Chiesa di San Giovanni di Dio in Rossano | Antonio Aprelino

Descrizione storica

Pochissime le fonti e le notizie storiche che ci danno informazioni su questa piccola chiesa dedicata a San Giovanni di Dio, posta alle spalle della vicina Cattedrale, nel centro storico di Rossano (Cs).

L’unica fonte accertata è quella riportata su una recente pubblicazione a cura del Comune di Rossano [1] che recita: “Questo piccolo oratorio si trova ubicato nell’antica piazzetta del commercio e nelle vicinanze del cenobio bizantino della Panaghia. In origine apparteneva alla confraternita dell’Annunziata, poi nel 1595 venne ceduto ai Padri Fatebenefratelli, come cappella dell’omonimo Ospedale di San Giovanni di Dio che le sorgeva accanto”.

L’edificio di culto, di modeste dimensioni, si presenta di forma rettangolare con l’aula di circa ml 8,00x3,90 ed altezza di 4,77 e con alle spalle una piccola sagrestia. La zona presbiteriale è separata dal resto dell’aula da un gradino. A destra di chi entra troviamo una cappella votiva, con volta a crociera, mentre a seguire scorgiamo un piccolo portale in pietra che metteva in comunicazione, attraverso un corridoio, anch’esso voltato a crociera, il piccolo oratorio con l’Ospedaletto che le sorgeva accanto. Nel corso del tempo questo passaggio è stato murato. Quello che un tempo era l’Ospedale è oggi sede della Caritas.

La facciata della chiesa, anch’essa modesta nelle dimensioni e nella fattura, si caratterizza per il portale in pietra con lo stemma superiore e l’iscrizione “Hospital” e sormontato da una piccola finestra tonda.

[1] T. Cerbino, Rossano, Guida pratica illustrata, Mangone Industria Grafica, Rossano 2000, pag. 38.

Intervento di recupero

L’intera aula, rimaneggiata nel tempo, presentava lungo il muro perimetrale  perlinato che era stato collocato per non mostrare il continuo deterioramento dell'intonaco a causa dell'umidità. L’unica ad essere dipinta risultava la cappella votiva mentre il resto della chiesa si presentava di colore bianco/beige.

L’intervento di recupero ha permesso di ritrovare, sotto la pavimentazione in ceramica, una piccola fossa tombale dentro la quale sono stati rinvenuti parte delle antiche pavimentazioni in mattoni di cotto ed una cordolatura in conci di pietra che limitava il presbiterio dal resto dell'aula.

La pavimentazione è stata rifatta a modello di quella esistente in cotto fatto a mano (fornace Parrilla di Cropalati), sono stati ricollocati le cordolature in pietra, rifatti i soli intonaci ammalorati a base calce NHL. A seguito della campionatura delle tinte è stata riprodotta quella primaria, ovvero prossima all'originaria.

Per l'abbattimento dell'umidità è stato collocato il sitema Aquapol. Impianto del tutto ecologico, atossico, reversibile, privo di manutenzione e certificato da Istituti Internazionali (Brevetto Europeo n. 0688383) e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.