Riqualificazione di piazza Bruno Buozzi - Pontelagoscuro | Luca Farinelli

Piazza Buozzi sembra aver abdicato al ruolo di piazza – seppur lineare- per assumere piuttosto quello di luogo di transito. Quel che dovrebbe essere il nucleo del centro abitato pare infatti poco più che funzionale, se si esclude il mercato settimanale, al passaggio e alla sosta veicolari. Si evidenzia l’assenza, da un lato, di un baricentro attorno a cui la piazza possa gravitare; e dall’altro di una delimitazione che racchiuda e contenga, ovvero impedisca la dispersione del movimento che in questo spazio di volta in volta si generi. E dunque individui uno spazio collettivo deputato all’aggregazione e all’incontro. Altra caratteristica che si osserva nell’area di progetto è la concentrazione di attività commerciali lungo la medesima piazza Buozzi e nelle vie Savonuzzi e Venezia. Appare perciò fondamentale unificare tra loro questi assi e ricucirli al tessuto urbano circostante.

Il progetto si articola dunque ponendosi questi macro-obiettivi per rispondere alle esigenze espresse dalla partecipazione cittadina e raccolte dalle linee guida del bando di concorso: da un lato la individuazione di un baricentro e di uno spazio centrale delimitato, dall’altro la connessione dello spazio così generato alla restante trama urbana.

Lungo le vie Venezia e Savonuzzi, a fare da quinta e da confine alla piazza, e a convogliare in essa i flussi, si disegna una spina pedonale: luogo di transito ciclo-pedonale raccordato con la ciclabile lungo Corso del Popolo verso destra Po; ma anche zona attrezzata (per la presenza di aree ecologiche, rastrelliere per le biciclette..); nonché luogo di sosta. Tratteggiato dal ritmico alternarsi di elementi verdi (a raccordo con le esistenti vengono piantumate nuove alberature selezionate tra le specie autoctone) e sedute in granito, e reso accogliente da una fontana a ugelli, questo asse invita a percorrerlo e ad entrare nel secondo spazio attorno a cui l’intervento si articola, ovvero la piazza vera e propria.

Alla medesima funzione di canalizzazione dei flussi – pedonali in primis- in direzione della piazza, assolve pure il vettore viario di via-piazza Buozzi, gemellato a quello di via Savonuzzi- Venezia dalle caratteristiche strutturali e formali: uguale lunghezza, medesimo andamento rettilineo (seppur ortogonali l’uno all’altro), identico materiale (piastrelle di porfido).

Plateia di per sé ampia, la piazza Buozzi è lasciata volutamente vuota ad enfatizzare la sua spazialità, e ad accogliere le numerose attività che annualmente vi si svolgono, oltre al mercato settimanale. Per questo si prevede la riorganizzazione degli stalli, da ruotarsi di 90° così da preservare l’attraversamento della piazza e consentire una più agevole fruizione di tutti i banchi d’esposizione.

Il progetto è improntato a rigore geometrico, simmetria e linearità. Riconosciuti come tratti distintivi dell’area allo stato di fatto, si è inteso enfatizzarli. Si è pertanto individuato un modulo ricorrente che scandisca le misure di tutti gli spazi oggetto d’ intervento, e lo si è visivamente tracciato mediante piastre di granito ben emergenti dalla pavimentazione in pietra naturale (che si tratti di porfido o trachite). Funzione per così dire “segnaletica” ha il granito anche laddove marca l’accesso alla chiesa.