La Murgia abbraccia Matera | Lorenzo Colonna

Concorso di idee Altamura / Italy / 2017

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Quattro Jazzi lungo percorsi dell'acqua.
L’analisi del territorio trae suggestione dalle millenarie forme naturali e antropiche condizionate dal lento lavorìo dell'acqua sulle rocce calcaree. A seguito di ciò il paesaggio, praticamente privo di rete idrografica superficiale, è articolato da una fitta rete di percorsi (le rotte della transumanza ) nati in simbiosi con la geomorfologia carsica epigea (superficiale) e ipogea (sotterranea).
Nell’ottica della contestualizzazione degli interventi in una logica di sistema ed in una cornice di azione territoriale, il progetto mira all'individuazione di un percorso tematico che colleghi i nodi costituiti dagli Jazzi e da tutte le presenze superficiali ed ipogee legate al tema dell'acqua. L'idea di un percorso, uno dei tanti possibili, una sorta di viaggio culturale che ha come punti nodali quattro Jazzi, punti di partenza e di arrivo di tre itinerari attraverso le forme caratteristiche dell'ambiente superficiale e del sottosuolo determinate dal lento lavoro dell'acqua.


A titolo esemplificativo sono stati individuati tre principali itinerari da svolgere in bicicletta, a cavallo, o a piedi (Nordic walking):


1.        Il percorso delle Doline, con un circuito organizzato su le seguenti tappe: Jazzo Pantano, Pulicchio di Gravina, Dolina Gurlamanna, Jazzo Gurlamanna, Grave Tre Paduli, Casette di Castigliolo, Pozzi di Rota, Pulo di Altamura, Necropoli La Mena, Mura Megalitiche, Jazzo Lama di Nervi, Jazzo Lama di Figlia, Jazzo Pantano. E' caratterizzato da diversi saliscendi, attraversa il paesaggio della Pseudosteppa Mediterranea, rimboschimenti a conifere, coltivi.


2.        Il percorso dell'Uomo di Altamura, con un circuito organizzato con le seguenti tappe: Jazzo Pantano, Pulicchio di Gravina, Dolina Gurlamanna, Jazzo Gurlamanna, Grave Tre Paduli, Casette di Castigliolo, Pozzi di Rota, Pulo di Altamura, Necropoli La Mena, Centro visite “L'uomo di Altamura”, Grotta Lamalunga, Mura Megalitiche, Jazzo Lama di Nervi, Jazzo Lama di Figlia, Jazzo Pantano.


3.        Il percorso delle chiese rupestri, con un circuito organizzato con le seguenti tappe: Jazzo Pantano, Pulicchio di Gravina, Dolina Gurlamanna, Jazzo Gurlamanna, Grave Tre Paduli, Casette di Castigliolo, Pozzi di Rota, Pulo di Altamura, Necropoli La Mena, Mura Megalitiche, Ipogeo Sant'Angelo di Curtaniello, Villaggio Altomedievale di Belmonte, Ipogeo sant'Angelo in Fornello, Cava dei dinosauri, Cripta santa maria di Jesce, Ipogeo San Giorgio in Carpentino, Mura megalitiche, Jazzo Lama di Nervi, Jazzo Lama di Figlia, Jazzo Pantano.


 


All'interno di un tale telaio infrastrutturale gli Jazzi hanno il ruolo di attrattori, di luoghi di ritrovo, di ricezione e promozione culturale. Il raggio di azione dello studio è stato concentrato su una porzione limitata del vasto territorio oggetto del concorso tra i Comuni di Altamura e Gravina, ricadente all’incirca tra quattro Jazzi significativi: Jazzo Pantano, di proprietà privata, preso in esame perché è ben conservato, si trova in una posizione strategica dal punto di vista dei collegamenti stradali tra la S.P. 238 Altamura-Corato e la S.P. 137 per Gravina; Jazzo Lama di Figlia, posizionato direttamente sulla S.P. 238 Altamura-Corato, di proprietà dell'Arif (Agenzia Regionale per le attività irrigue e forestali); Jazzo Lama di Nervi, nel cuore delle lame di Parisi Vecchio, di proprietà di allevatori che svolgono l'attività in uno stabile poco distante; Jazzo Gurlamanna, di proprietà privata, ben collegato perché posizionato nei pressi della S.P. 35 Altamura-Ruvo con grandi potenzialità legate all'antistante masseria Gurlamanna e al retrostante borgo dell'Ente Riforma “Podere M. del Buoncammino” disabitato ormai da trent'anni e potenzialmente riconvertibile in albergo diffuso.


L'area è stata selezionata perché posizionata al centro dell'Alta Murgia, a ridosso del territorio di Matera, baricentrica rispetto ad un sistema di identità territoriali, è la zona in cui è presente il maggior numero di manifestazioni superficiali dell'acqua tipiche del carsismo (doline, gravi, pozzi superficiali).
La logica del lavoro presentato, lontana da un'idea di architettura come evento totalizzante, si configura come un progetto pilota estendibile a edifici ed aree similari.


