Un'idea per la ricostruzione

Finalista concorso '1 idea per la ricostruzione' L’Aquila / Italy / 2009

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EHC_ emergency habitat community
Il concept iniziale è quello di partire da una necessità di habitat residenziale in grado di fornire caratteri e requisiti urbani seppur provvisori e limitati nel tempo ed in situazioni di emergenza o post-emergenza. Il progetto propone un piccolo complesso urbano a densità variabile a seconda delle necessità di partenza. La proposta è dimensionata su un’area di circa 50x100m, area paragonabile ad un campo da calcio o aree sportive di dimensioni paragonabili che in situazioni di emergenza ben si adattano ad accogliere strutture provvisorie quando un centro urbano è inagibile, ma la stessa proposta è adattabile a differenti condizioni di contesto e di morfologia, anche lontano dai centri abitati. Gli elementi base formanti il complesso sono costituiti dai containers industriali che vengono manipolati in un processo di risignificazione generale. I containers vengono opportunamente modificati con semplici operazioni come per esempio il taglio delle aperture, o di rivestimento per garantirne un migliore isolamento, per poi essere utilizzati come mattoni giganti e assemblati per farne sia moduli abitativi che moduli in grado di accogliere altre attività legate alle residenze. La scelta di ricorrere a questi elementi è dovuta alla loro grande diffusione e quindi facilità di reperirli come materia prima, e anche alle loro ottime caratteristiche costruttive e velocità di assemblaggio, nonché facilità di trasporto intermodale ed adattamento ad altri elementi ibridi che possono completarne la funzionalità.
Il complesso abitativo è strutturato su un asse principale che serve piccole unità con funzioni di
piccole botteghe o esercizi commerciali di prima necessità, i percorsi secondari sono di accesso alle abitazioni. In un’area destinata a svolgere il ruolo di “piazza” si possono aggregare altre unità scolastiche e di interesse comunitario, come spettacoli, assemblee etc.
Per le residenze vengono studiate differenti soluzioni ad uno o due piani a seconda del numero degli occupanti partendo da elementi base di “unità notte”contenenti le stanze da letto e servizi essenziali con “unità giorno” che accolgono gli spazi di soggiorno pranzo e cucina. Sia le unità notte che quelle giorno vengono studiate in differenti soluzioni di partenza, in modo che le loro possibili combinazioni siano in grado di accogliere differenti esigenze abitative in situazione di emergenza, siano esse per esempio destinati ad una famiglia, ad una coppia, ad una famiglia allargata a parenti più lontani o piccole comunità e così via. Le residenze così assemblate vengono poi completate da spazi aperti terrazzati ottenute dalle pedane di fondo e di copertura sempre dei containers, in modo da fornire, per quanto possibile, anche degli spazi all’aperto di pertinenza delle abitazioni. Le superfici esterne e di rivestimento dei moduli possono essere facilmente personalizzate dagli occupanti, con inserimento di vegetazione o di colore od elementi effimeri come naturalmente avviene in qualsiasi complesso residenziale. Alcune elementi pergolati standardizzati aiutano la fruizione del terrazze al piano terra ed al primo livello. I moduli abitativi sono leggermente sollevati dal suolo, sia per garantirne un migliore isolamento, sia per permettere agevolmente il passaggio di canalizzazioni tecniche che poi vengono raccolte al di sotto dei percorsi principali, anch’essi leggermente sollevati, sino agli snodi principali di distribuzione (acqua, elettricità gas etc). I moduli così assemblati propongono un senso di urbanità astratta in grado di venire incontro a quell’innato umano desiderio di presa di coscienza di abitare un territorio.
project team:gianluca evels - stefania papitto
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    EHC_ emergency habitat community Il concept iniziale è quello di partire da una necessità di habitat residenziale in grado di fornire caratteri e requisiti urbani seppur provvisori e limitati nel tempo ed in situazioni di emergenza o post-emergenza. Il progetto propone un piccolo complesso urbano a densità variabile a seconda delle necessità di partenza. La proposta è dimensionata su un’area di circa 50x100m, area paragonabile ad un campo da calcio o aree sportive di...

    Project details
    • Year 2009
    • Client PresS/Tletter + The Plan + IN/ARCH
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Kindergartens / Schools/Institutes / Showrooms/Shops / Modular/Prefabricated housing
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