"La Casa degli Architetti" | Marco Bianchini

Concorso di progettazione per la nuova sede dell'Ordine degli architetti di Firenze Florence / Italy / 2004

1
1 Love 1,470 Visits Published
La progettazione per la nuova sede dell’Ordine degli architetti e della Fondazione Professione Architetto si inserisce in un contesto specifico di valorizzazione ambientale, urbanistica e architettonica che la città di Firenze sta vivendo in questi ultimi anni. L’architettura è chiamata a svolgere un ruolo di prim’ordine nel processo di riqualificazione della città. A tale scopo, l’intervento da noi proposto, ha l’intento di definire un sistema di identità e una forte presenza nel tessuto urbano fiorentino.
Dalla dicotomia tra ciò che è situato all’esterno del lotto, con strade trafficate, rumorose ed edifici anonimi e ciò che è racchiuso all’interno, pensato con una vasta zona a verde attrezzata con percorsi, gradinate verdi e tavolini di servizio, nasce l’idea delle forme del progetto.
La costruzione si inserisce, nella particolare forma del lotto, allineandosi sui fili ideologici e formali dei fabbricati esistenti: il disegno architettonico risponde così all’ambiente urbano cercando al tempo stesso di rafforzare le qualità ambientali del luogo. La geometria dell’edificio è orientata secondo due direzioni dettate dalle vie che delimitano il lotto. Un edificio con pianta a corte aperta che accoglie al suo interno la sala polivalente, un organismo plastico, quasi estraneo ma ben radicato al centro di un sistema che lega la grande piazza verde all’edificio.Il giusto equilibrio tra la chiusura e la compattezza dei fronti esterni così pensati e la trasparenza della corte interna, assume il carattere, oltre che funzionale, di norma compositiva.
L’edificio è un po’ come un frammento di città scolpita in una massa di materia solida, con un’accurata distribuzione e penetrazione della luce negli ambienti interni: esso è costituito da quattro livelli di cui uno interrato che ospita i parcheggi, il locale tecnico e un archivio-deposito. Un triplo volume identifica, al piano terra, la zona d’ingresso e di collegamento verticale, spazio arricchito da un grande lucernario.
Al piano rialzato, rispetto alla quota strada, si articolano le funzioni pubbliche di bar e libreria in uno spazio indiviso, aperto, accessibile e vivibile dall’intero quartiere, così come l’ampia zona a verde, luogo d’incontro e di socializzazione per l’intero quartiere fatto per sostare, bere qualcosa o semplicemente passeggiare all’aperto, e la sala polifunzionale indipendente dalle altre funzioni. La copertura della sala, con la sua struttura in legno lamellare rivestita di rame verde, sottolinea la diversità tipologica e la sua autonomia rispetto all’intero complesso. La copertura arrivando fino al terreno va a costituire una sorta di tunnell, un passaggio-foyer di servizio per l’attraversamento della zona verde e per la sosta di ingresso alla sala polivalente.
Ai piani superiori sono collocati la sede dell’Ordine e della Fondazione Architetto con tutte le funzioni richieste dal bando.
I prospetti consentono una lettura chiara e complessiva dell’architettura pensata, offrendo un’immagine distinta nel tessuto urbano. Due fronti si caratterizzano per la particolare scelta della “pelle”: quello su via C. Pisacane più tradizionale, “michelucciano”, scavato, scolpito e trattato in cemento armato bianco faccia vista, impastato con piallatura di legno e impreziosito dall’immagine lasciata dalla cassaforma in palconcello di legno, che genera fughe e ombre irregolari; l’altro su via F. Corridoni si propone come parete “multimediale”, manifesto di se stessa e di eventi o mostre, al cui interno traspare la sequenza di scale che portano ai due piani superiori. La parete multimediale è in plexiglass a doppio strato con uno strato interno di materiale plastico opaco, che può ricevere immagini proiettate dall’interno dell’edificio da proiettori digitali: immagini di architetture e/o di eventi particolari, si sostituiscono e si sovrappongono simultaneamente lungo tutta la facciata.
Un manifesto, un icona, che continuamente può mutare il suo aspetto esteriore, ma all’interno essere legato alle funzioni e al presente. Forme semplici, linearità ed essenzialità definiscono la struttura e l’intero organismo architettonico.
1 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    La progettazione per la nuova sede dell’Ordine degli architetti e della Fondazione Professione Architetto si inserisce in un contesto specifico di valorizzazione ambientale, urbanistica e architettonica che la città di Firenze sta vivendo in questi ultimi anni. L’architettura è chiamata a svolgere un ruolo di prim’ordine nel processo di riqualificazione della città. A tale scopo, l’intervento da noi proposto, ha l’intento di definire un sistema di identità e una forte presenza nel tessuto...

    Project details
    • Year 2004
    • Status Competition works
    • Type Associations/Foundations
    Archilovers On Instagram
    Lovers 1 users