Concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione del comparto di piazza della Repubblica – Sub ambito 2 | Francesco Gulinello

Varese / Italy

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Obiettivi


L’area di progetto riveste un particolare valore per Varese, sia per la sua prossimità al nucleo storico che per i collegamenti con l’autostrada e le stazioni ferroviarie, rappresentando una possibile “nuova porta” per la città. La valorizzazione delle potenzialità evidenziate dal sito attraverso interventi in grado di restituirgli un’adeguata qualità architettonica costituisce uno strumento in grado non solo di produrre un’azione di contrasto nei confronti delle condizioni di degrado ma anche di restituire al luogo un ruolo strategico all’interno del contesto urbano. 


L’insediamento di funzioni pubbliche rappresentative di eccellenza intende contribuire alla riqualificazione dell’intera area e dell’edificato circostante innescando un processo di rigenerazione urbana. La riqualificazione dello spazio pubblico produce, infatti, una duplice azione: la fruizione da parte della collettività degli spazi riconquistati all’uso pubblico e la valorizzazione del patrimonio immobiliare privato.


Il progetto per l’ambito del nuovo teatro e del complesso di via Ravasi intende proporre la ricucitura della relazione fra il parco della collina di Bosto, Piazza della Repubblica e il centro storico. Una serie di percorsi che si sviluppano attraverso rampe, gradoni verdi e scale, assolvono a questo preciso compito coinvolgendo, lungo la salita verso la collina, l'edificio in fregio a via Bizzozero e individuando nuovi assi visivi che inquadrano la città e il paesaggio. In questo contesto il nuovo teatro rivendica il ruolo di elemento di riferimento a scala urbana.


 


Il nuovo Teatro


Il volume del nuovo teatro si oppone al “rigore apparente” del mondo fisico per assumere una configurazione irregolare, instabile e dinamica, moltiplicando i punti di fuga che restituiscono forma allo spazio e valorizzando la relazione fra oggetto e suolo. La superficie diafana del poliedro collabora alla ricerca di leggerezza, perseguendo un’idea di compenetrazione fra lo spazio della città e lo spazio della rappresentazione.


La nuova struttura polivalente del teatro è progettata per ospitare spettacoli di prosa ed eventi, con una capienza di circa 1500 posti disposti su una platea e due ordini di gallerie per contenere la dimensione del volume della sala. L’altezza massima dell’edificio è determinata dalla torre scenica. L’edificio, che tiene conto di tutte le indicazioni del bando rispettandone i vincoli, si colloca in una posizione più favorevole nel rapporto con la piazza sopravanzando rispetto al sedime della struttura esistente. Il Foyer si affaccia direttamente sulla piazza. È previsto un accesso carrabile da via Bizzozero per i mezzi di trasporto così da consentire le operazioni di carico/scarico a “filo palco”. Spazi accessori sono dislocati ai livelli superiori attigui alla scena e nei due livelli interrati dove si trovano: camerini per artisti e per gruppi, spazi per il deposito, di servizio e per gli impianti. Sotto la sala principale un’aula concepita come spazio flessibile può ospitare allestimenti espositivi o conferenze.


 


Il complesso di via Ravasi


L'edificio in fregio a via Bizzozero ospita al piano terreno, in affaccio sulla piazza, la zona commerciale, al piano primo gli uffici della nuova ASL, al secondo gli spazi dedicati al terziario avanzato e la sala polivalente dell’Università. La copertura verde, calpestabile e parzialmente inclinata, mette in diretto collegamento l'edificio con la zona residenziale in fregio a via dei Giardini. L’area verde in quota si configura come un vero e proprio belvedere sulla città.


La parte prevalentemente residenziale dell’intervento comprende 5 edifici di 6 piani fuori terra (4 piani e un duplex) che definiscono una quinta urbana aperta verso la collina. La conformazione planimetrica degli edifici intende ripristinare la relazione visiva tra la piazza e la collina di Bosto. I corpi di fabbrica sono sostenuti da setti in cemento armato che consentono di mantenere l’apertura su via dei Giardini garantendo permeabilità e scorci visivi sulla piazza. La possibilità di attraversare facilmente l’area scendendo sino al centro della città contribuisce allo sviluppo e alla rivitalizzazione della zona. Si prevede il ripristino della funzione ciclo-pedonale dell’intero tracciato di via dei Giardini.


L'intervento residenziale è completato da 4 edifici di collegamento, più bassi rispetto agli edifici principali. I due edifici in fregio a via dei Giardini ospitano residenze mentre i due sulla piazza ospitano al piano terreno spazi destinati al terziario e ai piani superiori residenze.


Un parcheggio multipiano interrato su tre livelli soddisfa il fabbisogno di parcheggi e box auto. L'accesso al parcheggio si trova su via Ravasi, in luogo dell’attuale rampa ad "U". Si prevedere un ulteriore accesso ad uso esclusivo dei residenti su via dei Giardini, in corrispondenza dell’attuale accesso carrabile all'università, da cui sarà possibile accedere anche agli spazi di sosta fuori terra a servizio delle residenze.

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