Dal punto di vista degli interventi di trasformazione, il progetto si divide in progetti puntuali e interventi sulla rete dei percorsi.
Attraverso i singoli progetti sugli Jazzi sono state individuate delle tematiche particolari: Jazzo Gurlamanna, adagiato su una sorta di cavea naturale con grandi qualità acustiche, ben si presta ad accogliere la funzione di teatro per rappresentazioni e concerti all'aperto durante la stagione estiva o anche semplicemente per il riposo all'ombra del velario e la contemplazione del paesaggio durante un’escursione sulla Murgia. La gradinata, preceduta da un camminamento per i diversamente abili, è pensata come una struttura removibile in Cor-ten e legno, montata in una delle due corti più grandi dello jazzo, con lo sfondo della scena sulla Murgia. In uno dei tanti locali accessori del manufatto si pensa di collocare i servizi igienici. Jazzo Gurlamanna ha le potenzialità di punto nevralgico della zona delle doline perché oltre ad un ipotetico futuro utilizzo dei locali dell'antistante masseria a cui è annesso, si trova a ridosso del borgo dell'Ente Riforma “Podere .Madonna del Buoncammino”, che in disuso da oltre trent'anni potrebbe essere recuperato e adibito ad albergo diffuso. Gli interventi fisici riguardano la ricostruzione della copertura, purtroppo quasi interamente crollata, la riparazione o ricostruzione dei recinti in pietra a secco, il reperimento di spazi da adibire a servizi nei diversi volumi inutilizzati nei dintorni.


Nello Jazzo Lama di Figlia, data la posizione favorevole che lo rende direttamente accessibile dalla strada S.P. 238, si è pensato di inserire nei locali del lamione un Erbario, ossia una esposizione di collezioni di campioni secchi, sementi, ed esemplari coltivati delle piante della Murgia; nei recinti esterni, in particolare in quelli più a valle che hanno più possibilità di piantumazione, un orto didattico dove bambini e adulti possano imparare la coltura di ortaggi veri, piantare i semi e vederli gradualmente trasformarsi in piante. I piccoli imparano ad osservare e a toccare la natura, i suoi ritmi lenti e perfetti, il ciclo delle stagioni ed a raccoglierne i frutti, con particolare attenzione alle colture del territorio Murgiano. Nei locali che costituivano il vecchio casolare è previsto il collocamento di una sala per riunioni, servizi igienici e piccoli spazi di ristoro.
Nell'edificio, che si presenta in buono stato ed è dotato di spazi adattabili ad attività didattiche ed espositive, oltre alla ricostruzione o riparazione dei recinti a secco, è necessaria la riparazione del tetto e delle murature. Il pavimento interno è costituito da roccia affiorante per cui si è pensato ad una struttura removibile in metallo e pannelli in vetro da cui poter continuare a vedere la roccia sottostante e su cui sono poggiati gli espositori.


Nello Jazzo Pantano che si presenta come il meglio conservato si è voluto sperimentare il tema dell'albergo, dell'abitazione temporanea, del rifugio dopo le escursioni notturne in bicicletta. Posizionato quasi a ridosso della strada, rappresenta il punto di arrivo in automobile dei visitatori e il punto di partenza dei tre percorsi culturali dell'acqua. Nel lamione sono collocate le stanze caratterizzate da un pavimento costituito da una struttura removibile in metallo e pannelli in legno e vetro, mentre nel casolare sono collocati gli spazi comuni ed i servizi. Almeno una passerella in metallo e legno garantisce l'accesso ai diversamente abili.


Nello Jazzo Lama di Nervi viene affrontata la tematica del ripristino dell'attività produttiva legata all'allevamento di pecore, ancora esercitata dai proprietari della struttura. In questo caso l'intervento mira al ripristino degli spazi a lungo abbandonati, alla riparazione o ricostruzione dei recinti in pietra a secco, alla ricostruzione delle coperture in legno, danneggiate gravemente dalle recenti nevicate, alla ristrutturazione ed adeguamento igienico del casolare. All'interno del casolare è prevista un'attività di produzione di latticini, che avrà, inoltre, funzione sia di breve ristoro per i passeggiatori occasionali della Murgia, e sia didattica e di promozione culturale.


Alla seconda categoria di interventi appartengono quelli sulle strutture a rete, cioè quegli elementi che, distribuiti lungo i percorsi, ne consentono l’accessibilità e ne facilitano la gestione. Si tratta di operazioni che, puntando a garantire un'accessibilità ed una percorribilità lenta molto simile a quella millenaria dei pastori, si concretizzano attraverso opere di ripristino di muretti a secco, di definizione della segnaletica di supporto ai percorsi pedonali, di piccole opere di arredo che consentano sosta e ristoro; interventi di valorizzazione di elementi come specchie, cippi, fontane ed abbeveratoi identificati anche con sistemi digitali come applicazioni per smatphone; azioni di inserimento di cartellonistica, opere d'arte come sculture sonore nei punti nodali, sedute e fontane di acqua potabile a supporto dei nuovi percorsi escursionistici e culturali; individuazione di percorsi alternativi per diversamente abili.

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    Quattro Jazzi lungo percorsi dell'acqua. L’analisi del territorio trae suggestione dalle millenarie forme naturali e antropiche condizionate dal lento lavorìo dell'acqua sulle rocce calcaree. A seguito di ciò il paesaggio, praticamente privo di rete idrografica superficiale, è articolato da una fitta rete di percorsi (le rotte della transumanza ) nati in simbiosi con la geomorfologia carsica epigea (superficiale) e ipogea (sotterranea). Nell’ottica della...

    Project details
    • Year 2017
    • Status Competition works
    • Type Landscape/territorial planning / Tourist Facilities
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