetri a bassa emissività ridurranno notevolmente il surriscaldamento interno. Questa soluzione è presente anche nelle serre degli appartamenti, le quali schermeranno la radiazione solare ma consentiranno l’infiltrazione di aria
dall’esterno. In regime invernale invece, le serre funzioneranno da “camera termica”, costituendo un sistema chiuso all’esterno e diffondendo il calore agli ambienti confinanti. Il riscaldamento di tutti gli ambienti è sempre affidato ai camini, i quali in regime invernale tramite appositi spazi tecnici, immetteranno negli ambienti aria calda preriscaldata nel condotto sotterraneo. L’atrio-serra consentirà la penetrazione solare e, vista la presenza di essenze spolianti, garantirannoi la regolazione del clima interno anche attraverso l’apposito camino.
La presenza infine dei pannelli fotovoltaici e di collettori solari garantisce l’autosufficienza,o quasi, dell’intero edificio,da un punto di vista energetico.
La tecnologia scelta per il progetto lo ha fortemente caratterizzato; la struttura è di tipo continuo ed il sistema è caratterizzato dell’utilizzo di blocchi a cassero in legno cemento i quali vengono ottenuti dalla macinazione del legno (trucioli e cippato)mineralizzato con l’aiuto del cemento; l’impasto così ottenuto viene trasformato in blocchi con un’apposita macchina. I blocchi vengono posati a secco, eliminando i diversi inconvenienti causati dal’utilizzo della malta, successivamente vengono riempiti in calcestruzzo, garantendo un’ottima struttura portante. Si inizia, una volta realizzata la struttura di fondazione di tipo continuo, posando il primo corso con la malta in modo da metterlo a livello; i corsi successivi vengono posati a secco sfalsandoli tra di loro. Raggiunta un’altezza di circa 1,5 m viene effettuato il getto in calcestruzzo: una doppia armatura (in senso orizzontale e verticale) impedisce al momento del getto qualsiasi movimento dei blocchi, eliminando al tempo stesso ponti termici ed acustici delle giunture.

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    La scelta progettuale di un edificio a torre nasce dalla necessità di coniugare gliaspetti della bioclimatica ed edificio a media-alta densità. L’edificio a torre difatti, con una operazione di “moltiplicazione”, replica su diversi livelli una pianta tipo;nascesubito la volontà di differenziare i diversi livelli proponendo diverse soluzionitipologiche e distributive alle quali legare gli aspetti della bioclimatica, regolandol’esposizione e l’orientamento.Un altro aspetto che ha da subito...

    Project details
    • Year 2009
    • Status Competition works
    • Type Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Apartments / Multi-family residence / Tower blocks/Skyscrapers
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