APT - Azienda Autonoma per il Turismo, Via Parigi, Roma | Rossella Ceccarelli

Rome / Italy / 2001

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Questo spazio è stato progettato per ospitare i turisti in cerca di informazioni nella città eterna, ha svolto egregiamente il suo compito fino a pochi anni fa e poi è stato demolito per dare lo spazio in cui era collocato ad una banca!

La riqualificazione architettonica dello spazio occupato dall’Azienda di Promozione Turistica di Roma, è parte di un più ampio programma di attività che l’Azienda ha impostato e che si è prefissa di realizzare in questi anni di gestione.

Il progetto, infatti, ha basato la sua ricerca formale e funzionale, sugli input provenienti da questo programma di attività, nel quale evidentemente ai primi punti si evidenziava la necessità di adeguare gli ambienti di accoglienza al turista a nuove esigenze basate su un nuovo approccio dinamico, innovativo ed in continua evoluzione.

Roma, alla stregua delle capitali europee non poteva trascurare l’aspetto di accoglienza del turista che, ormai abituato a standard elevati è capace di valutare e soprattutto ricordare la sensazione vissuta nei luoghi ed inoltre di trasferire quelle informazioni a nuovi potenziali turisti, futuri visitatori della città eterna.

Queste considerazioni ed alcune altre hanno ispirato la progettazione di questo luogo che ad un primo impatto appariva abbandonato, scarsamente efficiente, ma soprattutto poco rappresentativo di quei contenuti e di quelle volontà di cui il programma dell’azienda si faceva promotrice.

Da qui in poi, inizia un dialogo duro e serrato con la committenza che si è mostrata preparata ed illuminata ad accogliere le idee ma soprattutto a comprendere la complessità delle immagini e delle forme che gli venivano proposte.

Un lavoro, di stretta collaborazione durato circa 10 mesi e che ha impegnato un budget di circa 350 milioni di lire, dai primi incontri che hanno definito i contenuti generali fino alla consegna del cantiere, il tutto per costruire una macchina, apparentemente semplice ma profondamente complessa nei suoi contenuti che strada facendo ha evidenziato i suoi piccoli trabocchetti.

L’articolazione spaziale degli ambienti, utilizzando le pareti perimetrali come mero contenitore, ha puntato alla smaterializzazione dell’involucro edilizio, con l’obiettivo di generare nel visitatore sorpresa ed emozione attraverso la lettura percettiva degli elementi compositivi caratterizzanti lo spazio in oggetto:

1.      la pelle come involucro architettonico

2.      la multimedialità

3.      il setto

4.      la luce

5.      la vetrata

6.      gli elementi di arredo


1.      La pelle come involucro architettonico

Il contenitore murario originario è stato utilizzato come contenitore all’interno del quale realizzare un grande involucro che riveste totalmente le superfici verticali ed orizzontali del locale, costituito da un telaio strutturale in tubolari di ferro, ancorato alla muratura, al quale sono agganciati dei pannelli di rivestimento in lamiera forata e policarbonato opalescente.

La suddivisione della struttura/gabbia portante in sottomultipli è il frutto di un accurato studio sulla texture, mirato a generare dei tagli che frantumano lo spazio ma senza mai dimenticare l’ottimizzazione economica dei pannelli di rivestimento. Tutto l’involucro, che contiene nel suo spessore gli impianti, dall’elettrico al condizionamento, è retro illuminato con un sistema di controllo e regolazione della luce che ne permette la trasformabilità nelle 24 ore.

La stesso sviluppo di tagli è stato seguito per i pannelli di rivestimento che, sulla lamiera attraverso le forature e sul policarbonato attraverso le trasparenze, mettono in evidenza la struttura portante anche quando il policarbonato opalescente viene utilizzato per collocare grandi immagini attraverso la stampa ad alta definizione su film adesivo 3M.

Tale caratteristica, vista la semplice applicazione ed i costi della stampa su film 3M, consente e facilita un continuo ricambio di immagini che trasformano l’apparenza di questo spazio a seconda degli eventi che durante l’anno si susseguono nel calendario delle mostre romane.

