SL0000 | Antonio Sollazzo

Progetto partecipante Campobasso / Italy / 2007

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La progettazione del Parco della Memoria offre l’occasione di far coesistere il tema della memoria, il ricordo tragico, con la paradossale reintegrazione e normalizzazione, nella vita quotidiana, della comunità sangiulianese.
Il luogo sacro è reso facilmente accessibile e fruibile visivamente dal contesto in cui si inserisce; contesto privo di qualsiasi impedimento dato da barriere architettoniche o recinzioni perimetrali.
La cubatura zero, ovvero la scelta di non inserire volumi è dettata dalla forte volontà di avere una visione aperta da ogni luogo del parco, dare alla intera comunità l’occasione di guardare oltre e quindi ripartire verso il futuro proprio dal luogo dove questo futuro sembrava essere scomparso per sempre.

Il progetto si articola in diversi luoghi, ognuno con una propria peculiarità e identità, ma al contempo parte di un unico intervento caratterizzato da uno stesso linguaggio architettonica e sobrietà di linee e dei materiali.
Oltre alla funzione commemorativa e sociale, l’intervento si pone l’obiettivo di connettere a mezzo di attraversamenti, le due vie principali di accesso al centro urbano, Corso Vittorio Emanuele III e Via Papa Giovanni XIII.

I luoghi si articolano a partire dalla quota + 463.00 m slm che viene assunta zero di progetto. A partire da tale quota, si articola un primo spazio, un luogo dell’aggregazione che lambisce il muro del terrapieno, custode della memoria storica del fabbricato. Il muro in pietra calcarea, ripristinato e illuminato tramite un sistema a pavimento, introduce al luogo della memoria, collocato alla quota + 2.20 rispetto allo zero di progetto. Una lastra d’acqua posta immediatamente al di sopra del pavimento della Iovine su cui trovano ospitalità degli elementi scultorei, simbolo della memoria. Cilindri d’acciaio forati, all’interno dei quali vengono montati dei fari proiettanti fasci di luce che si librano verso l’alto. Il luogo accessibile tramite una passerella leggermente sopraelevata rispetto alla lama d’acqua, assume una connotazione fortemente simbolica : luce ed acqua entrambi simboli di vita.

Alla stessa quota trova spazio una cavea, il luogo delle celebrazioni, capace di ospitare circa 300 persone sfruttando la pendenza naturale del terreno. Tale luogo connotato come delle celebrazioni, è al contempo un luogo per la preghiera collettiva e una piazza gradonata, un luogo di sosta.

A monte della cavea, a quota + 5.50 m trova spazio il luogo della natura. Terrazze-sosta, intagliate negli spazi verdi alberati, e rivestite di acciaio corten, sono i luoghi della riflessione individuale.
La razionalità delle forme e la sobrietà delle linee si uniscono alla delicatezza dei materiali utilizzati, pietra calcarea chiara di origine molisana, acciaio corten e cemento, e ai giochi di luce, mai abbagliante, ottenuti e dagli elementi scultorei e da lame inserite contestualmente nella pavimentazione. L’insieme di questi elementi conferisce all’intero intervento un’atmosfera che va oltre, ma pur sempre abbracciando l’effimero di un luogo commemorativo e monumento funerario al contempo.
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    La progettazione del Parco della Memoria offre l’occasione di far coesistere il tema della memoria, il ricordo tragico, con la paradossale reintegrazione e normalizzazione, nella vita quotidiana, della comunità sangiulianese.Il luogo sacro è reso facilmente accessibile e fruibile visivamente dal contesto in cui si inserisce; contesto privo di qualsiasi impedimento dato da barriere architettoniche o recinzioni perimetrali.La cubatura zero, ovvero la scelta di non inserire volumi è dettata dalla...

    Project details
    • Year 2007
    • Client Comune di San Giuliano di Puglia (CB)
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Monuments
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