LA MURGIA ABBRACCIA MATERA | Antonio Aulenti

Concorso di idee 4° classificato Matera / Italy / 2017

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L’obiettivo del Concorso: “Murgia abbraccia Matera” bandito dalla Regione Puglia è quello di recuperare e valorizzare il patrimonio di architettura rurale “minore” dismesso e abbandonato attraverso l’individuazione di strategie innovative e inedite forme di riuso finalizzate alla fruizione culturale pubblica.
Gli interventi inoltre devono essere inseriti in una “cornice di azione territoriale” che oltre alle individuazione delle azioni tecnico-scientifiche per il recupero del bene devono essere individuate strategie di divulgazione e didattica attraverso l’organizzazione di laboratori e la realizzazione di itinerari culturali e di percorsi tematici al fine di innescare nuove economie e innovativi percorsi di sviluppo ecosostenibili.


Obiettivo del Progetto: “JAZZI NEL BOSCO DIFESA GRANDE”


L’area di intervento è posizionata a ridosso della Regione Basilicata nel “BOSCO DIFESA GRANDE” a pochissimi chilometri dalla città di Gravina in P. e dalla città di Matera, due città simili dal punto di vista morfolologico, storico e per tradizioni.
Costituito da una importante formazione boschiva, caratterizzato da querce caducifoglie come Quercus pubescens e da alcuni nuclei sempreverdi a a Quercus ilex e da formazioni non autoctone con prevalenza di Pinus halepensis. Numerosi sono i corsi d’acqua a regime torrentizio che attraversano il boscoe nelle aree circostanti vi sono importanti formazioni erbacee utilizzate a pascolo ricche di orchidacee spontanee.
L’area ricchissima inoltre di una miriade di manufatti rurali in particolari masserie, jazzi, piscine, abbeveratoi etc. L’intervento in particolare ha focalizzato la sua strategia, in linea con le finalità espresse dal concorso, su cinque jazzi, tutti di proprietà del Comune di Gravina in Puglia, con l’obiettivo di recuperarli attraverso una operazione ecosostenibile, innescando un processo di valorizzazione di tutta l’area; attraverso dei “percorsi narrativi della zona”, gestiti da associazioni locali, si darà la possibilità ai turisti di esplorare tutto il “BOSCO” e le sue immense ricchezze in termini naturalistici-florofaunistici e storico culturali.


Cenni storici ed inquadramento territoriale: BOSCO DIFESA GRANDE


Il Bosco "DIFESA GRANDE", Sito di Importanza Comunitaria (SIC nr. IT9120008) con i suoi 1.838 ha è uno dei più importanti complessi boscati dell'intera Puglia sia per estensione sia che si tratta di un bosco naturale e spontaneo che lo rendono un ecosistema particolare e degno di grande attenzione . Situato nel medio bacino idrografico del fiume Bradano è posto a SO del territorio di Gravina in Puglia.
Caratteristici dell’area del “Bosco” e presenti ancora oggi, anche se versano nel più completo abbandono e in molti casi diroccati, sono i manufatti legati alla agricoltura e alla pastorizia come jazzi, poste piscine cisterne abbeveratoi etc.


Architettura minore: JAZZI
Lo Jazzo è una tipica costruzione pastorale a pianta rettangolare e dal tetto a spiovente, utilizzata come dimora temporanea per il ricovero di pastori e animali da pascolo.
La terminologia “jazzo” deriva probabilmente dal termine latino “iaceo”, che significa giacere, difatti queste dimore sono delle tappe preziose durante la transumanza e di solito sono ubicate lungo i tratturi.
Sono costruiti su di un pendio, per favorire la ventilazione e il deflusso delle acque e dei liquami, ed esposti a sud per garantire il riparo dai venti freddi, sovente situati in luoghi centrali per renderle meno visibili ai predoni.


La struttura “jazzo” è costituita da:
a) un recinto principale;
b) un recinto secondario “capomandria;
c) una stalla;
d) un lamione;
e) un casolare;
f) un mongituro;
g) un casone;
All’esterno dello jazzo troviamo altri recinti, probabilmente utilizzati per funzioni particolari e come zona d’attesa per le greggi.


