Riqualificazione di Piazza della Chiesa | VALERIA ROBERTI

Riqualificazione di Piazza della Chiesa e delle vie di accesso alla medesima nel Comune di Novate Milanese [MI] Novate Milanese / Italy / 2009

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L’idea progettuale nasce dall’esigenza di creare un nuovo spazio pubblico di relazione, ora mancante, che connetta e crei continuità tra l’area del sagrato della chiesa dei Santi Gervaso e Protaso e Piazza della Chiesa, attualmente identificata con una rotatoria di circolazione per le auto. Tale obiettivo si raggiunge attraverso un’ampia pedonalizzazione, associata all’incremento del verde e degli spazi di relazione, alla sistemazione e alla razionalizzazione dei parcheggi e della viabilità.

Tutto lo spazio è assoggettato ad una riduzione della veicolarità, mettendola in secondo piano rispetto alle percorrenze pedonali. L’impianto della viabilità attuale è stato modificato in virtù della nuova piazza. In questo senso la piazza, liberata dalla veicolarità e dalla sosta, riconquista le sue proporzioni e il suo ruolo.

La leggera modifica della circolazione carrabile, ossia la creazione di un anello di flusso continuo che collega tutte le cellule del centro, ha permesso di pensare ad una piazza “reale” rendendola quasi totalmente pedonale senza compromettere le accessibilità fondamentali comunque priva di barriere architettoniche.

L’agire progettuale deve tenere sempre in conto che i rapporti da definirsi e ricalibrare nelle scelte, sia metodologiche che tecnico-costruttive, devono tenere insieme monumenti e spazi urbani, emergenze storiche (dimensione verticale rispetto cui stabilire connessioni visuali e rapporti statici) e usi urbani (cui appartiene la dimensione del piano e della superficie orizzontale della continuità del rapporto dinamico).

La percezione d’insieme dell’area è quella di una sorta di piazza-giardino, un sipario naturale che concorre a ridimensionare il grande vuoto antistante la chiesa e a creare continuità con Piazza della Chiesa. Gli spazi sono organizzati in maniera semplice, garantendo una grande flessibilità d’uso e un effetto finale che appare unitario.

Questo permette di avere uno spazio attraversabile in tutte le direzioni, sempre fruibile, una piazza su cui si attestano e interagiscono diverse polarità; è una piazza verde ma allo stesso tempo è sagrato della chiesa e luogo di aggregazione per quanti vivono la città. La piazza diventata in questo modo isola pedonale ha la massima possibilità di esprimersi con il sistema innovativo del verde ed i suoi svariati usi possibili; da quello ludico per i bimbi a quello di natural landscape, adattandosi ad ogni situazione, dall’aiuola dell’albero, alla panchina, alla fioriera, al parcheggio; in questo modo anche gli spazi notoriamente non pregiati entrano a far parte del sistema assumendo valore estetico.

Il sagrato della chiesa viene ampliato e ridisegnato rispetto all’esistente; esso presenta una quota differente rispetto alla strada carrabile (via della Madonnina e via Cavour) e a Piazza della Chiesa, riprendendo l’uso storico del sagrato, ossia come podio d’ingresso alla chiesa. L’ingresso “principale” alla piazza-sagrato è da sud segnato da una dolce pendenza che ci porta verso il sagrato evitando ogni barriera architettonica. Il posizionamento e il disegno degli inserti di verde enfatizzano la diagonale che da via Matteotti mira alla Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso.

Dalla quota della chiesa si scende dolcemente verso via Cavour con una serie di ampi gradoni, che diventano spazi verdi e di sosta. La nuova pavimentazione (in lastre di basalto tagliate irregolamente a giunti sfalzati),l’illuminazione e l’inserimento del verde rende questo spazio un luogo disponibile a molte delle aspettative di aggregazione sociale. Sul fronte lungo via della Madonnina si scende invece con una scalinata tradizionale che termina con il percorso pedonale complanare con la st5rada carrabile delimitato con i colonnotti in pietra scura.

Seguendo la diagonale dalla chiesa verso via Matteotti si arriva alla nuova Piazza della Chiesa, senza perdere continuità di quota e di materiale. La pavimentazione in basalto infatti continua sulla strada (delimitata solamente da dissuasori in pietra) sino alla piazza dove si regolarizza e geometrizza con inserti di ricorsi di pietra chiara che sottolineano il disegno di ciò che è verde e che è paviementato. Questo razionalismo dona al sistema piazza ritmo e continuità: l’utilizzo di pietra a correre intervallato da fasce della stessa pietra a scansire uno spazio prima indefinito ora geometrizzato.

