Parcheggio Interrato Via del Casaletto | MARINA GARGARO
Progetto Interventi di Mitigazione sistemazione superficiale Rome / Italy / 2009
0
Per la definizione degli interventi l’area è stata suddivisa in diverse zone definite seguendo le caratteristiche strutturali evidenziate nel quadro di riferimento ambientale. In base infatti alle analisi sono state definite le diverse tipologie d’intervento previste considerando gli aspetti principalmente legati alla vegetazione, la fauna e gli ecosistemi presenti.
In particolare si è pensato di conservare la fascia di vegetazione e quindi dell’ecosistema presente in prossimità della Via del Casaletto, proponendo una marginale modifica del progetto, riducendo i posti auto, per avere gli strati di ricoprimento necessari all’impianto della vegetazione finalizzata al recupero della fascia arbustiva e arborea presente.
Gli altri interventi sono dettati dagli spessori dei ricoprimenti che non possono, per motivi strutturali, superare i 2 m di profondità. Si è cercato di proporre il rimodellamento del terrenoattraverso il quale realizzare l’impianto di diverse specie ed allo stesso tempo di variare l’andamento altimetrico e planimetrico della sistemazione finale, mascherando le zone marginali in cui sono allocate per esempio le griglie d’aerazione. Si prevede di realizzare lievi pendenze allo scopo di irrigare la vegetazione impiantata sfruttando anche l’andamento del terreno, evitando così sprechi d’acqua per l’irrigazione del giardino.
L’inserimento delle aree gioco nasce dallo spunto di offrire servizi e spazi per la sosta pedonale, seppure all’interno di un’area privata, in una zona oggi priva persino di marciapiedi praticabili, anche se in prossimità dell’ingresso di molte abitazioni.
Questi interventi infatti rappresentano la modalità con cui la committenza cerca di evitare che l’abbandono di queste zone le renda insicure e pericolose per gli abitanti: se infatti questa zona ospitasse attività di svago e di sosta potrebbe essere, almeno nelle ore diurne,più sicura. E’ noto e visibile a tutti oggi lo stato di abbandono in cui versa questo terreno oggi che ha, lo ricordiamo, subito, diversi fenomeni documentati di occupazione abusiva daparte di comunità nomadi. Mentre infatti i primi tre interventi hanno lo scopo principale di inserire il progetto in modo non distruttivo nell’ambiente, gli ultimi due interventi costituisco solo un esempio della possibile riqualificazione della zona, in alternativa al parco “passivo” (ovvero privo di attività) proposto nel progetto definitivo.
In particolare si è pensato di conservare la fascia di vegetazione e quindi dell’ecosistema presente in prossimità della Via del Casaletto, proponendo una marginale modifica del progetto, riducendo i posti auto, per avere gli strati di ricoprimento necessari all’impianto della vegetazione finalizzata al recupero della fascia arbustiva e arborea presente.
Gli altri interventi sono dettati dagli spessori dei ricoprimenti che non possono, per motivi strutturali, superare i 2 m di profondità. Si è cercato di proporre il rimodellamento del terrenoattraverso il quale realizzare l’impianto di diverse specie ed allo stesso tempo di variare l’andamento altimetrico e planimetrico della sistemazione finale, mascherando le zone marginali in cui sono allocate per esempio le griglie d’aerazione. Si prevede di realizzare lievi pendenze allo scopo di irrigare la vegetazione impiantata sfruttando anche l’andamento del terreno, evitando così sprechi d’acqua per l’irrigazione del giardino.
L’inserimento delle aree gioco nasce dallo spunto di offrire servizi e spazi per la sosta pedonale, seppure all’interno di un’area privata, in una zona oggi priva persino di marciapiedi praticabili, anche se in prossimità dell’ingresso di molte abitazioni.
Questi interventi infatti rappresentano la modalità con cui la committenza cerca di evitare che l’abbandono di queste zone le renda insicure e pericolose per gli abitanti: se infatti questa zona ospitasse attività di svago e di sosta potrebbe essere, almeno nelle ore diurne,più sicura. E’ noto e visibile a tutti oggi lo stato di abbandono in cui versa questo terreno oggi che ha, lo ricordiamo, subito, diversi fenomeni documentati di occupazione abusiva daparte di comunità nomadi. Mentre infatti i primi tre interventi hanno lo scopo principale di inserire il progetto in modo non distruttivo nell’ambiente, gli ultimi due interventi costituisco solo un esempio della possibile riqualificazione della zona, in alternativa al parco “passivo” (ovvero privo di attività) proposto nel progetto definitivo.
0 users love this project
Enlarge image
Per la definizione degli interventi l’area è stata suddivisa in diverse zone definite seguendo le caratteristiche strutturali evidenziate nel quadro di riferimento ambientale. In base infatti alle analisi sono state definite le diverse tipologie d’intervento previste considerando gli aspetti principalmente legati alla vegetazione, la fauna e gli ecosistemi presenti.In particolare si è pensato di conservare la fascia di vegetazione e quindi dell’ecosistema presente in prossimità della Via del...
- Year 2009
- Work finished in 2009
- Client Gianicolo Country Club s.r.l.
- Status Current works
- Type Parking facilities / Landscape/territorial planning / Feasibility Studies
comment