Parco Villa del Sole | Gemma Radicchio

Ridefinire una parte di città significa conferirle un’identità, una riconoscibilità rispetto ad altri luoghi urbani. Un ruolo fondamentale è affidato al progetto di architettura che diviene occasione per riflettere sulla città e strumento in un procedimento compositivo a grande scala.
Il progetto di Parco Villa del Sole prevede la realizzazione di un edificio per civile abitazione su un suolo di circa mq 8.500,00 con una forma a ferro di cavallo, 7 piani fuori terra, un parcheggio privato interrato ed un parcheggio privato a raso.
Arrivando da C. so A de Gasperi immediatamente si ha la sensazione della presenza di uno iato nel continuum urbano; ed è proprio questa interruzione che consente di cogliere la profondità dello spazio vuoto definito prima dal parco e poi dalla corte.
La scelta tipologica di un edificio a corte che si apre verso il parco è il risultato di una riflessione sul rapporto uomo – ambiente che garantisce la relazione di ogni appartamento con il contesto ed in particolare con il verde che lo circonda.
L’accesso all’area avviene direttamente da corso Alcide De Gasperi e già percorrendo il viale alberato si ha la percezione della ricerca di un rapporto tra spazio costruito e spazio aperto in cui la piazza si propone come un continuum rispetto allo spazio aperto del parco. Oltrepassato il parco, infatti, la prospettiva porta il visitatore verso la grande corte lastricata con palme ed essenze arboree al centro che esibisce chiaramente un carattere più privato che appartiene a chi vi abita. Ed è attraverso il rapporto con lo spazio aperto che il progetto acquista tutto il suo valore: l’edificio costruito come un contrafforte rispetto alla  città racchiude la piazza aperta verso la natura che non è altro che la rappresentazione del valore collettivo.
Cinquantotto appartamenti sono distribuiti su otto livelli laddove la facciata principale su cui si affacciano tutti i soggiorni e le cucine esprime la volontà progettuale di abbracciare il giardino. La presenza di terrazzi sottolinea ancora una volta la volontà di garantire ad ogni unità immobiliare  le medesime condizioni di illuminazione e la stessa disponibilità di spazi aperti a livello. Anche l’arretramento previsto ai piani sesto e settimo dimostra la volontà di aprire l’edificio verso il parco con soluzioni progettuali in cui il verde continua sia sui balconi che sul lastrico solare contribuendo da un lato al microclima e dall'altro ponendosi come elemento utile per la coibentazione.
Gli appartamenti sono tutti diversi per dimensione, affaccio e disposizione.  Gli spazi interni si aprono all’esterno attraverso ampi terrazzi, da vivere come veri e propri ambienti della casa. Tutti gli appartamenti prevedono grandi vetrate con viste sul parco e sulle aree circostanti. La facciata posteriore esibisce una sorta di chiusura verso l'esterno mostrando come elemento dominante la liscia e bianca superficie muraria bucata dalle finestre. Una composizione severa in cui la nudità delle forme regolate da misura e proporzione ha il compito di esibire il carattere dell’edificio.