Nuova abitazione | Luca Pellegrini

L’intervento riguarda la costruzione di un edificio residenziale attestato su un pendio che domina l’edificato sottostante, e si sviluppa su due piani fuori terra, più un piano interrato di servizio accessibile al livello del parcheggio.
La presenza delle “masiere in sasso”, e la relazione con la contrada limitrofa, determinano il gesto di spezzare l’edificio in due parti, una disposta parallelamente alle mura, l’altra piegata ed allineata con l’edificato. Un piccolo volume d’ingresso con pareti vetrate collega le due parti.
Il prospetto a valle si configura come due setti in mattoni faccia a vista, sul quale sono ritagliate due grandi aperture vetrate; chiuse superiormente da un grigliato in legno.
Questi setti trattengono e raccolgono il resto dell’edificio, il quale, attraverso l’uso di un intonaco grezzo e di un andamento delle murature perimetrali libero e sinuoso, assume un aspetto terroso.
Se colori e materiali sono tradizionali e locali, l’uso degli stessi vuole comunicarne la diversità.
Il muro in mattoni è solo pelle; dal retro si legge il setto portante in cemento lasciato con i segni delle casserature a vista, anche nell’interno della casa.
Anche il tetto, elemento tipologico per eccellenza, imposto a due falde con copertura in coppi dai vincoli urbanistici, rivela una struttura in ferro lasciata a vista ed un leggero disassamento rispetto all’edificio,quasi fosse elemento staccato ed appoggiato sulle murature.
Gli interni prediligono la luce, valorizzata dall’impiego del bianco per le pareti e per la pavimentazione in marmo bianco, consentendo l’inserimento in contrasto di arredi realizzati in legno di rovere tinto tabacco.
Una scala con gradini a sbalzo, realizzata in ferro, legno e vetro, posta in corrispondenza ad un taglio verticale sul muro posteriore, collega il soppalco al piano primo, spazio privato dal quale si domina il paesaggio filtrato da un grigliato in legno.
Se di giorno predomina l’aspetto chiuso delle murature, di notte gli interni si illuminano, aprendosi al paesaggio. La vita interna diventa pubblica e la casa si lascia conoscere.