SHARING | Massimo Valente

Modena / Italy / 2018

0
0 Love 774 Visits Published

Le richieste della committenza erano quelle di avere tre spazialità ben definite.


Il piano terra ed il mezzanino dovevano essere utilizzati come sala conferenze o per eventi.


I due livelli del coworking dovevano invece essere divisi in modo tale da avere uno spazio più promiscuo con postazioni aperte e chiuse, area relax sala riunioni e box chiusi, ed uno più privato con postazioni fisse e compartimentate.


Questo tipo di organizzazione, avrebbe sicuramente inficiato sulla socialità degli ambienti che, essendo autonomi da punto di vista funzionale, non avrebbe suggerito una contaminazione tra gli utenti.


Di conseguenza si è pensato di utilizzare lo spazio a doppia altezza per creare una zona di condivisione, come sarà definito più tardi, un generatore sociale.


Al piano terra è stato integrato un piccolo spazio di accoglienza (non previsto) che svolge una spontanea funzione di smistamento dei flussi, necessario soprattutto in occasione di eventi e conferenze. 


E’ sempre possibile una chiusura fisica inibendo il passaggio nella sala a tutta altezza, ma la nuova interpretazione data al livello mezzanino incoraggia questa promiscuità funzionale. 


Lo spazio è pensato come integrazione dell’area di lavoro, un luogo dove sia possibile “staccare la spina”. 


Al livello mezzanino è prevista la presenza di una caffetteria che dovrebbe costituire il punto di aggregazione tra i vari utenti dello spazio lavorativo. questo consente non solo una integrazione tra giovani e meno giovani ma permette di utilizzare uno spazio che diversamente avrebbe un uso sporadico.


La soluzione consente di isolare completamente lo spazio in occasione di eventi e conferenze oppure di essere uno spazio fluido. 


La grande gradinata è pensata come un GENERATORE SOCIALE 


Lo spazio operativo comune è stato pensato sia con postazioni fisse spazialmente definite che con postazioni fisse più flessibili in corrispondenza dei due grandi tavoli centrali. 


La promiscuità della postazione è stata risolta ricorrendo ad una serie di ulteriori elementi - postazioni di lavoro flessibili - che si distribuiscono in tutto lo spazio. 


Queste possono essere dei tavoli per riunioni occasionali, utilizzati anche qualora si necessiti di una maggiore superficie di appoggio, oppure delle postazioni singole in cui sia possibile avere un maggior grado di concentrazione. 


Le postazioni prevedono anche piani ad altezze differenti in modo che possano essere utilizzati da seduti o in piedi. La zona cuscinetto a ridosso della cucina è comunque uno spazio di lavoro ma può essere utilizzato anche come una soglia tra lo spazio operativo semipubblico e quello pubblico della cucina.


Al centro della sala è auspicabile vietare l’uso del telefono cellulare.


Le postazioni fisse hanno una chiusura fisica verso lo spazio comune mentre si aprono a ridosso della vetrata a Sud. Questo consente di avere uno spazio fluido ma tuttavia privato. E’ chiaro che l’apertura può essere fatta su entrambe i lati. 


Ritroviamo a questo livello una reception ma non è fondamentale. 


A divisione dei due tavoli di lavoro comune troviamo degli elementi vegetali per dare meno durezza all’ambiente ma rappresentano a tutti gli effetti una separazione funzionale.


 


 


 

0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Le richieste della committenza erano quelle di avere tre spazialità ben definite. Il piano terra ed il mezzanino dovevano essere utilizzati come sala conferenze o per eventi. I due livelli del coworking dovevano invece essere divisi in modo tale da avere uno spazio più promiscuo con postazioni aperte e chiuse, area relax sala riunioni e box chiusi, ed uno più privato con postazioni fisse e compartimentate. Questo tipo di organizzazione, avrebbe sicuramente inficiato...

    Project details
    • Year 2018
    • Status Competition works
    • Type Office Buildings / Offices/studios / Interior Design / Custom Furniture
    Archilovers On Instagram