Ampliamento ITCG "Enrico Fermi" a Tivoli, Via Acquaregna (Rm) | Angelo Germani

Tivoli / Italy / 1992

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Il progetto di ampliamento dell’ITCG "Enrico Fermi" rientra nel programma della Provincia di Roma per l’eliminazione dei doppi turni.
Le scelte fondamentali del progetto sono scaturite dalla volontà di rispondere alle seguenti problematiche:
- Rapporto con il contesto;
- Rapporto con la funzione;
- Rapporto con la struttura e con la tecnologia.

Rapporto con il contesto
E’ apparso subito evidente che l’area della scuola esistente, idonea al progetto di ampliamento, fosse quella delimitata da via Acquaregna e rispetto ad essa, con giacitura del terreno ad una quota di circa 6 metri più alta.
Si è affrontato il problema dell’inserimento, non solo per lo spazio ristretto, quanto per le interrelazioni con il contesto urbanizzato costituito da:
- un’edilizia abbastanza comune degli anni 60 e 70;
- alcune palazzine di edilizia residenziale di recente costruzione;
- la scuola esistente del 1975 non molto interessante dal punto di vista architettonico con un disegno sulle murature perimetrali che imita una pennellatura in prefabbricato;
- una villa liberty con relativo parco;
- Via Acquaregna, strada di penetrazione verso il centro di Tivoli;
- La presenza nelle vicinanze del corso del fiume Aniene a valle della scuola e della via Acquaregna a circa 150 metri di distanza.

E’ emersa quindi la necessità di un intervento qualificante, dichiarato ma nello stesso tempo fresco e capace della reintegrazione edificio-città-territorio.
Il linguaggio utilizzato tiene conto delllla sintassi di matrice cubista elaborato dal gruppo olandese De Stijl diretto da Theo van Doesburgh e Piet Mondrian.
Risulta evidente la volontà progettuale di scomporre i prismi, costituiti da volumi essenziali e leggibili per funzioni, in una serie di nitidi piani: tetto, lastre verticali, diaframmi con pareti continue, infissi a nastro.
Risulta inoltre evidente la volontà progettuale di voler utilizzare il colore per denunciare l’edificio scolastico.

L’impianto planivolumetrico è composto da:
- un volume, per l’auditorio per 350 persone, adagiato sulla collina prospiciente via Acquaregna, con una sezione che ricostruisce idealmente il profilo della collina stessa tramite una copertura a gradoni;
- un volume sovrapposto a quello dell’auditorio contenente le aule costituente un prisma tecnologico;
- un volume a ponte, su tre livelli, che collega il nuovo edificio a quello esistente;
- i volumi delle scale e dell’ascensore contenuti in due scatole murarie;
- il volume dell’alloggio del custode compenetrato in parte a quello dell’auditorio;
- il volume della centrale termica, cabina idrica e cabina ascensore contenuti in una scatola monoplano in muratura.

Questo progetto rappresenta per i progettisti come un esperimento: un progetto di design oltre che di architettura nella speranza di “non costituire un ingombro”.

Rapporto con la funzione
In relazione all’esiguità dell’area, alle caratteristiche morfologiche del terreno, alla necessità di mantenere un collegamento quanto più possibile diretto tra i nuovi spazi didattici ed i presistenti, il nuovo corpo è stato articolato su quattro livelli:
- il primo comprende l’atrio, un posto ristoro, l’auditorio per 350 persone con i relativi servizi, l’alloggio del custode;
- i tre livelli superiori, collegati con la struttura scolastica presistente, comprendono ciascuno n. 4 aule didattiche normali con i relativi servizi igienici.
Un corpo scala ed ascensore garantiscono i collegamenti verticali dell’ampliamento.
Un volume a ponte garantisce i collegamenti orizzontali ai tre livelli superiori tra l’ampliamento e la struttura scolastica presistente.

L’ampliamento è stato progettato in modo da garantire la massima flessibilità degli ambienti didattici, in particolare le aule normali possono essere facilmente trasformate in aule speciali o spazi per attività socio-culturali.
L’auditorio ed eventualmente anche gli altri spazi possono essere utilizzati indipendentemente dal resto della struttura didattica.

Rapporto con la struttura
La struttura del corpo di fabbrica, antisismica, è costituita da pilastri e travi in c.a. con solaio del tipo misto in laterizio e c.a.
Le tamponature esterne sono così costituite:
- quelle costituenti il volume gradinato dell’auditorio sono pareti opportunamente coibentate in c.a. faccia a vista realizzate con casseforme di tavole di abete;
- quelle dei tre piani superiori (prospetti est e ovest) e del collegamento a ponte sono del tipo a “parete continua” con intelaiatura in alluminio anodizzato di colore nero, parti trasparenti vetrate isolanti e parti opache in pannelli, opportunamente coibentati, di colore verde e blu;
- quelle rimananti sono costituite da blocchi di cemento alleggerito intonacate e tinteggiate.
I pavimenti sono, per le aule, il connettivo e l’alloggio del custode in piastrelle di monocottura colorate in pasta; per l’auditorio, il corpo scale e il collegamento a ponte con l’edificio esistente in gomma a bolli a rilievo colorata.

Impresa : Brenta, Milano

Cubatura realizzata: mc. 8.000

Importo lavori: € 2.200.000,00

Anno di realizzazione: 1989-1993



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    Project details
    • Year 1992
    • Work started in 1989
    • Work finished in 1992
    • Client Provincia di Roma
    • Status Completed works
    • Type Schools/Institutes
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