AB_spiri-manni | francesco sicuro architetto

Il progetto propone la demolizione delle strutture con gravi dissesti strutturali, il consolidamento delle opere murarie verticali e in fondazione nonché la realizzazione di nuovi vani in ampliamento all’immobile esistente, attualmente insufficiente a garantire una dignitosa e razionale distribuzione abitativa.
L’attuale impianto, infatti, si compone di due vani voltati a stella, di un bagno intercluso senza areazione diretta con l’esterno, di un modesto vano cucina e di due locali [ex stalla e fienile], posti sul retro e troppo distanti per essere utilizzati ai fini residenziali.

Con i suddetti lavori di ristrutturazione l’immobile sarà dotato di scala per il collegamento degli ambienti posti a diversi livelli. Il piano pavimentale delle due stanza voltate a stella sarà abbassato di circa 45 cm per conferire una maggiore monumentalità e importanza alla memoria storica. All’ingresso, posto sul fianco, si arriva dopo aver attraversato uno spazio corte scoperto. Da qui si accede direttamente al porticato e al giardino, su cui si affacciano le cantine voltate a stella.
Il vano scala, oltre a fungere da ingresso, sarà connettivo verticale di acceso al primo livello, posto a quota + 3,25 m, dove sarà collocata la camera da letto dei genitori, con affaccio sul retro-giardino, e il servizio igienico. Salendo per dieci gradini, a quota + 4,95, la lavanderia e la camera dei ragazzi saranno serviti da corridoio, dal quale si accederà direttamente al balcone prospiciente via Felline.
Il prospetto su strada verrà modificato con la realizzazione di una nuova facciata di doppia altezza. Il piano terra sarà caratterizzato dall’ampia finestra del soggiorno e dall’apertura ovale corrispondente all’intradosso della volta a stella, mentre la parte relativa al piano primo sarà semplicemente quinta di chiusura del balcone.

L'impalcato della facciata sarà un rettangolo posto “dritto sull’asfalto” [tipo torre], che con i materiali e i colori impiegati [pietra leccese e grassello di calce colorato] conferirà al fabbricato esistente un’identità architettonica personale, in controtendenza a chi immagina solo contesti urbani dai contenitori edilizi sempre più omologati e anonimi.