Restauro conservativo e adeguamento funzionale di Palazzo Paltroni - Bologna- Arch. F. Giordano | FRANCISCO GIORDANO

Sede della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna Bologna / Italy / 2002

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La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna svela una nuova dimensione delle sale di un palazzo gentilizio.
La classica facciata di un palazzo senatorio del XV secolo diventa il biglietto da visita della nuova sede della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, l'istituto che dopo un attento intervento di restauro conservativo e un piano di adeguamento funzionale progettati dall'architetto Francisco Giordano, ripristina l'edificio e vi trasferisce la normale attivita' d'ufficio e i lavori istituzionali e culturali pertinenti alla Fondazione.

La scelta della nuova location per i diversi servizi svolti dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna cade, fin dall'inizio, su un importante edificio appartenente alla famiglia Paltroni e risalente al periodo bentivolesco, secc. XV e XVI, notevole in particolare per l'armonia della composizione architettonica e la bellezza delle decorazioni interne ma versante in uno stato di abbandono da anni.

Il restauro ha mirato ad un recupero architettonico e strutturale della palazzina, ripristinandone la dignita' formale e un utilizzo compatibile con le caratteristiche peculiari della struttura, caratterizzata inoltre dalla presenza di ripetute ristrutturazioni, in particolare quelle dei secoli XIX e XX che hanno modificato in maniera irreversibile l'aspetto originario dell'edificio.

Da un punto di vista prettamente architettonico, l'edificio e' composto da quattro piani fuori terra e uno interrato; internamente e' servito da due scale, di cui quella principale, appesa e realizzata in acciaio e legno, risale ad una opinabile ristrutturazione degli anni '70 che eliminò la scalinata originale.

Esternamente il prospetto frontale, progettato seguendo i canoni classici della architettura gentilizia, e' scandito da una finestratura differenziata per i quattro piani, lineare e priva di elementi decorativi al piano terra, riquadrata con cornice di terracotta modellata al piano ammezzato, a tutto sesto e con cornice di terracotta quelle del piano superiore, con al centro il bel portale principale, decorato anche questo da una cornice bugnata con stemma nobiliare posto al centro della chiave di volta.

Dalle numerose sale del palazzo sono stati eliminati gli elementi d'arredo non originali, come le vetrate, i controsoffitti e le tinteggiature, elementi che alteravano profondamente l'aspetto degli interni, per mettere in opera una nuova pavimentazione, rinnovare gli infissi interni ed esterni, e recuperare le tonalita' adatte per il rivestimento di tutti gli ambienti.

Diventando la sede della Fondazione ed ospitando strutture aperte al pubblico, da un punto di vista strutturale il palazzo e' stato dotato di una serie di adattamenti normativi e tecnologici generalizzati, come l'impianto di nuovi servizi igienici, la sostituzione e la messa a norma degli ascensori, la sistemazione di strutture per il superamento delle barriere architettoniche, l'adeguamento dell'impiantistica.

Inoltre, la nuova destinazione dei locali e la differente e diversificata attivita' svolta nelle sale hanno portato ad una generale riorganizzazione e razionalizzazione dei percorsi interni, seguendo in questa primaria programmazione e gestione degli ambienti l'equilibrio originario delle due scale presenti nel fabbricato, lasciando aperta al pubblico quella principale e la seconda riservata al personale di servizio.

Il progetto per la nuova distribuzione degli spazi e la loro destinazione d'uso ha privilegiato, sempre nel rispetto e valorizzazione dei volumi storici, le sale dei piani terra, ammezzato e primo. Adibito a sala mostre, per eventi di piccole e medie dimensioni, con sala riunioni per manifestazioni culturali (circa 60 posti), il piano terra e' la parte della struttura che meglio esprime il desiderio della committenza di essere "Fondazione per la citta'", con la quale realizzare importanti luoghi espositivi e di incontro.

