Riqualificazione e ristrutturazione ad uso uffici del complesso edilizio ex-Caserma Fanti

1° classificato Modena / Italy / 1009

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RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO

• Interplan Seconda Srl (Arch. Camillo Gubitosi, Arch. Alessandro Gubitosi), Capogruppo Mandataria
• Prof. arch. Marco Sala, Mandante
• Interprogetti S.r.l., Mandante
• Seti Ingegneria S.r.l., Mandante
• A.I. Studio di Ing. Martelletti e Ing. Ghezzi, Mandante


Aspetti architettonici e inserimento nel contesto urbano

La lettura dell’evoluzione storica dell’ambito urbano nel quale ricade il complesso edilizio della ex-Caserma Fanti ha costituito il punto di partenza della progettazione dal punto di vista dell’assetto contestuale dell’intervento. L’edificio rivolge verso i Viali della circonvallazione il suo fronte principale e instaura a nord a est un rapporto secondario e interstiziale con gli edifici limitrofi. Oltre a mantenere irrisolto il rapporto con la chiesa di San Pietro sul fronte a est, l’edificio e l’uso che ne è stato fatto fino a tempi recenti ha comportato la segregazione di uno spazio urbano ricco di scorci e di valore funzionale.

Il suo recupero quale parte del progetto di utilizzo a sede provinciale della ex Caserma Fanti rappresenta un aspetto chiave nella direzione di generare un volano per la riqualificazione dell’intero quartiere.

L’apertura di questi spazi a nord e a est dell’edificio, attraverso l’eliminazione delle chiusure murarie realizzate a fini militari su Via Saragozza, Via San Pietro e sul viale della Circonvallazione consentirà nella visione proposta non soltanto un collegamento fra questi tre punti di accesso, ma potrà arricchirsi di un nuovo spazio reso interamente pubblico e fruibile nelle ventiquattro ore: la corte aperta della nuova sede provinciale.

Questa disponibilità, oltre ad arricchire il sistema degli spazi pubblici pedonali della città, costituirà un sistema pedonale complesso e articolato, ancorché utile e funzionale ai movimenti e alla sosta non veicolari, consentendo una ampliata permeabilità del nucleo centrale di Modena nei confronti delle aree urbane ubicate oltre il Viale delle Rimembranze.

L’attuazione di questa strategia riqualificante ha suggerito l’implementazione dei seguenti dispositivi a scala di quartiere:

1. Realizzazione di un sistema di accesso alla corte della nuova sede della Provincia dal Viale delle Rimembranze superando il dislivello di circa due metri con la creazione di un sistema di rampe per persone anche diversamente abili utilizzando allo scopo la copertura del nuovo volume della sala, parzialmente ipogeo;

2. Eliminazione delle chiusure su via Saragozza, Via San Pietro e sulla Circonvallazione; presso quest’ultimo punto creazione di una scalinata per il superamento dello stesso dislivello;

3. Apertura al pubblico della corte della sede provinciale a nord, attraverso il ripristino dei due passaggi ubicati alle estremità del corpo centrale dell’edificio.

Per la realizzazione della nuova sala conferenze si è scelto di definire la forma planimetrica del nuovo volume attraverso una rilettura delle caratteristiche di cerniera urbana proprie della posizione dell’edificio oggetto dell’intervento. La ex Caserma Fanti costituisce l’elemento centrale di un gruppo monumentale completato dall’ex-Palazzo della Questura a ovest e dal gruppo della Chiesa di San Pietro e della Caserma Garibaldi a est. Il rapporto del nostro edificio con il lato est è di continuità, condividendone con ragionevole approssimazione l’orientamento.

Ad ovest, la situazione è di grande contrasto con una rotazione di 14,5°, allineamento che sarà adottato come riferimento nel tracciamento delle generatrici geometriche del nuovo volume. Il contrasto generato dall’interazione dei due allineamenti contribuirà a trasmettere all’ambiente urbano una lieve complessità compromissoria, descrittiva e compositiva del luogo-cerniera nel suo insieme.

Considerato non desiderabile qualsiasi impatto sulla corte che possa pregiudicare l’apprezzamento della facciata principale dell’edificio dal Viale delle Rimembranze, e l’opportunità offerta dal dislivello di due metri fra la stessa arteria e la corte, si è deciso di ubicare la sala in posizione seminterrata all’interno della corte, in adiacenza al suo margine meridionale. In questo modo è stato possibile da un lato minimizzare la quantità di scavo da eseguire per la realizzazione della porzione interrata del volume, dall’altro configurare la copertura della sala stessa come dispositivo di accesso pubblico verso la corte e quindi il corpo centrale dell’edificio.

Le rampe pedonali degradano dolcemente verso la corte snodandosi intorno a diversi “vassoi” inerbati, in analogia alle aiuole dei giardini antistanti. Le aree della copertura non interessate dalle rampe di accesso costituiscono così un’espansione all’interno della corte dello spazio pubblico del parco della circonvallazione.

Alla sala conferenze si accede dalla corte con lo stesso sistema di lievi rampe che collegano quest’ultima con il parco, permettendone quando desiderato un uso del tutto indipendente. La sala e l’antistante foyer con servizi è anche direttamente collegata con l’estremità dell’ala est dell’edificio, al piano terra, prolungando il sistema degli spazi pubblici della sede provinciale destinati ad eventi, mostre e convegni.

Il sistema foyer-sala richiede uno scavo per l’interramento limitato fino a una quota compresa fra i -2.5 e i -3.75 metri rispetto al pavimento della corte, ma consente una confortevole altezza della sala compresa fra 3.15 e 4.2 metri grazie al dislivello presente, senza che il volume sia percepibile dal Viale delle Rimembranze. La capacità è di 140 posti, con piena accessibilità per i diversamente abili grazie a una rampa parallela alla sala posta sul lato interno della corte.

La sala è dotata di una uscita di sicurezza posta sul lato ovest ove una scala protetta a doppia rampa riconduce a quota 0.00 nella corte.
La copertura della sala riflette la sagoma delle piastre della copertura, integrando nei salti di quota una serie di aperture lineari utilizzabili per ventilare e illuminare naturalmente la sala. Delle tende motorizzate scorrevoli consentiranno l’oscuramento della sala quando necessario. L’estradosso inerbato, costituisce un valido isolamento ad alta inerzia termica per la sala con significativi vantaggi energetici, oltre a rafforzare il senso di continuità con i giardini del Viale delle Rimembranze.

Grazie al nuovo dispositivo d’accesso, la sede provinciale sarà dotata di un nuovo grande ingresso principale dal lato aperto della corte, che arricchisce il gruppo monumentale sul Viale delle Rimembranze di una nuova piazza pubblica raggiungibile con una vibrante promenade architecturelle realizzata in cemento colorato e superfici di prato verde.

Il nuovo accesso così realizzato sulla Circonvallazione, insieme alla riapertura e ripavimentazione degli spazi interstiziali a nord e a est dell’edificio della sede della Provincia, e all’apertura perenne dei due passaggi di accesso alla corte da nord, costituiranno un sistema pedonale di grande richiamo e che unirà all’utilità di un nuovo sistema di raccordo per la circolazione non veicolare, una opportunità di riscoperta e di rivitalizzazione per questo luogo storico della città.

Prof. arch. Camillo Gubitosi
Arch. Alessandro Gubitosi


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    Project details
    • Year 1009
    • Client Città di Modena
    • Status Current works
    • Type Government and institutional buildings
    • Websitehttp://www.interplan2.it
    Archilovers On Instagram