Concorso di idee per la progettazione di impianto fotovoltaico per tre edifici comunali | Nicola Sacco

ANALISI DEL SITO 

La scelta di proporre un impianto fotovoltaico ad integrazione delle strutture del Palazzo della

Cultura, sede della Biblioteca Comunale, è scaturita dalla volontà di confrontarsi con la possibilità di operare l’Integrazione Architettonica di tecnologie per la produzione di energia pulita anche in contesti ambientali delicati. Il Palazzo della Cultura è caratterizzato da una propria peculiare storia, emblematica delle trasformazioni in corso nella sensibilità dell’opinione pubblica. Sul sito in esame, fino agli anni ’60 dello scorso secolo, insisteva un nobile palazzo che chiudeva la prospettiva di Corso Umberto I con una pregevole facciata. Il lotto fu oggetto di sciagurati tentativi di speculazione edilizia prima e di coraggiosi ed impegnativi interventi di recupero da parte dell’amministrazione pubblica poi, a seguito di numerose polemiche e critiche.

La struttura che veniva chiamata IL BUBBONE, era una costruzione che con i suoi numerosi piani sfigurava il delicato equilibrio del tessuto della Città Vecchia. La trasformazione architettonica e culturale di cui è stato oggetto l’edificio ha suggerito le motivazioni per intervenire nuovamente in questo luogo, utilizzando l’occasione offerta dal concorso. Vogliamo, con il nostro intervento, continuare l’operazione di bonifica culturale; infatti, così come in passato la costruzione del Palazzo della Cultura ha segnato una passaggio anche di natura culturale della amministrazione della cosa pubblica, così noi oggi vorremmo suggerire, attraverso questo nuovo intervento, un ulteriore passo da compiere per dimostrare maggior attenzione alle tematiche di natura ambientale, incentivando la Cultura della gestione sostenibile delle risorse scarse. Siamo convinti che sui temi ambientali le amministrazioni debbano dare il buon esempio e la scelta di questo sito come sede, anche simbolica, di questo tipo di interventi si inserisce in questa logica. 

TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO

La stessa conformazione degli spazi dell’edificio ha suggerito i modi e le forme dell’intervento. L’immobile infatti presenta un lastrico solare a quota +7,35m, spesso utilizzato per spettacoli estivi all’aperto. Dalla stradina che costeggia l’ingresso al piano terra è possibile un accesso diretto al terrazzo, attraverso le scale di sicurezza, il sito è inoltre facilmente raggiungibile dalle scale interne ed anche direttamente dell’ascensore. Queste caratteristiche hanno fatto immediatamente immaginare un utilizzo meno sporadico del lastrico solare per spettacoli all’aperto, considerato anche l’aspetto di sicuro fascino che fornisce il fondale architettonico offerto dalla prossimità del campanile e delle coperture in coppi della Chiesa Madre.

La proposta progettuale consiste nella realizzazione di una struttura che utilizzi i pannelli solari per schermare i raggi solari e permettere un più agevole utilizzo del terrazzo anche per attività di educazione ambientale rivolte ai ragazzi della città e connesse alle attività formative della biblioteca. La struttura di sostegno dei pannelli non sarà visibile da Piazza Umberto, poiché nascosta dal diaframma di pilastri che forma la loggia del terrazzo a +7,35m e che scherma le strutture di risalita (scale e ascensore). Questa soluzione garantisce l’inserimento discreto dell’impianto e ne garantisce l’integrazione nel contesto ambientale. La struttura si orienta perfettamente verso SUD mostrando nella sua inclinazione la volontà di catturare il sole. La scelta di privilegiare l’integrazione architettonica rispetto alla necessità di coprire tutto il fabbisogno di energia dell’immobile, ha voluto suggerire la possibilità di eseguire anche piccoli interventi di produzione di energia pulita in luoghi strategici dal punto di vista culturale e simbolico.