Conceptual Master Plan Expo 2015

Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita Milan / Italy / 2015

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1. In questi ultimi mesi, insieme con i vertici della società EXPO, delle istituzioni locali, del BIE (Bureau International des Expositions), abbiamo per messo a punto una concezione rivoluzionaria delle esposizioni universali. Siamo convinti che un’EXPO visionaria e di successo debba abbandonare una concezione oggi superata delle Esposizioni universali, che si basavano su complicati sistemi di rappresentazione e sulla presenza di grandi (e spesso dopo l’evento inutilizzabili) monumenti di architettura. Quella del 2015 sarà un’EXPO memorabile perché capace di offrire ai visitatori un’esperienza diretta e immediata del grande tema dell’alimentazione; un’EXPO che saprà incarnare nei suoi stessi spazi il tema espositivo – nutrire il pianeta, energia per la Vita - senza dover ricorrere a quei sistemi di simulazione e di documentazione che sono oggi accessibili dallo schermo di un qualsiasi computer. E sarà, in secondo luogo, un’EXPO che ribalterà il concetto di monumentalità: non costruendo architetture monumentali (come è stato per la Tour Eiffel a Parigi nel 1898), ma realizzando a Milano un paesaggio inedito di monumentale leggerezza e naturale bellezza. Qualcosa che richiamerà la sosteniblilità ambientale, la precisione tecnica e la struggente bellezza delle Calli di Venezia, dei Canali navigabili disegnati da Leonardo, delle grandi campiture agricole per la coltivazione del riso o del vino. L’Expo che abbiamo immaginato, sarà un grande Parco Botanico Planetario aperto ai cittadini di Milano e del Mondo. Il luogo inedito di un nuovo incontro tra agricoltura e città che nutrirà Milano sia nel senso letterale, che in quello spirituale e intellettuale. Un grande Parco agroalimentare strutturato su una griglia di tracciati ortogonali, circondato da canali d’acqua e punteggiato da grandi architetture paesaggistiche.

2. Nel progettare questo inedito Giardino Planetario, ci siamo basati sui principi insediativi della città Romana e sui suoi due assi generatori: il cardo e il decumano, quello straordinario paradigma composto da due tracciati perpendicolari con un Foro al centro che ha guidato lo sviluppo nei secoli di migliaia di città in tutto il mondo. Un primo asse di 1 chilometro e 400 metri, disposto in linea con il tracciato storico del Sempione, ospiterà un grande Boulevard pedonale e ciclabile dove si muoveranno i visitatori. Sarà un viale di dimensioni comparabili alle Ramblas di Barcellona o agli Champs Elysées di Parigi, che diventerà il simbolo dell’EXPO, insieme piazza e luogo di incontro del mondo che nel 2015 si ritroverà a Milano. Al centro di questo asse, un grande Tavolo Planetario ospiterà chiunque voglia sostare per riposarsi, osservare i Padiglioni, gustare il cibo e gli alimenti coltivati e distribuiti dalle diverse Nazioni. Un secondo asse perpendicolare, che riprende le geometrie dei tracciati agricoli che circondano Milano, sarà invece il riferimento per la suddivisione dei lotti destinati ai Padiglioni Nazionali, che si affacceranno sull’asse centrale e avranno tutti a disposizione (a prescindere della loro importanza geopolitica) una stessa campitura di terreno. I due assi genereranno una griglia chiara e aperta di spazi; di questi, una parte sarà progettata dagli organizzatori, mentre l’altro sarà direttamente realizzata – in futuro - dai Paesi invitati. E’ nostra ferma convinzione che le partecipazioni nazionali all’EXPO di Milano non debbano diventare occasione per una futile fiera delle vanità e delle rivalità architettoniche. A questo scopo, la griglia di spazi dell’EXPO funzionerà piuttosto come una semplice infrastruttura per valorizzare un confronto serio e serrato tra idee, progetti e prodotti che affronteranno il grande tema dell’alimentazione. I lotti destinati ai Padiglioni ospiteranno infatti le coltivazioni esemplari della propria sovranità alimentare e quelle che ogni Paese sviluppa per affrontare le problematiche dell’alimentazione : campi agricoli sperimentali, orti, giardini, serre, padiglioni di trasformazione del cibo, dove i visitatori potranno assistere dal vivo (fino a nutrirsene) all’intero ciclo vitale dei prodotti alimentari. I diversi Padiglioni nazionali saranno raggruppati in relazione alla loro condizione geoclimatica. A questo scopo, lungo il perimetro del sito, grandi serre bioclimatiche, destinate a ricostruire i principali Biomi planetari (la foresta tropicale, la tundra, il paesaggio mediterraneo, i climi estremi dei Poli, il deserto…) saranno il punto di partenza per i lotti coltivati dai diversi Paesi, costituendo inoltre una straordinaria attrattiva per i visitatori che nel 2015, a Milano, vorranno conoscere e percepire con il proprio corpo i paesaggi climatici e naturali del pianeta insieme con le loro biodiversità vegetali e faunistiche. Agli estremi del percorso centrale, ad arricchire ulteriormente il sito espositivo, saranno realizzate una grande Arena Teatrale e una vasta Collina verde costruita con il terreno ricavato dagli scavi di cantiere. I grandi Padiglioni Tematici che affronteranno le questioni aperte e le nuove sfide dell’alimentazione planetaria (la denutrizione, la genetica, l’agricoltura di prossimità, lo spreco di cibo dei paesi ricchi, la coltivazione biologica…..) interromperanno come contrappunti locali la griglia dei Padiglioni Nazionali. L’intero perimetro dell’area dell’EXPO sarà circondato da una serie di percorsi navigabili che – grazie ad un sistema di fitodepurazione – raccoglierà e pulirà le acque dei canali presenti nel sito. Questi elementi fungeranno da parti funzionali e ecologicamente attive di un unico sistema vitale, ma anche da grandi Landmark per l’orientamento dei visitatori. Ancora una volta, abbiamo voluto dare più spazio ad un’architettura complessiva del paesaggio piuttosto che alle singole opere architettoniche. Per queste ragioni, abbiamo voluto dare all’eredità che l’EXPO lascerà a Milano, un’importanza analoga a quella dedicata alla progettazione del sito. Un Masterplan flessibile nelle variazioni architettoniche, ma robusto nella sua struttura insediativa, creerà le condizioni per un nuovo pezzo di città che crescerà attorno ad una grande area aperta, verde e produttiva. L’EXPO lascerà dunque in eredità alla città, come regalo, un territorio che celebrerà nel tempo il messaggio fondamentale di “nutrire il pianeta” fornendo “energia per la vita”.