Gli spazi a disposizione sui due grandi portali, potranno inoltre essere appetibili superfici per messaggi pubblicitari, tali da consentire all’azienda una continua entrata economica.

Tutto l’impianto strutturale appena descritto, consente una comoda e pratica manutenzione degli impianti in esso contenuti, attraverso il rapido smontaggio di un pannello, senza interferire o interrompere l’attività quotidiana dell’ufficio.

2.      La multimedialità

Il messaggio multimediale si diffonde attraverso diversi strumenti:

-        la “colonna monitor”, alta tre metri e contenente 6 schermi, trasmette filmati montati su ritmi molto veloci, contenenti sequenze di arte, eventi culturali, sfilate di moda, e scorci delle più belle vedute della città;

-        una “postazione dedicata al turista” che vuole approfondire e mirare le sue indagini per la visita alla città; inoltre uno dei due computer trasmette, attraverso un proiettore, su di uno schermo, di circa 2 x 2,5m e posto in corrispondenza della vetrina, la schermata video con tutti i passaggi e le operazioni di consultazione che il turista del momento sta effettuando. La posizione dello schermo, strategicamente collocato, permettere la comunicazione verso il fronte stradale, di quanto emerge dai siti turistici, catturando in tal modo non solo l’attenzione del turista ma anche quella del cittadino in automobile o a piedi;

-        un “impianto sonoro” collegato a lettori DVD e multi CD permette la diffusione acustica uniforme ed omogenea del suono;

-        un “attenuatore solare”, tessuto semitrasparente con la funzione primaria di ridurre l’irraggiamento nelle ore più calde della giornata, è posto sulla grande superficie vetrata che affaccia sul fronte stradale. Una tale superficie, elettricamente azionabile, rappresenta un prezioso spazio di comunicazione che potrà in seguito essere sostituito con pellicola serigrafabile per tutti i suoi 16 mq, e che per la sua rapida sostituzione consentirà uno schermo di informazioni o pubblicità in continua evoluzione.

3.      Il setto

Il volume è tagliato longitudinalmente da un setto che distribuisce le funzioni all’interno dello spazio e che inoltre svolge un ruolo di primaria importanza dal punto di vista della distribuzione degli impianti di alimentazione elettrica, fonia e dati, al pari di una dorsale tecnologica. L’inclinazione del setto, nella sua parte verso la grande vetrata suscita al visitatore una sensazione di precarietà volta a disarmare ogni certezza formale fornita dallo spazio nella sua profondità ma subito dopo confortata dalla presenza di messaggi e strumenti pronti a soddisfare le richieste del turista più esigente.

Nella parte sinistra del setto, si svolge l’attività primaria dell’Azienda:

-        un “desk informativo” dotato di due postazioni computerizzate, svolge la funzione di prima accoglienza al turista;

-        una postazione “self-information” dedicata alla navigazione ragionata su internet attraverso siti consigliati, e pertanto predisposta per la consultazione da parte del turista più esigente;

-        due postazioni “privileged desk” dedicata all’accoglienza di clienti che devono gestire gruppi turistici o rapporti con agenzie corrispondenti nel mondo.

Nella sua parte destra, una superficie continua che termina in una scala, conduce ad una parete tempestata di contenitori colorati che ospitano oggetti destinati alla vendita. La scala conduce ad uno spazio polifunzionale, in cui sono collocate le attività di consulenza riservata alla pianificazione personalizzata ed a postazioni dedicate, dotate di prese dati e computer collegate in rete ed a disposizione di collaboratori esterni temporanei.

4.      La luce

La progettazione illuminotecnica, è stata impostata per gestire le priorità di lettura dello spazio in relazione alle esigenze climatiche e temporali.

Pertanto, lo spazio diventa dinamico quasi varia la sua forma nell’arco della giornata, attraverso le innumerevoli possibilità di miscelare differenti tipi di illuminazione. La variabilità illuminotecnica è stata progettata sia nella scelta degli apparecchi illuminanti sia nella regolazione dell’intensità luminosa.

