Recupero di edificio in ambito storico da destinare a residence turistico-alberghiero | Prisco Gazzillo

L’area oggetto degli interventi è ricompresa nel perimetro della frazione di Arcara. Tale villaggio occupa il versante sud -orientale della vallata cavese, caratterizzata dalla presenza di una serie di casali: Rotolo,San Giovanni, Dupino, SS. Quaranta, Marini e Alessia, sorti a partire dal Medioevo lungo le vie di comunicazione con Salerno.
A partire dal XV secolo, lo sviluppo del Borgo e la realizzazione delle Strada Regia contribuirono alla conservazione di questi villaggi, grazie al loro isolamento rispetto ai principali canali di traffico.
Un fattore importante per il loro sviluppo, fu la realizzazione di numerose residenze per la villeggiatura, soprattutto nel casale di Rotolo; questo comportò, nel tardo Ottocento, la realizzazione di una nuova strada di collegamento con il centro, che modificò in parte l’originario assetto dei diversi villaggi.
Il tessuto edificato, infatti, era organizzato su terrazzamenti per risolvere i salti di quota e la strada principale costeggiava la parte più alta o più bassa dell’edificato i cui gruppi di abitazioni erano collegati da stretti viottoli che spesso terminavano nella campagne o nei boschi; ma questo stretto legame tra insediamento originario, strada e ambiente circostante subì molte alterazioni con il rifacimento tardo-ottocentesco della viabilità.
Il villaggio di Arcara è tra i villaggi meglio conservati nel suo impianto originario; infatti la strada attuale corrisponde a quella precedente le trasformazioni ottocentesche, probabilmente grazie alla dimensione ridotta dell’abitato che ancora conserva due chiesette ed un edificio conventuale con il loro affaccio su strada.
Le opere da eseguire consistono nella realizzazione di interventi di consolidamento e manutenzione straordinaria di tutte le unità facenti parte dell’edificio, con modifica della destinazione d’uso di porzione degli ambienti al piano terra e al primo piano, che saranno destinati principalmente a residences turistico-alberghieri, e contestuale recupero abitativo dell’intero piano sottotetto, ai sensi della L.R. 15/2000.
Gli interventi proposti non modificano l’attuale superficie ed il volume degli immobili dell’edificio che conserva il suo sviluppo planimetrico articolato intorno alla corte d’ingresso ed alla corte interna.
In particolare gli interventi sulle facciate che prospettano su tali spazi, saranno caratterizzati dal massimo rispetto delle linee architettoniche ed ornamentali dell’edificio, e dalla conservazione degli elementi decorativi delle bucature.
Gli interventi al sottotetto non influenzeranno in alcun modo l’attuale aspetto esteriore dell’edificio, infatti non è prevista alcuna modifica prospettica essendo la stessa limitata al solo inserimento in copertura di finestre a raso falda, peraltro da realizzarsi in corrispondenza dei sottostanti vani finestra-balcone preesistenti.