Al piano ammezzato, che anticamente copriva il piano terra, e' sistemato il prezioso fondo archivistico gestito dalla Fondazione e formato da tre nuclei: il Monte di Pieta' di Bologna (1473-1924), il Monte di Ravenna (1492-1939), e le 59 Opere Pie Dotali (1549-1917). Per questo importante patrimonio storico sono state sistemate anche sale di lettura e consultazione, e la bella biblioteca, aperta, come il fondo, a ricercatori e studiosi.

Al primo piano si trovano gli uffici della Fondazione, comprendenti locali per l'amministrazione, la segreteria, la presidenza, e la sala riunioni del consiglio, mentre il secondo piano e' adibito ad ufficio tecnico, il terzo contiene gli impianti tecnologici, e al piano interrato e' sistemato il deposito/archivio con parte degli impianti tecnologici.

L'allestimento e l'arredo degli interni sono curati per creare spazi eterei e dilatati, lasciando che sia il preesistente, in particolare i soffitti a cassettoni dipinti, a rappresentare l'elemento dominante. I complementi sono quindi realizzati con materiali astrattizzanti e tecnologie non invasive, come il cristallo, il wenge', l'alluminio.
Per quanto riguarda i rivestimenti, la pavimentazione del piano terra, realizzata in marmo botticino, si amalgama allo spatolato veneto color beige delle pareti, mentre in tutti gli altri ambienti dell'edificio, rivestiti con parquet di rovere, le pareti sono tinteggiate di colore neutro.

Negli interventi di restauro e recupero di immobili pregevoli il progetto illuminotecnico richiede una cura particolare, sia per quanto riguarda la riuscita scenografica dell'opera sia per le caratteristiche tecniche dell'apparecchio che si sceglie.

Proprio per questi motivi molte sale del palazzo sono state illuminate con lampade a sospensione e piantane, mentre nei saloni con soffitti a cassettoni sono state fissate tensostrutture per evitare apparecchi dannosi alla decorazione e conservazione del manufatto cinqucentesco.

Il lavoro ha previsto inoltre una progettazione degli arredi interni delle sale di consultazione, utilizzando quanto più possibile i mobili in legno preesistenti e una loro attenta disposizione nello spazio, realizzando, nel complesso, una struttura dotata di un alto grado di efficienza e con potenzialita' molto varia nel rispetto delle forme strutturali, della configurazione architettonica dei saloni, dei vari locali e dei volumi.

testo di Francesca Pieroni, tratto da:
http://www.progettinetwork.it/viewdoc.asp?co_id=938

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Progetto generale e Direzione dei lavori:
Francisco Giordano

Progettazione interni e coordinamento
Adelfo Zaccanti

Impresa appaltatrice:
Impresa Melegari s.r.l.

Consulenza strutturale
Paolo Parenti

Arredi e opere speciali
Taddia e Sarti (impianti di climatizzazione)
Teleimpianti - Bologna (impianti telefonici e di sicurezza)
Studio Biavati, Bologna (restauri)
ICF - Bologna (arredi uffici e piano terra)
BI. ELLE - Bologna (Opere in legno, Arredi archivio storico)
ArredoLuce - Bologna (apparecchi illuminanti esterni ed interni)

Foto: Tiziano Costa - Franco Zanini
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    La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna svela una nuova dimensione delle sale di un palazzo gentilizio. La classica facciata di un palazzo senatorio del XV secolo diventa il biglietto da visita della nuova sede della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, l'istituto che dopo un attento intervento di restauro conservativo e un piano di adeguamento funzionale progettati dall'architetto Francisco Giordano, ripristina l'edificio e vi trasferisce la normale attivita' d'ufficio e i lavori...

    Project details
    • Year 2002
    • Work started in 2001
    • Work finished in 2002
    • Client Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
    • Status Completed works
    • Type Office Buildings / Corporate Headquarters / Multi-purpose Cultural Centres / Libraries / Associations/Foundations / Monuments
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