Cantina vinicola | Wally Tomè

Gli immobili in oggetto appartengono ad un aggregato di edifici tipici della precoce industrializzazione della zona che ha origini dai primi decenni dell’800, denominati la “filandetta” ovvero piccola filanda.
Il sito è uno spazio urbano importante per la sua posizione (in prossimità della piazza principale), per le sue caratteristiche morfologiche, e significativo dal punto di vista storico (i volumi esistenti costituivano appunto la vecchia Filanda); vi si svolge la vendemmia e l'immagazzinamento del prodotto primo, oggetto di lavorazione successiva in un'altra cantina poco lontano.
L'incontro fra ambiente naturale, tradizione e tecnologia è stato il motivo ispiratore del progetto. Questi interventi fanno parte di un programma globale che riguarda tutto il sito, dalla collina, ai volumi della vecchia Filanda, all'edificio storico che si affaccia sulla piazza principale. Molto importante è stato dare al volume edificato un significato simbolico.
L'intento progettuale è stato quello di recuperare le strutture esistenti in forte degrado e rivestirle con una nuova pelle che unisse materiali della tradizione, legati anche simbolicamente all'attività in essa svolta, con la tecnologia: il legno "ROVERE di Slavonia", essenza utilizzata nei secoli per costruire le botti di stoccaggio del vino, è stato associato alle pareti mobili in pannelli sandwich in alluminio che ricordano le autoclavi dello spumante. Un grande porticato, funzionale nello svolgimento della vendemmia, riconduce a un edificato rurale e armonizza la parte industriale al contesto, dove la natura crea importanti suggestioni.
Anche l’area verde è stata valorizzata attraverso la realizzazione di una gradinata in pietra sul declivio dalla collina verso il piazzale della cantina e attraverso l’evidenziazione dei percorsi esistenti, invitando così il visitatore ad immergersi nel verde del vigneto.
L'intervento della sala degustazione vuole infine mettere a confronto la natura industriale dell'edificio con le attività di intrattenimento legate alla cantina e in particolare alla nuova funzione della sala. A dare carattere all’intervento è stata la riscoperta del vecchio muro in pietra locale; accostandolo alla tonalità bianca delle pareti e alla omogeneità della pavimentazione in resina si è voluto mantenere discrezione e sobrietà di intervento.