CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN EDIFICIO SCOLASTICO AD USO ASILO NIDO E SCUOLA MATERNA | eleonora rogato

Roncofreddo / Italy / 2009

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“ LE COSE CHE ESISTONO GIA’ NON C’E’ BISOGNO DI DISEGNARLE. IO NE DISEGNO DELLE NUOVE E MI DIVERTO A GUARDARLE” G. Rodari

Una splendida cornice ambientale, una terrazza verde naturale aperta su una valle luminosa: nella nostra riflessione sull’idea e sul significato da dare allo spazio da dedicare all’infanzia abbiamo cercato in primo luogo di intervenire attraverso scelte mirate ad una coerente integrazione con le specifiche caratteristiche del luogo. Intenzione progettuale è recepire le condizioni che il sito impone, strutturandosi come un volume in movimento, che segue la naturale pendenza del terreno e si affaccia sul paesaggio circostante. Abbiamo cercato di stabilire nuove relazioni spaziali mediante un sistema di terrazzamenti e lievi rampe, in cui l’edificio destinato a ospitare l’asilo nido e la scuola materna svolga un ruolo determinante di mediazione tra natura e artificiale e diventi parte fondante di un processo di educazione alla curiosità e al rispetto per l’ambiente naturale.
La natura diventa parte integrante del l’iter progettuale, ne ispira le forme e suggerisce le soluzioni paesaggistiche e compositive. Gli elementi naturali del sito diventano spazi creati per proporre e incoraggiare le relazioni sociali, il contatto con la natura, nuovi approcci al gioco e alla socializzazione, stimolando la percezione dello spazio, delle forme, dei colori da parte del bambino. L’immagine del progetto, inteso come edificio per l’istruzione, immerso in un parco verde, intende assumere la valenza di un percorso di crescita in armonia con l’ambiente e la natura. Elemento fondamentale è l’andamento altimetrico del sito il cui movimento viene risolto con dolci cambi di quota sotto forma di terrazzamenti collegati da rampa con pendenza sempre inferiore all’otto per cento, rispettando la corretta fruibilità e accessibilità dell’area in coerenza con le normative per il superamento delle barriere architettoniche.
Il sistema di terrazzamenti rispetta e riprende l’andamento orografico esistente e disegna un parco naturale urbano i cui percorsi diventano luoghi di aggregazione e le zone verdi ed alberate creano inedite prospettive. Il progetto degli spazi esterni coniuga l’esigenza di riservare aree organizzate ed attrezzate come ambiente educativo per i bimbi e l’esigenza di controllo da parte degli adulti privilegiando piccole postazioni per il gioco inserite in un paesaggio strutturato. L’attuale presenza di verde verrà integrata mediante la piantumazione di alberi non allergenici o caduchi, come ulivi, lecci e piante da frutto (pero, ciliegio), creando zone ombreggiate come punti di riferimento per l’orientamento dei bambini. Le aree verdi diventeranno un vero e proprio laboratorio dove i percorsi naturalistici serviranno a stimolare la sensibilità dei bambini e dei genitori alle tematiche di sostenibilità ambientale e permettere la conoscenza del patrimonio ambientale della zona. Verranno studiati dei percorsi tematici dotati di adeguati sistemi di segnaletica e pannelli espositivi in modo da rendere queste aree veri e propri giardini botanici all’aperto.








Si è cercato di risolvere il difficile rapporto con la viabilità carrabile per consentire la corretta accessibilità della nuova struttura. Tra gli obiettivi progettuali vi è la sistemazione della via Macannone e del suo intorno, prevedendo sia interventi di arredo urbano che l’implementazione del sistema del verde con la creazione di percorsi alberati. Adiacente l’area in esame è prevista un’area destinata a parcheggio ( 27 posti auto circa), inoltre, in corrispondenza dell’ingresso al parco verranno riservati ulteriori parcheggi, oltre una piazzola di sosta per pulmini per il trasporto scolastico, e un’ampia area per carico/scarico merci. Il polo scolastico è infatti un luogo con esigenze di mobilità varie e particolari ed è importante la gestione dei flussi in modo razionale ed efficiente garantendo percorsi gerarchicamente definiti e distinti. La struttura del parco consente il rapporto diretto con le varie parti del sistema raccordando le diverse quote che vanno dai 253 m.s.m a valle fino ai 280 m.s.m delle aree per sosta e parcheggio. L’arretramento e la schermatura mediante quinte alberate dell’ingresso principale dell’edificio garantisce la necessaria sicurezza degli alunni e consente di poter configurare l’edificio scolastico come un’area ben protetta, a carattere esclusivamente pedonale.

