Centrale di Revamping | bc studio Bizzo-Cornacchini

Il Gruppo Tea nell'ambito del programma di modifica e rifunzionalizzazione del servizio di teleriscaldamento urbano della Città di Mantova ha anche inserito un intervento di potenziamento della centrale di revamping presente presso l'Ospedale Carlo Poma. I lavori consistono oltre ad una modifica degli impianti contenuti nei corpi edilizi, con l'installazione di gruppi caldaia maggiormente efficienti e sinergici con sistemi di co-generazione e recupero di calore latente, anche la necessità di aumentare la consistenza dei sistemi di accumulo del calore. Si prevede pertanto:

1° Fase: l'installazione di un nuovo serbatoio di accumulo, da 1000 mc, con diametro 8 m ed atezza 25 m.

2° Fase: la sostituzione dei generatori di calore, n° 5 tradizionali, con n° 1 caldaia a vapore e n° 2 ad acqua surriscaldata. Si prevede anche n° 1 gruppo di cogenerazione. Ne consegue la sostituzione dei sistemi di espulsione dei gas e vapori di combustione, 5 camini di 30 m in luogo degli attuali di 25 m.

Ne consegue che a corerdo di questi rilevanti interventi fortemente impattanto su un contesto delicato e di pregio si propone di realizzare una baraccatura metallica rivestita in tessuto tecnico. La baraccatura troverebbe i propri appoggi sulla già prevista platea senza però ricalcarne precisamente i limiti ma prevedendo un andamento mistilineo. Tale espediente permetterebbe di avere un nuovo elemento a carenatura completa dei serbatoi, esistenti e di nuova costruzione, senza incidere sulla loro struttura e forma, vincolata a fattori impiantistici e costruttivi. Il rivestimento, realizzato in pannelli di grandi dimensioni, potranno essere colorati per fasce verticali, nella gamma del verde grigio/verde, colorazioni realizzate in stabilimento  su base mazzetta RAL. Si prevede inoltre l’installazione del Logo della società nella parte sommitale del manufatto. La percentuale di foratura degli elementi garantirebbe una buona copertura ma non una immagine piatta e statica permettendo una visione, in trasparenza, degli oggetti posti posteriomente. Si noti inoltre che tale scelta grantisce notevoli effetti di retroilliminazione che contribuirebbero a snellire la sagoma nella visione crepuscolare e notturna. 

Questo effetto ottico, fasce verticali di diverse gradazioni con lievi arretramenti in pianta, donerebbe profondità al prospetto arricchendo l’immagine complessiva che risulterebbe allo stesso tempo volumetrica e diafana. Al fine di meglio integrare i manufatti si propone inoltre di colorare, con le stesse tinte previste per la mascheratura, anche i pannelli di facciata dell’attuale centrare termica. L’edificio è un prefabbricato con tamponameno in pannelli grigi fondocassero con positura verticale, anche in questo caso si potrebbe operare colorando ogni pannello di una tinta della gamma individuata per la baraccatura dei solos, senza seguire un ordine ed un ritmo definito. In questo modo anche l’immagine delll’edificio verrebbe frammentata in più parti rendendo più difficile l’individuazione delle sagoma complessiva, applicando le strategie mimetiche adottate in natura da molti animaili (colorazione disruptiva).

Gruppo di lavoro:

Progetto generale: Studio Tecnico Gruppo Tea spa

Architettura e paesaggio: bc studio con Enrico Ferraresi