Matera Skybits | NICO COLUCCI

Allestimento di gigantografie nelle piazze di Matera Matera / Italy / 2005

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Costruire un percorso espositivo all’interno della città e allestire sette gigantografie in bianco e nero è stata la scommessa che la Banca Popolare del Materano, insieme al Comune di Matera e a “Cinefabbrica”, officina di eventi artistici, aveva lanciato qualche tempo fa.
Da un lato un omaggio importante, quello che Philippe Antonello, fotografo affermato a livello internazionale, fa a Matera e al suo affascinante territorio. Un “inno a Matera e alla sua bellezza”, come egli stesso dichiara.
Dall’altro una città che offre se stessa come grande spazio espositivo, mostrando le sue splendide scenografie fatte di strade, di piazze storiche e, non ultimi, di grandi esempi di architettura contemporanea.
C’è un filo conduttore che lega tra loro i luoghi interessati da questa importante e coraggiosa mostra dal titolo “Skybits”, frammenti di cielo.

A partire dagli anni Cinquanta e ininterrottamente per circa dieci anni Matera è stata una grande città cantiere, nel senso più vero del termine. Si provi ad immaginare la massiccia attività edilizia che a partire dal 1951 con il borgo La Martella, progettato da Ludovico Quaroni ma pensato prima da Ettore Stella, architetto materano che aveva aderito al Movimento Moderno, si era estesa negli anni successivi ai tre quartieri del “Risanamento Sassi”. Spine Bianche, Lanera e Serra Venerdi, oltre che Venusio, un altro borgo rurale, hanno rappresentato in quel decennio un vero e proprio laboratorio di urbanistica nel Mezzogiorno. Qui furono trasferite circa 2500 famiglie che abitavano nei “Sassi” in condizioni di vita precarie.
Questo passato è ormai stato consegnato alla storia e finalmente, con orgoglio, oggi è possibile ammirare gli interventi urbanistici di quegli anni sui manuali di architettura moderna.
Matera, oggi, un continuo cantiere di restauro, quello dei Rioni Sassi, patrimonio mondiale dell’umanità. I ponteggi metallici sono entrati a far parte della città, un icona, un segno facilmente riconoscibile e per questo
accettato da tutti.
L’idea di allestire la mostra dei teli fotografici di Philippe Antonello parte proprio da questo concetto; i cieli in bianco e nero, leggeri ma corposi e in stretto rapporto con il territorio ripreso in silouette, sono solidamente sostenuti da una struttura di ponteggi metallici che abitualmente è possibile trovare in strada, preferibilmente addossata ad un edificio. Non c’è la volontà di mettere in moto una macchina scenica quanto il tentativo di mimetizzare l’allestimento della mostra con i segni del paesaggio urbano.
L’ Arte in piazza diventa occasione per riportare i materani stessi, oltre che i numerosi turisti che ormai da anni arrivano in città, nei luoghi che hanno segnato le tappe importanti della storia urbanistica di Matera.
Da piazza San Pietro Caveoso nei Sassi, fino a piazza Vittorio Veneto, continuando verso i nuovi quartieri, seguendo il profilo delle nuvole.
La rinascita di una città che sembra oggi aver curato molte ferite del passato.
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    Project details
    • Year 2005
    • Work started in 2005
    • Work finished in 2005
    • Client Cinefabrica
    • Status Completed works
    • Type Exhibition Design
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