Concorso immaginaMIRANDOLA | Luigi Milano

Il concorso immaginaMIRANDOLA racchiude molto del suo interesse in questo titolo che, come ormai raramente accade, allude ad una occasione di ripensare il futuro di una città. É poi di ancor più di straordinario interesse che venga chiesto di far ciò a partire dal centro storico e dai suoi valori ma introducendo una dimensione strategica che si fonda sul ridisegno di ambiti a cavallo tra il centro storico e le aree di espansione più recenti: ‘cerniere’ che possono diventare luoghi della trasformazione nei quali chiarire i rapporti tra le differenti parti urbane, inserire nuove funzioni ed attrezzature, innescare positive trasformazioni all’intorno. Infine, tra gli obiettivi dichiarati del concorso, è singolare e quanto mai stimolante che venga chiesto di immaginare il futuro di Mirandola attraverso l’architettura e che, come si legge nel bando, l’insieme di progetti alla scala architettonica ed urbana contribuirà a definire i contenuti del Piano Strutturale Comunale che si affida quindi non solo a ragionamenti di tipo quantitativo ma anche, e soprattutto, qualitativo e di forma urbana. In questa Premessa sono contenuti i motivi di interesse che ci hanno spinto alla partecipazione al concorso immaginaMIRANDOLA.

IL FUTURO DELA CITTÁ STORICA É NELLA CONFERMA CRITICA DELLA SUA STRUTTURA URBANA E DEI SUOI CARATTERI TIPOLOGICI RESI ADEGUATI AI NOSTRI TEMPI ATTRAVERSO UN DIFFUSO ED ATTENTO USO DELLA TECNOLOGIA. NESSUNA CONCESSIONE ALLA RICERCA DI UN PRESUNTO STILE MODERNO, CHE NON SI SAPREBBE E POTREBBE DEFINIRE, SE NON NELLA FORMULA CHE VUOLE IL MODERNO COME LA SINTESI DELLA CONOSCENZA CRITICA DELLA STORIA E DELL’USO ATTENTO E DIFFUSO DELLE TECNOLOGIE.

La Mirandola che abbiamo immaginato è una città nella quale tipologie edilizie tradizionali dialogano con la forma urbana che torna a fondarsi sul sistema degli edifici primari e degli spazi pubblici percorribili a piedi o in bicicletta, a costituire, come nella migliore tradizione urbana italiana, la scena fissa della vita degli uomini.

“Il FUTURO HA UN CUORE ANTICO” è IL TITOLO CHE CARLO LEVI SCELSE PER UN SUO LIBRO QUASI SESSANTA ANNI FA, MA CONTINUA AD ESSERE IL MOTTO CHE BEN DESCRIVE UN PROGETTO CHE VUOLE, ATTRAVERSO L’ARCHITETTURA, STABILIRE UN LEGAME TRA PASSATO E FUTURO NEL TEMPO PRESENTE.