3. Con lo stesso spirito di valorizzazione delle risorse esistenti, di grande attenzione al tema dell’alimentazione e di contenimento dei costi, abbiamo proposto di estendere all’intero territorio metropolitano di Milano la linfa vitale generata dal sito dell’EXPO. Abbiamo reinterpretato il progetto delle Vie d’Acqua proponendo di focalizzare attenzione e investimenti sul recupero e la riqualificazione dello straordinario patrimonio di cascine pubbliche e comunali che punteggiano tutti i bordi di Milano e sorgono in connessione con la trama dei corsi d’acqua che scorrono nel territorio. Le cascine sono luoghi deputati all’agricoltura di prossimità e alla distribuzione del prodotti ortofrutticoli, ma anche spazi già oggi utilizzati come presidi per l’accoglienza e l’integrazione delle fasce più deboli della popolazione milanese. Un grande progetto di rilancio delle cascine comunali di Milano saprà dunque valorizzare il loro ruolo storico di mediazione tra città e campagna, ma anche la loro natura di spazi comunitari, destinati ad accogliere (con una rete di apposite strutture ricettive, come agroturismi e bed&breakfast) una parte dei visitatori dell’EXPO 2015. Analogamente, abbiamo ripensato il progetto delle Vie di Terra, individuando nel cuore della città un percorso pedonale e ciclabile (in parte già oggi esistente) che unisce tutti i principali luoghi della cultura, dell’arte e della scienza presenti a Milano. Una sequenza di luoghi e istituzioni di eccellenza internazionale che troverà nel Percorso del Sapere e della Cultura (lungo come il grande Boulevard centrale del progetto) il luogo dove i visitatori nel 2015 potranno replicare l’esperienza memorabile condotta attraversando il sito dell’EXPO. Grazie ai progetti nelle cascine e all’attivazione delle eccellenze locali, Milano sarà dunque percorsa fin dai prossimi mesi dallo spirito dell’EXPO 2015. Ma, come accade per la Natura, anche il sito dell’EXPO cambierà nel tempo. Il Masterplan sarà la guida per un processo di progettazione collettivo e aperto. La società EXPO 2015 promuoverà infatti, a partire dal prossimo anno, una serie di grandi concorsi internazionali di progettazione che coinvolgeranno oltre ai Paesi e alle istituzioni invitati, anche gli architetti, i designer, gli artisti, gli agronomi di ogni parte del mondo. Un processo che inizia oggi per realizzare nel 2015 un luogo di fortissimo impatto emotivo e paesaggistico, ma anche un luogo sobrio e ispirato ad un principio di contenimento dei costi. Un grande spazio dove milioni di visitatori potranno vivere sulla loro pelle un’esperienza diretta e indimenticabile, toccando con mano le soluzioni con cui i Paesi del mondo, le comunità di contadini, le aziende, si prodigano per risolvere i grandi squilibri dell’alimentazione.
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