Il giardino di Lorenzo | Giancarlo Covino

Un giardino, pertinenza privata di una unità immobiliare in un condominio, per molti anni abbandonato, ritrova carattere e funzionalità grazie ai nuovi proprietari, diventando un piccolo esercizio di composizione.

Un giardino, per molti anni abbandonato, pertinenza privata di una unità immobiliare in un ordinario condominio, ritrova carattere e funzionalità grazie ai nuovi proprietari, diventando un piccolo esercizio di composizione.

Il giardino è spazio-cerniera tra la casa e una strada privata, tra intimo ed estraneo, il cui accesso è consentito da una scala addossata al muro di cinta.

L’aiuola fuori terra, anch’essa addossata al muro di cinta, dove dimorano le piante e le erbe aromatiche usate in cucina dalla proprietaria, è rivestita con un pattern che, grazie all’alternanza dei moduli e delle tonalità, mira a fornirne alla stereometria del volume, contemporaneamente, profondità e originalità. Tale rivestimento avvolge, lateralmente, anche la scala adiacente.

La porzione di muro di cinta, in corrispondenza dell’aiuola, è stato volutamente spicconato per ridare luce alla struttura in muratura di tufo campano, la cui porosità ben contrasta con la densa riverberazione della ceramica.

Una pavimentazione in lastre quadrate di pietra permette di sostare e godere del giardino nonché la fruizione della scala, rivestita nelle alzate e pedate dallo stesso materiale, e dell’aiuola contenente le erbe aromatiche.

Il resto del terreno è stato piantato a prato.

A garden, for many years abandoned, private relevance of a real estate unit in an ordinary condominium, finds character and functionality thanks to the new owners, becoming a small exercise in composition.

The garden is a hinge space between the house and a private road, between intimate and foreign, whose access is allowed by a staircase leaning against the surrounding wall.

The flowerbed above ground, also against the wall, where the plants and aromatic herbs used in the kitchen by the owner live, is covered with a pattern that, thanks to the alternation of modules and shades, aims to provide the stereometry of the volume, simultaneously, depth and originality. This covering also wraps the adjacent staircase laterally.

The portion of the surrounding wall, in correspondence with the flower bed, has been deliberately trimmed to give light to the structure of Campania tuff, whose porosity contrasts well with the dense reverberation of the ceramic.

A paving in square stone slabs allows you to stop and enjoy the garden as well as the use of the staircase, covered in the risers and treads from the same material, and the flowerbed containing aromatic herbs.

The rest of the land was planted as a lawn.