TAGLIO liquido | Alessandro Masini

Memore dei gesti che diedero vita alla rottura del scatola volumetrica, alle linee tracciate per progetti come la “Casa di Campagna di Mattoni”, si inserisce nelle colline lucchesi, la realizzazione questa piscina privata.Nel tentativo di far confluire spazi negativi in piani pieni e materialmente definiti, si tracciano su un terreno collinare naturalmente impreciso, fluido e definito, linee precise, continue e idealmente senza termine.

Da questo rigore nel tratto, si oppongono al terreno naturale, fasce verticali ora in pietra, ora in cemento, ora in intonacatura chiara della terra, nel tentativo, come in uno sforzo corale, di mantenere reale lo spazio fluido davanti a loro.

In una riduzione di forma infatti, la disposizione delle pareti verticali, perfettamente allineate come pedoni su una scacchiera, si trasmuta sul piano orizzontale nelle vasche d’acqua davanti a loro, concludendo il processo di sintesi in un semplice rettangolo.

Dalla terra, alla pietra, al cemento, al legno, all’acqua.
Un processo di sintesi sviluppato nei 3 assi cartesiani, sia di forma, sia di materia.