Clemenspoort | Sebastien Cools

Belgium / 2017

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Il sito dei sacerdoti redentoristi di Ghent è una proprietà che vanta una superficie di 1,8 ettari. Situato nei pressi della stazione e delle scuole cittadine, inizialmente esso comprendeva una chiesa, un monastero e vasti terreni. In un supremo atto di modernizzazione e apertura rispetto alla tradizionale chiusura del monastero classico, i confratelli hanno deciso di aprire la loro realtà all’innovazione e al mondo esterno, a favore di una convivenza senza precedenti e reciprocamente arricchente con la modernità. Un luogo contemporaneo e accogliente in cui cultura, misticismo e svago possano convivere a beneficio dell’intera comunità.


Il progetto comprende 490 camere per studenti, degli appartamenti, dei luoghi di preghiera per preti, degli alloggi per i senzatetto, degli ateliers, dei negozi, un centro di formazione e uno per le celebrazioni. Il tutto organizzato lungo una nuova via pubblica pedonale circondata da parchi e aree verdi.


Il cuore del sito, dov’è situato il centro di formazione, è concepito in una maniera innovativa: non si tratta, infatti, solo di una chiesa ma di uno spazio d’incontro.


Una terrazza e una caffetteria accolgono i visitatori, mentre altre sale riunioni completano il centro educativo.


Lo spazio dedicato alle celebrazioni è considerato, dagli stessi sacerdoti, la perla del progetto e questa immagine è stata concretizzata attraverso un particolare e originalissimo rivestimento di piastrelle in ceramica dai riflessi perlati e mutevoli, che conferiscono all’ambiente un tocco quasi magico, promettendo l’entrata in un luogo di elevazione e misticismo.


Questo rivestimento ininterrotto segnala il volume della chiesa e continua sull’accesso fino allo spazio interno dedicato alle celebrazioni.


Un rivestimento personalizzato che riceve la luce attraverso le ampie vetrate e la restituisce generosamente, amplificandola e impreziosendola.


L’arredamento, elegante, di design, ma allo stesso tempo funzionale e pratico, trova un punto d’incontro tra vincoli estetici e tecnici.


Prevalgono i toni chiari, in un’alternanza di tonalità clade e fredde che qui riescono a convivere armoniosamente, come la fusione interculturale e interreligiosa che sta alla base del centro stesso.


La grande quantità di luce che entra attraverso le vetrate e il bianco quasi abbagliante di soffitti e pareti non arrivano mai a infastidire perché attenuate dai toni caldi e naturali dei pavimenti in legno, che ricevono la luce abbracciandola, divenendo un tutt’uno con essa, e restituendo un effetto morbido, piacevole, accogliente. 


La soluzione adottata per accogliere i fedeli, proteggere il luogo più importante e significativo dell’intero centro, segnare un confine invalicabile tra l’ambiente sacro di raccoglimento e preghiera e quello laico, più dedito alle questioni mondane e terrene, è Synua, una porta blindata a bilico verticale di alto pregio dell’azienda veneziana Oikos, abbinata al sistema Facciata libera. Una soluzione architettonica che prevede l’inserimento della porta blindata in una facciata continua, priva di qualsiasi elemento visivo quali maniglie, giunture, profili o serrature. In questo modo, la parete si presenta perfettamente libera da elementi riconoscibili, e l’anta della porta risulta totalmente integrata con il contesto abitativo e con le finiture d’insieme in un unico, lineare e armonioso spazio. Una soluzione talmente innovativa e apprezzata da essere stata selezionata tra centinaia di qualificati concorrenti per il prestigioso annuario ADI Design Index 2016.


Solitamente la totale assenza della maniglia è ovviata dal sistema ad apertura elettronica Arckey, che aziona l’apertura servoassistita dell’anta attraverso un braccio meccanico ed è comandata direttamente da smartphone tramite un’apposita App (che consente di gestire la porta e controllarne gli accessi). In questo caso, però, la presenza dell’elegante maniglione verticale a tutta altezza in acciaio smaltato bianco, sia all’interno che all’esterno, sta a suggerire un’apertura, un’accoglienza, un invito ai devoti ad accedere autonomamente allo spazio spirituale, vero fulcro di tutto il centro.


Scelte con un doppio rivestimento, le due blindate Synua che proteggono entrambi gli accessi al luogo di culto, si presentano nella variante personalizzata per il cliente in piastrella di marmo lucido perlato all’esterno e laccato opaco bianco (RAL 9001) all’interno.


Synua è la porta ideale per le grandi dimensioni (può raggiungere i 220 cm di larghezza e i 300 cm di altezza standard, ma a richiesta può essere realizzata con dimensioni maggiori). Le blindate installate nella chiesa belga misurano 1831 x 2426 cm e sono porte tagliafuoco.


Il meccanismo a bilico, a scomparsa, consente all’anta di ruotare su se stessa, donando maggiore apertura e luminosità. L’assenza di viti a vista conferisce alla porta maggiore pulizia ed estetica ricercata, così come la complanarità della porta, che risulta perfettamente rasomuro.


Ora disponibile anche nella versione a taglio termico, Synua garantisce la classe 3 di serie per l’antieffrazione, i 38 dB di isolamento acustico e un valore di isolamento termico pari a 1,6 innalzabile a 1 su richiesta. Ragguardevoli anche i parametri relativi ad aria, acqua, vento e fuoco, rispettivamente fino a 4, 5°, C5 e EI 60/EI 120/UL-FD 120.

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    Il sito dei sacerdoti redentoristi di Ghent è una proprietà che vanta una superficie di 1,8 ettari. Situato nei pressi della stazione e delle scuole cittadine, inizialmente esso comprendeva una chiesa, un monastero e vasti terreni. In un supremo atto di modernizzazione e apertura rispetto alla tradizionale chiusura del monastero classico, i confratelli hanno deciso di aprire la loro realtà all’innovazione e al mondo esterno, a favore di una convivenza senza precedenti...

    Project details
    • Year 2017
    • Work started in 2015
    • Work finished in 2017
    • Status Completed works
    • Type Churches
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