Individuazione degli jazz all’interno del “Bosco Difesa Grande”
All’interno del “BOSCO DIFESA GRANDE” ai fini progettuali sono stati individuati cinque JAZZI, tutti di proprietà comunale, dalle dimensioni e composizione differenti tra loro, completamente abbandonati e in alcuni casi si presentano in uno stato di “rudere”. Tali beni sono vincolati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici quali immobili rurali di interesse storico-culturali ai sensi del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 nr. 42 e s.m.i..


INTERVENTI PER LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO –ARCHITETTONICO DEGLI JAZZI.


Si considera l’impostazione conservativa quella più corretta per la trasmissibilità del bene architettonico, in quanto si ha come obiettivo generale quello di mantenere, nei limiti del possibile, i dati materiali e gli elementi costruttivi che caratterizzano la fabbrica, indipendentemente dai caratteri stilistici, storici o di formalizzazione figurativa.
Il progetto si pone come obiettivo principale quello di tentare, nei limiti della fattibilità tecnica, di mantenere l’autenticità degli Jazzi e non la riproduzione di “nuovi autentici” o di “copie perfette”.
In ambito strutturale ciò si traduce nel progettare tutti gli interventi tecnici necessari ad eliminare il dissesto strutturale in atto, adottando soluzioni compatibili e conformi alle caratteristiche costruttive della fabbrica, e con lo scopo di aiutare (senza sostituirlo) lo scheletro portante esistente a reggere i carichi richiesti dalla normativa vigente.
Il sistema costruttivo degli Jazzi è quello del tipo a muratura portante in tufo a “due teste” dello spessore medio pari a 48 cm. Per la stabilità dell’intero sistema, in corrispondenza degli archi che hanno funzione di controventatura che di scarico dei pesi derivanti dalle coperture, la struttura accoglie speroni in muratura per il contrasto delle componenti di spinta orizzontale degli archi e per evitare il ribaltamento fuori dal piano delle murature perimetrali dovuto all’azione spingente dei tetti in legno. Comunque generalmente lo stato di conservazione delle strutture risulta pessimo con avanzati degradi per decoesionamento delle malte, per infiltrazioni di acque meteoriche, per i crolli diffusi delle coperture in legno dovuti agli incendi subiti nel corso degli ultimi anni dal bosco Difesa Grande che ha coinvolto anche le strutture degli jazzi. Inoltre la mancata manutenzione e l’abbandono dei manufatti ha portato le fabbriche a subire l’aggressione da parte di piante infestanti che hanno contribuito al degrado delle murature e allo stato fessurativo avanzato. In alcuni casi le murature di tamponamento non sono ancorate alle murature arcate di spina creando diffusi fenomeni di distacco e di crolli dovuti alle cause innanzi descritte.


