PHARMACY B. 2.0 | Studioversuro. Gianpaolo Versuro

The Pharmacy B. 2.0 realized on the slopes of the old city of Bergamo, in the municipality of Treviolo, starts from the idea of demolishing the image of the traditional pharmacy with shelves and little drawers of walnut wood, glass vials and an austere counter, realizing a space that is a window on the outside conversing with the city and making totally permeable the private internal area with the public external one.

The two owners of the new Pharmacy B. 2.0, third-generation pharmacists, since the moment of the charge of the work to the Studioversuro, they declared their firm wish to change the traditional image of the district pharmacies, currently made of standardised and default parts.

Studioversuro, indeed, creates an unusual space for visual impact, spaces, colours and materials compared to the standard of italian pharmacies; a cautious mixture of primitive materials and high-tech, exactly like the composition of the pharmaceutical product, where the process that consider the creation of the active ingredient of a medicine often originates from a sophisticated extraction system of the molecole coming from the natural and primitive world; everything highlighted, exhibited and never hidden.

The project does not start from the premise of inserting in architecture the so-called “new” concepts of “holistic” or “alternative” medicine. Anything but that. Pharmacy B. 2.0 is a project that Studioversuro describes as “positivist”, because it highlights the scientific progress in medicine. The “concept pharmacy” for Studioversuro is, first of all, a place of accuracy, ethical responsibility and professionalism. This can be seen in the use of  materials and their sophisticated processing method.

The election of colours and materials for this work also draws from the territory and the urban context in which it places. Admiring Bergamo “alta”, which is few kilometers far from Treviolo municipality, it’s impossible not to be impressed by marked colours in shades of grey, typical of the local stone, matched with the brown-yellow of the brick used to realize many buildings in Bergamo “vecchia” and in Treviolo municipality.

The use of grey for walls and for decorative elements of the shop windows coordinated with the use of materials between yellow and brown – see the durmast cladding and the dark brown floor – takes inspiration from that abovementioned context.

The firm contrast between these colour shades and the thick, brush treated and laser cut aluminium plate of the central shelves makes explicit and evident the dualism that characterizes the Pharmacy B. 2.0, where the primitive material linked to tradition is combined with the high-tech product  as an exaltation of technology and of the abilities of applied science.

Everything is made transparent, visible and never hidden by the shop windows which, for their full permeability, become mirrors of and on the city.

April 2018.

La Pharmacy B. 2.0 realizzata alle pendici della città vecchia di Bergamo,  nel comune di Treviolo, nasce dall’idea di scardinare l’immagine della farmacia tradizionale con scaffali e cassettini in legno di noce, boccette di vetro e bancone austero, realizzando uno spazio che è una finestra sull’esterno dialogando con la città e rendendo totalmente permeabile lo spazio interno, privato, con lo spazio esterno, pubblico.

Le due proprietarie della nuova Pharmacy B. 2.0,  farmacisti di terza generazione,  fin dal momento dell’incarico dell’opera allo Studioversuro, dichiarano la loro ferma volontà  di sovvertire l’immagine tradizionale della farmacia di quartiere fatta oggi di elementi standardizzati e predefiniti.

Studioversuro infatti crea un ambiente insolito per impatto visivo, spazi, colori e materiali rispetto allo standard delle farmacie italiane; una oculata miscela di materiali  primitivi e high-tech, esattamente com’è la composizione del prodotto farmaceutico ove il processo che prevede la creazione del principio attivo di un farmaco spesso deriva da un sofisticato sistema di estrazione della molecola proveniente però dal mondo naturale e primitivo; il tutto messo in evidenza, esibito e mai nascosto.

Il progetto non parte dal presupposto di tradurre in architettura i cosiddetti “nuovi” concetti di medicina “olistica” o “alternativa”. Tutt’altro. La Pharmacy B. 2.0 è un progetto che lo Studioversuro definisce “positivista” in quanto evidenzia, esaltandolo, il progresso scientifico nel campo della medicina. Il “concept pharmacy”, per lo Studioversuro, è e rimane innanzitutto un luogo di rigore, responsabilità etica e professionalità. Questo si rispecchia nell’accorto utilizzo dei materiali e del loro sofisticato metodo di lavorazione.

La scelta dei colori e dei materiali per questa opera attinge però anche dal territorio e il contesto urbano in cui si colloca. Nell’ammirare Bergamo alta, che dista pochi chilometri dal comune di Treviolo,  non si può che rimanere colpiti dai colori così marcati e materici del grigio della pietra locale abbinato al giallo-marrone del laterizio con cui sono stato realizzati tanti  palazzi sia di Bergamo vecchia che dello stesso comune di Treviolo.  

L’uso del colore grigio per le pareti e degli elementi decorativi delle vetrine abbinato all’utilizzo di materiali declinati a colori tra il giallo ed il marrone  – vedi il rivestimento in rovere ed il pavimento in colore “testa di moro” – trova ispirazione proprio da quel contesto sopra evidenziato. Il deciso contrasto di queste cromie con l’alluminio di grosso spessore trattato a spazzola e taglio laser delle scaffalature centrali, rende esplicito ed evidente quel dualismo che caratterizza la Pharmacy B. 2.0 ove il materiale primitivo legato alla tradizione si combina con il prodotto high-tech inteso come esaltazione della tecnologia e delle capacità della scienza applicata. Il tutto reso trasparente, visibile e mai nascosto da vetrine che, per la sua totale permeabilità, diventano specchi della e sulla città.

Estratto dalla relazione di progetto.  Aprile 2018.