IL COMPLESSO SCOLASTICO

La volumetria del complesso scolastico è stata studiata in funzione della migliore esposizione al sole, cercando di ottimizzare lo sfruttamento dell’irraggiamento solare in termini di illuminazione naturale e di risparmio energetico, esaltando al tempo stesso il rapporto tra i volumi della scuola e il paesaggio circostante. In questo rapporto tra natura e volume edificato ruolo determinante assumono la copertura dell’edificio, pensata a falde di diversa inclinazione, un tetto verde che riprende e accompagna come in un gioco il movimento dei terrazzamenti, e l’ideazione di una grande pergola in metallo microforato. Questa struttura leggera di copertura, oltre a proteggere dall’irraggiamento solare diretto, costituisce quasi una appendice al progetto , accompagna con il suo movimento i flussi di entrata e uscita dalla scuola e accoglie sotto di sé spazi per ospitare il laboratorio costruttivo e cognitivo.
Il progetto segue le nuove linee evolutive di strutturazione pedagogico-didattica e intende stimolare la percezione dello spazio da parte del bambino, privilegiando la flessibilità dello spazio e sottolineando l’aspetto della socializzazione.
Grande attenzione è stata riservata alla distribuzione interna cercando di creare un’ideale successione delle aule e degli spazi che definisce un percorso continuo dei luoghi della formazione e agevola e favorisce l’integrazione tra bambini di età diversa.
Le forme edilizie sono state pensate per i bimbi, giocando con la permeabilità del rapporto tra interno ed esterno: la natura entra all’interno del volume costruito creando delle corti verdi che assumono valenza di punti ludici e luoghi di aggregazione. Gli spazi progettati assumono una doppia valenza di apertura e introspezione.
Introspezione per proteggere le corti e le aree dove il gioco e le attività didattiche assumono carattere intimo e protetto, ma al tempo stesso l’edificio si apre verso l’esterno, accompagnando gli sguardi e le attività dei bambini verso la natura del parco. Spazi esterni quindi in continuità con quelli interni, destinati a divenire ambiente educativo, luogo di esplorazione e conoscenza dell’ambiente. Anche il trattamento materico delle superfici di facciata riflette questo dualismo permeabilità/introspezione: a piccole aperture creano come in una fiaba sfaccettati effetti luminosi, si alternano, nelle zone destinate alle aule per le attività ordinate, ampie vetrate, che si affacciano sul paesaggio, schermate e protette a tratti da un sistema di brise soleil con piccole forature asimmetriche. Il racconto, la fiaba continuano, così in un gioco mutevole tra la luce e le ombre.
Particolare attenzione è stata data agli spazi connettivi, con l’intenzione di favorire le attività ludiche e pratiche e creare inediti spazi di socializzazione e stimolo alla creatività e consentendo la possibilità di muoversi e orientarsi liberamente nei locali della scuola e la padronanza nel gestire con sicurezza gli spazi interni ed esterni.
I criteri delle scelte progettuali caratterizzanti la nostra proposta sono fortemente connessi con quattro, fondamentali, concetti: flessibilità, adattabilità, fruibilità, aggregazione funzionale.
Le unità didattiche sono collegate tra loro attraverso un agevole distribuzione orizzontale che permette agli alunni e agli operatori scolastici di fruire di tutti gli ambienti e raggiungere facilmente le aree esterne. La flessibilità è favorita mediante l’introduzione di pareti mobili per la divisione dello spazio, inoltre verranno valorizzate le attività di gioco, inteso come risorsa privilegiata di apprendimenti e di relazioni, ossia come il modo specifico del bambino di rapportarsi alla realtà. Indispensabile quindi la creazione di ambienti che consentano ai bambini di trovare materiali e persone disponibili a rapportarsi non secondo schemi prestabiliti, ma seguendo modalità flessibili e spontanee.
Le due scuole dell’infanzia condividono gli accessi, gli spazi per l’accoglienza, sale comuni e per la mensa, si sviluppano poi seguendo due sistemi di distribuzione e flussi di percorrenza pensati per essere integrati e comunicanti, mentre allo stesso tempo è stata data attenzione agli spazi dedicati agli insegnanti e al personale tecnico ai quali sono stati riservati accessi e locali distinti dalle aree dedicate strettamente all’istruzione e al gioco dei bambini.
Per il dimensionamento delle varie unità didattiche si è fatto riferimento agli indici standard di superficie previsti dalle norme vigenti per l’edilizia scolastica per le varie attività.
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    Project details
    • Year 2009
    • Client comune di Roncofreddo
    • Status Competition works
    • Type Kindergartens
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