PROPOSTA IDEATIVA
GLI JAZZI E IL BOSCO DIFESA GRANDE: TRA MEMORIA STORICA E SALVAGUARDIA AMBIENTALE
Il progetto ha come obiettivo primario quello:
- di valorizzare la memoria storica e architettonica degli jazzi;
- di valorizzare l’identità locale del paesaggio favorendo gli spazi di incontro e scambio culturali.
Nella TAV. 1 vengono descritte le Strategie per l’assetto del Circuito Jazzi
Attraverso la
1) VALORIZZAZIONE DEI PERCORSI DA GRAVINA AL BOSCO E VERSO LA BASILICATA, COME CONSERVAZIONE DELLA MEMORIA COLLETTIVA DEGLI USI CIVICI PER LA CITTA’ DI GRAVINA E COME PONTE IDEALE TRA LE AREE PROTETTE DI GRAVINA E MATERA.
2) RAFFORZAMENTO DELLA RETE ECOLOGICA ATTRAVERSO L’UTILIZZO DELLA CONNESSIONE A RETE DEL TORRENTE GRAVINA, DAI PENDII DELL’ALTA MURGIA ATTRAVERSANDO IL TERRITORIO DI GRAVINA VERSO MATERA.
3) REALIZZAZIONE DI PERCORSI ED ITINERARI AVVALENDOSI DELLA PRESENZA DIFFUSA DI MANUFATTI RURALI DI PREGIO.
In particolare per gli JAZZI “ LA MONARCA” “ CAMPANALE” e “ VIZZIELLO” sono previsti:
- La PROMOZIONE DI ATTIVITA‘ ALL’APERTO; - Riqualificazione del sito e promozione di attività culturali, ludico- sportive all‘aperto quali proiezioni cinematografiche serali, piccole esibizioni musicali compatibili con il sito, altre attività sportive JAZZO SERRA ORSALE - MUSEO DELLA CIVILTA’ PASTORALE Interventi di riqualificazione del sito e ripristino della struttura per ospitare un Museo della civiltà pastorale con iniziative che replicano l’antica attività della produzione e trasformazione casearia,con degustazione di prodotti della pastorizia. Si da nuovo valore all‘antica funzione del manufatto. JAZZO FINOCCHIO - ATTIVITA’ AGRITURISTICHE E POSSIBILITA‘ DI PERNOTTO Interventi di riqualificazione del sito e ripristino della struttura per ospitare attività agrituristiche e di degustazione, con possibilità di pernotto all’interno degli antichi ricoveri per ovini.
4. STRATEGIE PER IL RAFFORZAMENTO DELLA IDEA PROGETTUALE TERRIITORIO - NETWORK - PERCORSI L’interesse sempre maggiore della comunità locale e delle associazioni vive una nuova primavera per la riscoperta del valore ambientale costituito dall’esteso polmone verde che è il Bosco Difesa Grande. La valorizzazione dei percorsi, anche attraverso la riconoscibilità dei sentieri, la creazione di nuovi servizi e parcheggi, non potrà che favorire una fruizione più sicura e l’implementazione di un network interessato, sotto vari aspetti, nella conoscenza e nella valorizzazione del Bosco. Questo processo include la promozione degli immobili rurali di interesse storico culturale, come luoghi che conservano la memoria storica di pratiche legate alla civiltà pastorale. Le attività promosse dall’associazionismo diventano opportunità di aggregazione per diversi target di età e di richiamo per il visitatore attento ed interessato a circuiti alternativi di turismo verde. A questi si aggiunge la disponibilità di nuovi spazi e servizi per accogliere eventi culturali oltre che il grande potenziale che può essere sviluppato sotto l’aspetto sportivo per le attività da svolgersi al’aria aperta. Vengono inoltre descritte le Strategie per il Recupero dei manufatti rurali di valenza storico-culturali attraverso operazioni di restauro conservativo e di rifunzionalizzazione di alcuni di essi prevedendo spazi adibiti a Museo della Civiltà Pastorale attività agrituristiche con la possibilità di degustare i prodotti di trasformazione del latte. Sono previsti spazi per il pernotto all’interno degli antichi ricovero degli ovini e pastori.
La Tav. 2 descrive le attività promosse e gestite da associazioni ambientali locali che avranno in gestione alcuni Jazzi in particolare lo Jazzo Finocchio e lo Jazzo Serra Orsale provvedendo alla manutenzione degli stessi. Per l’illustrazione delle attività di didattica e divulgazione informazione e di organizzazione dei percorsi e degli eventi ci si è avvalsi della collaborazione dell’associazione ambientale “INATURA” .


 


 

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    L’obiettivo del Concorso: “Murgia abbraccia Matera” bandito dalla Regione Puglia è quello di recuperare e valorizzare il patrimonio di architettura rurale “minore” dismesso e abbandonato attraverso l’individuazione di strategie innovative e inedite forme di riuso finalizzate alla fruizione culturale pubblica.Gli interventi inoltre devono essere inseriti in una “cornice di azione territoriale” che oltre alle individuazione delle azioni...

    Project details
    • Year 2017
    • Client Regione Puglia
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Landscape/territorial planning / Archaeological Areas / Leisure Centres / Exhibitions /Installations / River and coastal redevelopment / Cycle Paths / Building Recovery and Renewal
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