Demolizione e ricostruzione di due edifici danneggiati dal sisma del 2009 a L'Aquila | Luigi Milano

I due condomini privati "Villa Fausta" e il "Consorzio Piazzetta delle Acacie", che risalgono agli anni ’50-’60 risultavano nel contesto complessivo come elementi “estranei” nel tessuto urbano, con caratteri formali e materici discordanti dal resto delle costruzioni; il loro stato di degrado oltre che di danno, ha fornito le condizioni perché alla Commissione Pareri del Comune dell'Aquila si decidesse per la demolizione e ricostruzione, fornendo una occasione inestimabile per ripensare questo tratto di città, lasciato in sospeso dalla ripianificazione degli anni ‘30.

L’idea centrale del progetto urbano è stata sostanzialmente quella di individuare nei due condomini di Villa Fausta e di Piazzetta delle Acacie una forma di “porta” verso il Centro Storico della città. In questa interpretazione il ruolo dei due edifici che fanno da propilei alla porta, non deve e del resto non può, essere legato ad una condizione di uguaglianza che realizzi una simmetria perfetta. L’intervento nasce anche da una condizione topografica complessa in cui i due edifici appartengono a condizioni urbane e quindi normative diverse (in termini di distanza dagli edifici, di altezza possibile, ecc.) per cui la loro configurazione finale non può che essere simile, e non uguale.