La scuola che vorrei : concorso di progettazione per un complesso scolastico a Sassa (L'Aquila) | Alessandro RIGOSELLI

L'Aquila / Italy / 2018

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Idea di un’aula in uno spazio polivalente.


Abbiamo pensato all'aula come aduno spazio immerso in una dimensione fiabesca, quasi una percorrenza : una sfaccettatura, una parentesi in uno spazio più grande, in cui confluiscono,
attraverso pareti attrezzate mobili e vetrate gli altri spazi : dal paesaggio agli
aspetti didattici e relazionali. Con aule che possono abbinarsi, ampliarsi o
dividersi, con spazi informali mobili pensili che s'innalzano ai i vari livelli. Un
gioco libero e spontaneo anche se, nelle intenzioni, controllato ed attento, come
il logico dinamismo a spirale del percorso.


RELAZIONE TECNICA


RELAZIONE
Il progetto è una riflessione sul ruolo della scuola nell'apprendimento e crescita dell'allievo
di età scolare, dall' infanzia all'insegnamento elementare e secondario di primo grado. Si é
assunto il concetto che insegnamento significa stabilire un dialogo al cui centro ci sia non
la materia o il sistema istituzionalizzato di sapere e conoscenza, rappresentato dalla scuola
stessa, dall’insegnante e dall’apparato metodologico e pedagogico, ma soprattutto il
piccolo : bambino e giovane discente.
Questa crediamo sia anche la sintesi del dibattito sul problema di cui sono esponenti
luminari la Montessori e altri esperti richiamati nel Masterplan. Il vero soggetto, principale
termine di riferimento deve essere, ripetiamolo, solo ed esclusivamente il discente : il
piccolo. Egli diviene così un “grande”, un gigante proprio come nel Pantagruel di Rabelais.
Soprattutto, così, egli può apprendere, "come attraverso un gioco”, le cose importanti e
profonde. Questa concezione "copernicana”, espressa dai pedagoghi è però ancora ben
lontana dall'attuarsi nell'edilizia scolastica, dobbiamo ammetterlo. Il progetto declina
pertanto questi aspetti:
a) Organizzazione funzionale degli spazi didattici. Questo è il primo punto da
riconsiderare del percorso didattico della scuola. Nel rapporto docente-discente si è
verificato come sia invalso quel rapporto piramidale che ha portato poi a schiacciare il
piccolo. Se questo aveva senso in una società gerarchizzata dove la trasmissione delle
nozioni era un efficacie sistema per la partecipazione del singolo alle decisioni per la
costruzione del "bene comune", pensiamo alle società "pragmatiche" egizie, greche e
romane, come a quelle della "classicità" fino al medio-evo e rinascimento ed all’età preindustriale.
In tali realtà si giustificava e identificava la figura del "maestro" nel suo pieno
significato. Ora con la crisi valoriale, culturale, economica e sociale in atto e la presenza di
un vuoto etico e morale e potremmo dire, anzi diciamolo pure, con lo stagliarsi dell'
ipocrisia di "facciata" si verifica, nella attuale esperienza la constatazione drammatica che
il "vasaio" che modella l'argilla, plasma non una materia amorfa ma un elemento vitale
che è già capace di giudicarlo, interloquire e potenzialmente di dialogare con la realtà. Un
fatto straordinario, una grande responsabilità che deve limitarsi però ad orientare e ad
accompagnare, per evitare errori , senza vuote prevaricazioni. Un'occasione da non
perdere o schiacciare come purtroppo è capitato.
b)Concezione tecnologica. Altro aspetto fondamentale del progetto è quella rispetto alle problematiche ambientali ed energetiche. L'edificio vuole essere semplicemente una "macchina" che assorbe
le possibilità energetiche naturali, provenienti dal terreno e dall'ambiente. Così attraverso una rete ed un impianto geotermico le utilizza per il termoriscaldamento e condizionamento grazie ai "camini
" ricavati nella struttura cava. Così ancora il fascio dei piloni realizza una "fondazione rovesciata" a cui si agganciano con tiranti metallici i piani liberi della scuola. Il progetto prevede un impianto
domotico di controllo delle apparecchiature di mitigazione solare delle vetrate e dei sistemi impiantistici. Saranno rispettate le normative : antisismiche (struttura a telai in c.a. e tiranti in acciaio),
antincendio (con scale ed uscite a norma), sicurezza, ecc..
c) Rapporto con la storia. In relazione alle problematiche della L.1089/39, dalle motivazioni suesposte si ricava che il rapporto corretto con la storia dell’ edificio e di questo edifico in particolare, è nel
dialogo con i fattori identificativi del passato, non coercitivo o impositivo e che abbia il senso di arricchire lo sviluppo ed il progredire umano, senza violenze, ma come apporto di valore e di rispetto.
Così il progetto a partire dalla sua posizione urbanistica lievemente distanziata e defilata rispetto ai centri urbani storici circostanti costituirà un nuovo polo baricentrico che darà respiro al tessuto
antico, alleggerendolo e decongestionandolo, per restituirgli maggiore autenticità ed identità , in vista della ricostruzione e restauro post-sisma degli elementi tipologici originari.
Tale identità si vuole valorizzare, nel nuovo portale d’ingresso,con la riproposizione stilizzata (o vera se possibile) del reperto archeologico di un edificio storico diruto dal sisma, inquadrato da un telaio
reticolare trasparente.
NOTE : Nel lotto di mq. 12.723 il progetto ha 1) utilizz. fondi. Uf = 0,60 mq/mq = mq. 4.600 (circa). 2) Q = 30%Sf > 2.900/12.723 con esclusione copert. amovibile della palestra .

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    Project details
    • Year 2018
    • Status Unrealised proposals
    • Type Kindergartens / Schools/Institutes / Concert Halls / Libraries / Sports Centres
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