L’insieme delle opere proposte crea una sequenza spaziale continua, che cerca di sottolineare le diverse scale di percezione dello spazio pubblico, ma anche di riconnettere gli oggetti e gli spazi ora separati in un disegno unitario, che riesca a fare dialogare tra loro le preesistenze storiche con la nuova dimensione urbana. Il progetto dona al quartiere uno spazio ospitale, confortevole, senza renderlo troppo introverso. Esso cerca quindi di rispettare i principi che hanno creato il quartiere e i suoi spazi, riconnettendoli ad una struttura urbana più complessa e multiforme. Nella progettazione di questi spazi pubblici si è assicurato un alto standard qualitativo attraverso l’uso di materiali di rivestimento in pietra e mediante una progettazione accurata degli elementi di arredo (pali illuminazione, panchine etc..) e degli spazi a verde.

MATERIALI E FINITURE
I materiali e i dettagli del progetto contribuiscono in maniera decisiva alla definizione di un nuovo ambiente. Il progetto si configura come pieno di relazioni visive e di percorso con gli elementi che riconnette. Così per lo spazio prospiciente al sagrato si è pensato ad una pietra grigia (basalto) montata a ginti sfalzati. Stesso materiale ma alternato a fasce parallele ed a aiuole verdi per lo spazio di Piazza della Chiesa. Per i marciapiedi pedonali, ampliati e regolarizzati, viene scelto il sampietrino di granito. Un materiale del tutto tradizionale è così usato senza creare però particolari tessiture o disegni, ma viene posto regolarmente a squadro segondo la direzione principale dell’asse stradale. Per i cigli e i ricorsi nella pavimentazione (in particolare il quelli che sottolineano gli attraversamenti pedonali) si sceglie una pietra chiara (tipo travertino) che stacchi dal grigoi scuro del basalto e crei un disegno geometrico sulle superfici. Le panche utilizzate sono in cemnto grigio chiaro, semplici parallelepipedi senza schienale che si appoggiano alla giacitura della tessitura della pavimentazione.

L’ILLUMINAZIONE
L’illuminazione è usata, oltre che per dare vivibilità e sicurezza alla nuova piazza, per accentuare i caratteri delle sue diverse parti. Sia in Piazza della Chiesa che sulla piazza- sagrato si è scelto di non inserire nello spazio centrale lampioni che entrassero in competizione con la forma della stessa, bensì è stato privilegiato l’asse visivo della diagonale da via Matteotti. Per garantire poi una corretta illuminazione di tutto lo spazio i corpi illuminanti sono sparsi seguendo le aree verdi. I corpi illuminati scelti sono dotati di due lampade in modo da garantire una adeguata illuminazione sia del percorso pedonale sia della sede stradale.

GLI ELEMENTI DI ARREDO
Il progetto per la riqualificazione dello spazio urbano cerca di tenersi lontano da una purtroppo diffusa corruzione del concetto di “arredo urbano”, che vede la città come un luogo indifferente su cui posare oggetti di produzione standard che dovrebbero migliorarne la fruibilità, ma che spesso ne aumentano notevolmente il disordine formale e il degrado. In questo senso, esso parte da una diversa impostazione, che vede gli elementi di arredo (panche e panchine, lampioni e altri elementi illuminanti, delimitatori di sosta etc.) non tanto come pezzi di design più o meno brillante da collocare, quanto come elementi fondativi dello spazio in quanto tale, usati per accentuare direzioni, dare forma a quinte spaziali, sottolineare il diverso carattere degli spazi. Le lunghe panchine in cemento poste lungo gli inserti verdi in Piazza della Chiesa diventano così un gesto deciso, la cui scala trascende da quella dell’oggetto d’arredo. I lampioni hanno un disegno semplice, senza eccessive aggettivazioni formali, sottolineando sempre la loro funzione primaria di parti determinanti nella costruzione dello spazio urbano.
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    Project details
    • Year 2009
    • Client Comune di Novate Milanese (MI)
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Churches / Restoration of old town centres
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