Ristrutturazione villa ETTORE NIGRO | Alessandro RIGOSELLI
STUDIO DI UN PROGETTO con applicazione delle PROPORZIONI PALLADIANE Avellino / Italy / 2006
Il progetto ha inteso valorizzare un vecchio casale di Avellino , situato al limite di un vasto podere agricolo, in un sito nevralgico dal punto di vista stradale ed urbanistico : a cavallo della campagna ed al limite della città.
Un grande arco , da cui aggetta la loggia del soggiorno, caratterizza l'intervento di progetto : entropìa della massa ponderale del vecchio edificio murario che si apre e si affaccia all'esterno verso lo spazio antistante ed il panorama lontano e che denuncia così il mutamento distributivo dell 'interno ed il suo modo nuovo di rapportarsi con l'ambiente.
Ettore era il mio amico di sempre da quando ero arrivato ad Avellino. Un tipo smilzo, alto, signorile ma scanzonato, un "mattatore" , al modo di "Vittorio Gassman", mentre io ero riservato e timido di carattere , per questo andavamo d'accordo. Sempre insieme in mille avventure. In barca sulla costiera amalfitana , a nuotare al largo, mentre la corrente ci portava da Amalfi verso Vietri, e poi in Calabria e in Sicilia a degustare i piatti unici di quei posti e sempre in cerca di avventure e di emozioni con lui sulla sua grossa moto in cerca di paesaggi infiniti e conoscenze con le ragazze che incontravamo.
La casa di via Amoretta era il coronamento della sua concezione di vita che insieme avevamo condiviso e da parte mia interpretato : semplice, originale, ma sopratutto non eccessivamente "stravagante", seria insomma ma non troppo. Una lezione da dare agli altri, all'ambiente piccolo borghese e provinciale da cui proveniva ma da cui intendeva distaccarsi o meglio distingersi da persona in fondo "aristocratica" qual'era, che non si era mai abituato ad accettare quel cambiamento storico intervenuto dopo quanto era successo nel corso dello scorcio del secolo precedente "ah! Garibaldi...Garibaldi... che hai combinato! (parafrasando TOTo')" era solito ripetere ironizzando.
Da simpatico "spaccone" qual'era mi diceva sempre che il suo concetto di vita era quello di vedersela bene fino alla fine, senza crearsi problemi o angosce. Che sarebbe morto sorridendo, a differenza di tutti. Quando venne a mancare mi dissero che il viso era sereno, disteso e che le sue labbra lasciavano intravvedere quasi il biancore dei denti in una sorta di aura soddisfatta seppure celata, secondo il giudizio concorde e ammirato nei confronti della sua figura così autentica ed originale ma amata e rispettata da tutti anche ora, anzi sopratutto ora.
Negli ultimi tempi della sua malattia mi disse che temeva solo di essere dimenticato, abbandonato nel ricordo, nella preghiera ....... ma non è stato così, tutti lo ricordano e pregano per lui come chiedeva!
Il progetto ha inteso valorizzare un vecchio casale di Avellino , situato al limite di un vasto podere agricolo, in un sito nevralgico dal punto di vista stradale ed urbanistico : a cavallo della campagna ed al limite della città. Un grande arco , da cui aggetta la loggia del soggiorno, caratterizza l'intervento di progetto : entropìa della massa ponderale del vecchio edificio murario che si apre e si affaccia all'esterno verso lo spazio antistante ed il panorama lontano e che...
- Year 2006
- Work started in 1997
- Work finished in 2006
- Client ETTORE NIGRO
- Status Completed works
- Type Single-family residence
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