Twisted-b._"Bottiglia Futurista" | mauro di criscenzo

Concorso per la produzione di una "Bottiglia futurista" -2a edizione gran premio del vetro di Altare- Altare (Sv) / Italy / 2009

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IDEA E GENESI PROGETTUALE.
Richiamate le tematiche fondamentali della corrente artistica del futurismo italiano possiamo dire che la nostra bottiglia prende forma prorio da questi principi basilari, dalle teorie architettoniche nonché artistiche di Boccioni, Balla, Carrà, di architetti quali Antonio Sant’Elia, Angiolo Mazzoli, Luciano Baldessari, Giacomo Mattè-Trucco, Cesare Augusto Poggi, etc. etc.
Il nostro gruppo intende il design, o comunque il progetto alla piccola scala, una reinterpretazione della spazialità architettonica in quanto il progetto di una bottiglia può avere le stesse valenze spaziali e gli stessi concetti formali di una architettura ad ampia scala (di un edificio a torre o di una torre dell’acqua) e viceversa.
Dal cucchiaio alla città noi architetti siamo chiamati sempre a confrontarci con le tre dimensioni, e con il reciproco rapporto che l’uomo e la natura hanno con lo spazio che li circonda.
Per questo motivo il concept progettuale della Twisted b. (bottle) parte dalla contrapposizione formale che si innesca mettendo a confronto una forma pura e geometrica come il quadrato, con una forma dinamica, veloce, come la spirale.

Rottura dello spazio cartesiano, movimento nella staticità, graffio su cristalli di purezza geometrica attuato tramite l’inevitabile ed ipnotico movimento spiralico.
Evoluzione progressiva che sferza la monotonia matematica della bidimensionalità sbocciando naturalmente dalla sua base, intersecando incessantemente corde e rette di sguardi ed angoli, sfiorando, baciando dolcemente quel confine di vetro che le impedisce un contatto con lo spazio, con l’esterno, con quel “reale” che inspirava, nutriva ed estasiava Il Futurista.
Le sinuose movenze, caratterizzanti la forma, tendono alla creazione di una frammentazione spaziale sentendosi limitate, ingombrate, arginate nel Dinamismo e nella Natura che le sono proprie.
Questo spacco, questo squarcio rimbalza, risuona, risalta come un Boato nell’ambiente circostante.
Detonazione. Frastuono. Fragore. Boom.
Avviene infine la rottura, la contrapposizione, quella lacerazione che tanto sospirerà in anni susseguenti al Futurismo e di cui la corrente del Marinetti fa vanto e bandiera.
Implica rivoluzione ed inversione di canoni, voli nella sensibilità, destrutturazioni concettuali che dal concetto passano all’oggetto che ne sintetizza la forma dettandone linee, sezioni e trasformazioni in continuo mutare e divenire.
Se “per dare i movimenti successivi d’un oggetto bisogna darne la catena delle analogie che esso evoca..” ,
l’evoluzione spiralica risulta chiara, successiva, sequenziale, analogicamente prevedibile, concettualmente spiazzante, spazialmente articolata e indefinita. Sussurra il suo movimento. Infrange la cristallizzazione.
Il vortice creato come deviazione tridimensionale rispecchia il moto perpetuo dell’ Ingranaggio meccanico, un gorgo in cui velocità e dinamica attuano la sbriciolatura delle catene entro le quali la geometria le racchiude, le mura, le solidifica sperando di poter determinare essa il reale nel quale l’uomo sente l’immutato, lo statico.
La breccia è creata, la frattura insanabile, la violazione è legge.
L’immobile cede il passo a mani basse estasiato dall’avvolgente avanzamento che detta mente e corpo nel mutare delle ere e delle fin troppo coerenti correnti che non soddisfano scatti e trambusti del vivere in fieri.
Rapidità, spostamento, macchine; la percezione dell’esterno interiormente muta, e nel rincorrersi scruta, adesso nitidamente, la sagoma un tempo oppressa del sè, oramai parte di sommosse progressive dell’anima nelle quali l’insicurezza lascia campo all’attuazione, mentre il dubbio che tramonta rinasce in certezza.

Con lo slogan “L’importante è cosa le gira dentro” promuoviamo la Twisted b. eterno ossimoro tra la forma platonica e la velocità futurista.


ASPETTI TECNICI E PRODUTTIVI.

La Twisted b. (bottle) è una bottiglia completamente in vetro chiaro composta da due elementi: un parallelepipedo tagliato all’estremità e un’elica deformata a sezione costante di diametro Ø=0.8 cm, tubo in vetro pieno che ha funzione portante dell’intera composizione; l’elica che gira in maniera vorticosa e dinamica diventa planare al piano di appoggio permettendo un’ottima stabilità al parallelepipedo-contenitore. In altre parole il volume regolare è sorretto dall’elica strutturale e questo a sua volta è intercettato alla base e all’estremità; nei punti di contatto tra i due elementi il vetro verrà inspessito per diventare vere e proprie cerniere strutturali. Sulla base superiore del contenitore, proprio in prossimità dell’aggancio con la spirale verrà lasciata una bucatura per permettere l’uscita del liquido, quest’ultima sarà intercettata da un boccaglio anch’esso in vetro, offset tridimensionale della parte esterna della spirale stessa. Inoltre alla sommità dell’imboccatura a vite verrà messo un tappo con filettatura in alluminio satinato.
La bottiglia la cui capienza è di circa un litro ha una base di forma quadrata del lato di cm 6 e delle pareti di spessore di 0.3 cm tranne che per la base inferiore e superiore di 5cm in modo tale da avere incastri più rigidi e solidi
L’altezza del parallelepipedo è di circa 29cm e tutti i raggi di curvatura, sia interni che esterni sono di 0.15cm.
La bottiglia potrà contenere al suo interno qualsiasi tipo di liquido dall’ acqua al vino, ma potrà essere tranquillamente usata come bottiglia da distilleria, data la sua particolare conformazione.
La produzione seguirà i metodi tradizionali, verranno realizzati degli stampi in acciaio su cui verrà colato il vetro fuso.
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    Project details
    • Year 2009
    • Client COMUNE DI ALTARE, ISTITUTO PER LO STUDIO DEL VETRO E DELL’ARTE VETRARIA DI ALTARE, VETRERIA ETRUSCA srl
    • Status Competition works
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