HULA HOOP LIVING ROOM | Giuliana Giambrone

Il concept dell’Hula Hoop Living Room si attracca alla visione nostalgica dello storico Bar Brucato: uno spazio accessibile da due ingressi, con un’aria fortemente anni sessanta, molto legno e molti specchi e video games, che con cento lire facevano giocare grandi e piccini.

Il restyling del suo design si immerge quindi nella storia di mezzo secolo fa, reinterpretando i salotti buoni della tradizione borghese anni cinquanta/sessanta, le scenografie degli immaginifici film di Wes Anderson, giocando su materiali come marmo, legno e ottone per non far rimpiangere il place-to-be delle comunità di quegli anni, concetto che la famiglia Hula Hoop vuole confermare.

Il locale è composto dall’unione di due sale differenti (o dall’abbattimento del baluardo che le separava?) in cui l’utilizzo dello specchio bronzato, metallo, ottone e legno laccato, ha permesso di creare soluzioni architettoniche giocate tra minimalismo e all’insegna di precisione, sapienza artigianale e creatività.

La palette scelta si accosta ai colori di quella classica individuata da Pantone 2019, fatta di colori dall’utilizzo instancabile, in cui predomina il giocoso ed elegante verde Deep Teal che da tono al nuovo rivestimento del banco bar e alla parete frontale a boiserie in massello di legno, entrambe lavorate artigianalmente con incisioni effetto anni venti.

Dominano la scena i contrasti e la texture materica della carta da parati, che si posa sul retro banco e sulla parete centrale, e il sistema di specchi e cornici che creano poi prospettive e scene che cambiano da ogni angolo.
Luci soffuse, morbide ed appena accennate, in supporti artigianali e su misura, avvolgono infine il locale, concedendo equilibrio in una location che vuole porsi sospesa tra ieri e domani, rétro e cool insieme.
Tutti gli arredi sono stati realizzati artigianalmente e in maniera sartoriale sugli spazi.