PROGETTO DI VALORIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DI VALLE DELLA MASSERIA NEL COMUNE DI SERRE (SA) - Progetto Vincitore | SOFIA CERRUTI

CAMPUS DI VALLE DELLA MASSERIA Serre / Italy / 2015

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Nel 2015 l’Amministrazione comunale di Serre ha bandito un concorso di idee per valorizzazione e riqualificazione ambientale di Valle della Masseria al fine di promuovere il territorio e le sue risorse ambientali, naturalistiche e culturali, e la sua valorizzazione turistica.


La Valle della Masseria è costituita da due versanti collinari costituiti in prevalenza da argille grigie che incorniciano la parte pianeggiante centrale, area di intervento del progetto in esame. Caratterizzata, in passato, da una fitta vegetazione: alle piante spontanee tipiche della macchia mediterranea- il mirto, l’olmo, la ginestra- si affiancavano le colture tipiche della tradizione contadina locale, come testimoniato dalle tracce di un uliveto secolare ancora presente in loco. Col tempo le attività di agricoltura e allevamento sonocessate per essere sostituite da aziende specializzate nell’estrazione industriale delle argille affioranti dai versanti orografici per la produzione di mattoni e manufatti in terracotta. Le attività industriali hanno determinato un forte stravolgimento della morfologia originaria dei luoghi, nonché fenomeni di instabilità e dissesti dovuti all’accentuazione delle pendenze naturali. Una ulteriore minaccia arriva nel 2007 con la decisione da parte del Commissariato all’emergenza dei rifiuti della Campania di stanziare a Valle della Masseria una discarica, che ha visto opporsi una straordinaria mobilitazione popolare durata circa sei mesi, tra manifestazioni e scontri con le forze dell’ordine, che è riuscita ad impedire questo scempio ambientale.


Il bando prevedeva quali criteri preferenziali la qualità architettonica dell’idea e il suo inserimento nel contesto ambientale, l’innovazione e l’impiego di tecnologie tese al risparmio energetico e di tecniche di ingegneria naturalistica e di bioedilizia.


Il progetto si sviluppa intorno all’asse viario esistente che attraversa la valle, parallelamente ad un esistente corso d’acqua, in direzione NE-SO. Il percorso viario si trasforma in percorso didattico-sensoriale che guida il visitatore alla scoperta dei punti di attrazione del progetto. Alla destra dell’asse viario troviamo gli spazi naturalistici delle aree colturali e dei prati umidi. Questi ultimi costituiscono l’ambiente ideale per la sosta e l’alimentazione, in inverno e durante le migrazioni, dei limicoli, un gruppo di uccelli – quali la pavoncella, il beccaccino, anatre, oche fino alle più rare cicogne bianche e nere – che predilige gli spazi aperti con distese di fango e con vegetazione scarsa e bassa. I visitatori avranno la possibilità di praticare il birdwatching in appositi capanni.


Accanto ai prati umidi, in un’area di circa 150 mq caratterizzata dall’assenza di copertura boschiva, è previsto un vivaio per la riproduzione delle specie autoctone che saranno successivamente impiegate per il rinverdimento e la ricomposizione delle aree più degradate. Il vivaio si compone di serre per la riproduzione da seme e di un ombraio per riprodurre le piante da talea. A completare questa parte del progetto destinata al recupero delle biodiversità ambientali, una serie di terrazzamenti digradanti verso il centro della valle destinati ad accogliere le colture tipiche dell’agricoltura tradizionale locale, diffusamente presenti fino a cinquant’anni fa.


Alla sinistra dell’asse viario, nella parte bassa e pianeggiante della valle, troviamo il cuore del progetto costituito dal percorso didattico-sensoriale fortemente legato al mondo naturale ed in particolare al processo di trasformazione del bruco in farfalla. Al pari dell’affascinante metamorfosi dell’insetto, anche lo spazio architettonico di progetto vive di tre fasi: il bruco, che rappresenta la conoscenza, la crisalide, ovvero la creatività e infine la farfalla che sta a simboleggiare la bellezza dell’idea e dell’innovazione che determinano il progresso.


Il riferimento all’architettura organica è essenziale. Lo spazio architettonico del bruco è reso mediante l’utilizzo di sette volumi-contenitori polifunzionali, che seguono lo sviluppo longitudinale del percorso viario, sormontati da un reticolo di travi in legno a sostegno di una fitta vegetazione: una sorta di grande pergolato che fa ombra alle strutture sottostanti. La crisalide, invece, è rappresentata dalla copertura in travi reticolari d’acciaio e vetro, parzialmente rivestita da pannelli fotovoltaici, che ne riproducono la conformazione: ne deriva una struttura caratterizzata da grande leggerezza a confronto con la staticità e la rigidezza dei volumi-contenitori. Il volo della farfalla, infine, viene proposto mediante uno schermo ovale, che coinvolge gli spettatori con effetti speciali tridimensionali, nell’area dedicata al laboratorio all’aperto in cui sfocia il percorso didattico-sensoriale.


I laboratori mirano ad avvicinare i visitatori alla cultura artigiana e contadina. Le attività proposte consentiranno ai visitatori di apprendere non solo attraverso le proiezioni multimediali ma soprattutto attraverso l’utilizzo di strumenti di uso quotidiano, mediante esperienze concrete che consentono di apprendere attraverso il fare. Dal laboratorio dell’olio e del miele, in cui i visitatori parteciperanno virtualmente, alle operazioni di allevamento delle api e di estrazione del miele, a quello del vino e del latte, per poi passare all’officina della creta, entro la quale i presenti potranno partecipare alle diverse fasi di lavorazione dell’argilla ed alla decorazione dei coppi ivi prodotti. Al laboratorio delle biodiversità, infine, è affidato uno dei principali compiti del Campus, quello di far conoscere il patrimonio ambientale del territorio. A tale scopo verrà prodotto un catalogo interattivo, con le schede di tutte le specie vegetali e animali presenti in loco.


Completano l’offerta turistica punti di accoglienza e di ristoro e tutti i servizi dedicati al tempo libero ed alla sosta.


GRUPPO DI PROGETTAZIONE:  Luciano Mauro (agronomo, capogruppo) Domenico Nicoletti (architetto) Nazario Di Fluri (architetto) Amalia Faggini (architetto) Sofia Cerruti (architetto) Marilena Giovanna Sagaria (architetto) Paolo Franco Biancamano (ingegnere) Franco Ortolani (geologo) Valerio Buonomo (geologo)

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    Nel 2015 l’Amministrazione comunale di Serre ha bandito un concorso di idee per valorizzazione e riqualificazione ambientale di Valle della Masseria al fine di promuovere il territorio e le sue risorse ambientali, naturalistiche e culturali, e la sua valorizzazione turistica. La Valle della Masseria è costituita da due versanti collinari costituiti in prevalenza da argille grigie che incorniciano la parte pianeggiante centrale, area di intervento del progetto in esame....

    Project details
    • Year 2015
    • Client COMUNE DI SERRE
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Adaptive reuse of industrial sites / Multi-purpose Cultural Centres / Conference Centres
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