Housekeeping | ROBERTO POLI

L'abitazione è situata in un'area residenziale ai margini del centro abitato, ai piedi di una zona collinare di pregio naturalistico. La superficie di 120 mq era caratterizzata da una corretta esposizione degli ambienti rispetto all'orientamento solare e da abbondanti aperture finestrate, capaci di valorizzare il contesto paesaggistico; gli spazi interni invece si presentavano inadatti al vivere contemporaneo, figli di una superata concezione dell'abitare che sacrificava la vivibilità in nome di una rigida divisione delle funzioni.
Il progetto di restyling valorizza gli aspetti positivi dell'esistente ridisegnando gli spazi interni in modo da dinamicizzare gli ambienti e ridurre al minimo le superfici distributive. Un processo di renovation impostato su solide basi stabilite inizialmente a tavolino ed evolutosi “in itinere” durante il cantiere, ponderando ogni dettaglio in ragione di un risultato finale che fosse il giusto connubio tra design e funzionalità. Un percorso durante il quale i progettisti hanno saputo stimolare gli artigiani coinvolti, facendo delle varie professionalità il mezzo per raggiungere l'obiettivo stabilito.
A governare il tutto il disegno di spazi ed elementi compositivi pensati su misura ed interamente personalizzati, nati dal coinvolgimento di tutti gli aspetti legati al contemporaneo, dal microclima interno all'illuminazione naturale ed artificiale, dal trattamento delle superfici ai tessuti di tendaggi e complementi, per arrivare alle finiture degli arredi e all'oggettistica.
Il fulcro del progetto è lo spazio giorno cui sono destinati 50 dei 120 mq a disposizione, definito da una parete attrezzata ispirata al concetto di boiserie, che esalta la spazialità dell'ambiente abbracciandone metà del perimetro e sviluppandosi a tutta altezza, valorizzando la luce naturale attraverso la concezione di forme e colori mai fini a se stessi. Una composizione dinamica, organizzata in moduli tutti differenti l'uno dall'altro, in grado di funzionare su più livelli:
definisce lo spazio facendo da quinta scenica al vivere quotidiano di tutta la famiglia;
separa dagli ambienti contigui attraverso porte a scomparsa ed un diaframma a lamelle verticali che sfumano aprendo sulla cucina;
racchiude i volumi contenitivi tramite blocchi ad anta e a scorrimento che ospitano guardaroba, scarpiere, scaffali e dispensa;
espone le collezioni private dei proprietari tramite elementi a giorno dimensionati ad hoc;
regola l'illuminazione della stanza attraverso una gola luminosa a controllo remoto che scorre orizzontale lungo tutta la sua lunghezza;
diffonde le sonorità dell'home theatre tramite collegamenti nascosti nei pannelli che la compongono.
Il risultato d'insieme è simile ad un ecosistema la cui interazione tra gli utenti e gli elementi è pensata a tavolino dai progettisti e si evolve in base alle dinamiche del vivere quotidiano, siano queste legate a convivialità ed ospitalità che alla ricerca di intimità e relax.