Ottavo piano Hotel Puerta América

Madrid / Spain / 2005

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Luce in movimento

Concetto/idea
Ciò che più sorprende dell’idea di quest’architetto scozzese è che ha deciso di proporre uno spazio interattivo. In fatti, dal suo lavoro emerge specialmente la sua volontà di integrare tecnologia ed architettura e di mostrare come gli aspetti tecnologici influiscono in maniera decisiva nel concepimento di uno spazio. E per ottenere il risultato che cercava ha lavorato in collaborazione
con il designer di illuminazione, Jason Bruges. Insieme sono riusciti a creare un ambiente provocatorio e sorprendente dove il cliente è costretto a lasciarsi coinvolgere. Non ha altra scelta. Inoltre, tutte le separazioni interne delle camere sono fatte con tendaggi. Persino gli armadi sono privi di porte. Tutto molto affascinante e con un tocco molto femminile.

Lobby e corridoio
Findlay e Bruges hanno deciso che l’ospite deve giocare con lo spazio, scoprirlo da solo e grazie a quest’interattività, scoprire anche se stesso. In primo luogo, nella lobby risalta una panchina a forma di piccolo labirinto e dalla forma di bulbo. Da questo progetto si aspetta che il cliente si lasci coinvolgere.
Si tratta di un concetto interattivo di spazio, una delle premesse del lavoro di entrambi. Nella lobby sono stati costruiti dei pannelli in fibra ottica che Bruges denomina Memory Wall, questi catturano il movimento dell’ospite per poi proiettare un’immagine distorta sui pannelli fatti di punti cromatici.
Il soffitto è fatto con una tela tesa che s’incurva verso l’esterno, creando una struttura a bulbo. Nei corridoi ha creato ciò che lui stesso chiama Flock Wallpaper, che reagisce al movimento di chi si trova a passare per il corridoio.
Due progetti creati esclusivamente per l’albergo, ciò che meno importa è che l’immagine non sia riconoscibile. Fondamentale è far in modo che il cliente interagisca con lo spazio e si diverta.

Camere
Findlay fugge dai tramezzi e dalle porte. Tutto ha un tocco molto femminile perché la separazione degli spazi è creata con semplici e grandi tendaggi di color bianco che separano il bagno e la camera. Tutta la camera è di color bianco ed è uno spazio unico. Entrando, da un lato si trova il bagno, dall’altro l’armadio e nel fondo il letto. In certi casi, l’architetto ha proposto un unico
letto che non sfiora il pavimento dato che è appeso dal soffitto mediante un’apposita struttura. Tale struttura è d’acciaio e la spalliera funge da scrivania.
Lampade rotonde danno la luce. Ai piedi del letto, in prossimità della finestra che dà sulla facciata, l’architetto approfitta dello spazio per creare un divano con cuscini che percorre tutto lo spazio adiacente la finestra. Così, tutto lo spazio della camera può essere utilizzato. Il televisore, sul letto, è
montato al soffitto. Il pavimento è di resina e le pareti ed il soffitto di placche di gesso dipinto. Il bagno è molto semplice. La vasca da bagno, rotonda, invita ad un bagno sensuale e rilassante, rafforzata dalle linee ricurve delle tende, con una gran doccia incorporata al soffitto. Il gabinetto è l’unica parte chiaramente indipendente, separata con una porta di vetro traslucido, con una piccola apertura come maniglia.
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