Biblioteca Gioele Solari | Giuseppe Veglia
biblioteca delle facoltà umanistiche Turin / Italy / 2001
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Il progetto della nuova Biblioteca Interdipartimentale delle Facoltà Umanistiche dell’Università di Torino con sede a Palazzo Nuovo è stato sviluppato con l’obiettivo di realizzare un organismo nel quale le differenti parti -struttura, sistemi e impianti- svolgano il loro ruolo contribuendo in modo interattivo e complementare al risultato finale.
La nuova Biblioteca è stata realizzata nel seminterrato, sfruttando un’area precedentemente adibita a parcheggio e ricavando ulteriore spazio sotto il cortile interno.
Una simile collocazione non è assolutamente ideale per una biblioteca di moderna concezione: la maggior parte degli spazi è sotterranea, circondata da interstizi piuttosto stretti, quindi l’ambiente è sostanzialmente scuro e umido.
Per questo si è posta particolare attenzione alla prevenzione alla sensazione di generale disagio che una persona tende a provare un ambiente del genere, tenendo conto di tutte le condizioni fisiche: riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, rumore, luce naturale ed artificiale.
L’edificio è diviso in aree funzionali: gli uffici del personale, i depositi dei libri, una grande sala di lettura, che può ospitare fino a 200 persone sedute ai tavoli.
Il complesso, di 4770 mq, è stato costruito su tre livelli.
Forme, materiali e colori sono stati scelti in base a criteri di tipo funzionale, psicologico ed estetico. Alle preesistenti forme ortogonali, ne sono state contrapposte nuove curve: controsoffitti convessi, allo scopo di farli percepire come più bassi quando la stanza è molto ampia; pareti e coperture (meglio se vetrate) concave, al fine di dare una sensazione di espansione o innalzamento.
Il legno, oltre al colore e aspetto, ha eccellenti proprietà termiche ed acustiche.
La nuova Biblioteca è stata realizzata nel seminterrato, sfruttando un’area precedentemente adibita a parcheggio e ricavando ulteriore spazio sotto il cortile interno.
Una simile collocazione non è assolutamente ideale per una biblioteca di moderna concezione: la maggior parte degli spazi è sotterranea, circondata da interstizi piuttosto stretti, quindi l’ambiente è sostanzialmente scuro e umido.
Per questo si è posta particolare attenzione alla prevenzione alla sensazione di generale disagio che una persona tende a provare un ambiente del genere, tenendo conto di tutte le condizioni fisiche: riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, rumore, luce naturale ed artificiale.
L’edificio è diviso in aree funzionali: gli uffici del personale, i depositi dei libri, una grande sala di lettura, che può ospitare fino a 200 persone sedute ai tavoli.
Il complesso, di 4770 mq, è stato costruito su tre livelli.
Forme, materiali e colori sono stati scelti in base a criteri di tipo funzionale, psicologico ed estetico. Alle preesistenti forme ortogonali, ne sono state contrapposte nuove curve: controsoffitti convessi, allo scopo di farli percepire come più bassi quando la stanza è molto ampia; pareti e coperture (meglio se vetrate) concave, al fine di dare una sensazione di espansione o innalzamento.
Il legno, oltre al colore e aspetto, ha eccellenti proprietà termiche ed acustiche.
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Il progetto della nuova Biblioteca Interdipartimentale delle Facoltà Umanistiche dell’Università di Torino con sede a Palazzo Nuovo è stato sviluppato con l’obiettivo di realizzare un organismo nel quale le differenti parti -struttura, sistemi e impianti- svolgano il loro ruolo contribuendo in modo interattivo e complementare al risultato finale.La nuova Biblioteca è stata realizzata nel seminterrato, sfruttando un’area precedentemente adibita a parcheggio e ricavando ulteriore spazio sotto il...
- Year 2001
- Work started in 1992
- Work finished in 2001
- Client Università degli studi di Torino
- Status Completed works
- Type Libraries
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