Cinema a Roma - Progetto di recupero e valorizzazione | Alessandro Fasanella

A Roma, come in tutto il Paese, sono moltissime le sale chiuse ed abbandonate, alcune di notevole valore storico e architettonico. La maggior parte sono state trasformate in bingo, supermercati, chiese, negozi, hotel, palestre, banche, sale da ballo, ecc.

La crisi delle sale cinematografiche, cominciata negli anni ottanta si è andata inasprendo sempre più negli ultimi dieci anni.

Recuperare e rinnovare i cinema chiusi, a favore di una vera e propria riqualificazione dei contesti urbani è l'obiettivo di molte giunte comunali; la scelta di suddividere i cinema in multisala (spesso con piccole sale) non è sempre la strada percorribile e funzionale per la ripresa.

Il passaggio al digitale permette di modificare continuamente le proiezioni dei film in sala, utilizzando quindi filmati diversi anche secondo orari o giorni della settimana.

Tali sale potrebbero anche svolgere attività diverse secondo le esigenze del mercato e della richiesta, portando gli stessi cinema ad essere edifici polivalenti che possano assolvere a più funzioni.

Le tecnologie attuali permettono movimentazioni di elementi una volta considerati fissi, che possono trasformare i cinema in grandi spazi aperti o con gradonate rialzate, secondo le necessità.

Ed ecco che un cinema può diventare sala espositiva, come anche teatro o luogo per conferenze; il tutto con una gestione sapiente di macchinari che permettano di stabilire disposizioni di sedute, regolandosi anche sul numero delle affluenze.

Pannelli removibili dotati di isolamenti acustici permettono anche la suddivisione ulteriore in zone con funzioni diverse.