All’interno dell’involucro architettonico, sono stati posizionati fari dimmerabili - regolabili in intensità luminosa - che proiettando luce radente sui muri perimetrali, producono un effetto di profondità della pelle metallica e ne evidenziato lo scheletro strutturale.

Allo stesso modo, la parte rivestita con i pannelli in policarbonato - supporto delle grandi immagini - è retroilluminata con delle lampade fluorescenti, anch’esse dimmerabili, che in maniera uniforme mettono in risalto le tonalità cromatiche delle immagini stesse.

Lampade a sospensione e faretti orientabili incassati all’interno del setto, ripetono a 2m d’altezza la linea del piano desk, creando un effetto di luce concentrata che evidenzia il punto principale di primo contatto con il turista.

Fari incassati a pavimento danno risalto alle tre fasce che ospitano informazioni cartacee in prossimità della grande vetrata, alla postazione self-information ed all’area del setto nella sua parte posteriore su cui sono apposti alcuni logotipi realizzati in acciaio inox.

Infine la scala è illuminata da faretti posti in corrispondenza delle pedate che proiettano sfuggenti baffi di luce.

5.      La vetrata

La grande vetrata posta sul fronte stradale è costituita da lastre uniche in vetro blindato che si estendono per tutta l’altezza dei quattro metri, la resistenza delle quali ha consentito di eliminare l’elemento a scorrimento verticale destinato alla sicurezza nelle ore notturne.

La completa trasparenza è data anche dall’autoportanza delle vetrate, che ha permesso di eliminare i montanti verticali creando la sensazione di una pellicola trasparente. Dall’esterno la superficie si presenta articolata su vari piani con inclinazioni differenti, offrendo un effetto suggestivo di riflessione del suo intorno.

Una porta a bilico verticale, con la doppia apertura interno/esterno, offre un’ampia possibilità di ingresso garantendo, ai fini della sicurezza, l’eventuale evacuazione rapida dai locali.

6.      Gli elementi di arredo

L’allestimento dello spazio ha curato la progettazione di gran parte degli elementi di arredo, realizzati in acciaio inox, legno, laminati plastici, policarbonato, resine caricate con granulati ceramici, ecc.. al fine di contribuire alla connotazione ed identificazione dello spazio anche nei più piccoli dettagli.

Nello spessore tecnologico dell’involucro architettonico sono ancorate, attraverso apposite zanche, scatole in legno rivestite in laminato plastico di differenti colori, che dotate di elementi in policarbonato, alloggiano brochure ed oggetti destinati alla vendita. Il sistema di ancoraggio studiato per alloggiare le scatole, consente una giusta distanza tra la scatola ed il contenitore murario che permette il passaggio radente della luce che in tal modo non viene interrotto e si distribuisce in maniera uniforme su tutta la superficie. La scelta sulla varietà cromatica di questi contenitori alloggiati a parete vuole essere un contributo per agevolare il lavoro del personale posto all’interno del desk informativo che può consigliare la consultazione delle varie scatole in relazione alla richiesta dell’utente, indicando gli argomenti in relazione alla colorazioni.

In corrispondenza della vetrina, con il più chiaro obiettivo di offrire informazioni al passante, sono state progettate ed ivi collocate alcuni elementi per contenere locandine sponsor di eventi della città, che possono essere facilmente gestite dal personale. Tali elementi, realizzati con lastre di policarbonato, sospese a cavi d’acciaio ancorati a terra con degli arridatoi (tecnologia delle barche a vela), che permettono una articolazione compositiva, una facile sostituzione delle informazioni ed un immagine di effimera leggerezza in accordo con le linee generali del progetto.

Tavoli, sgabelli, logotipi, ecc., fanno parte di una gamma vasta di accessori pensati per questo progetto, che vanno a completare un percorso che parte da un idea progettuale legata a intuizioni culturali per arrivare al disegno del più insignificante dei dettagli, al fine di garantire la leggibilità del messaggio che si può trasmettere anche con una architettura d’interni

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    Project details
    • Year 2001
    • Work started in 2001
    • Work finished in 2001
    • Client comune di roma, Agenzia Per il Turismo
    • Status Completed works
    • Type Business Centers / Showrooms/Shops / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Furniture design
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