CONCORSO DI IDEE PER UN COMPLESSO SCOLASTICO | Vincenzo Buizza
CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE E LA COSTRUZIONE DEL COMPLESSO SCOLASTICO DI SAMOLACO (SO) Samolaco / Italy / 1999
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RELAZIONE DI PROGETTO
Il bando di concorso richiede la progettazione di un plesso scolastico a Samolaco, paese al centro della Valchiavenna.
Secondo quanto richiesto dalla riforma Berlinguer in materia di accorpamento degli istituti per l’istruzione, si è deciso di riunire le scuole dell’obbligo in un unico luogo, legando ad esse una serie di infrastrutture d’uso comune.
L’area accoglie dunque la scuola materna, la scuola elementare, la scuola media inferiore, gli uffici amministrativi, due palestre (usufruibili anche dalla cittadinanza), mensa e biblioteca, nonché spazi verdi attrezzati e area sportiva.
L’intero sistema scolastico prende forma da un “fulcro” ben visibile ed identificabile nella torre per l’abbeveraggio degli uccelli ; da questo segno i tre edifici scolastici (il primo comprende scuola materna, uffici amministrativi e palestra principale, il secondo scuola elementare, mensa e biblioteca ed il terzo scuola media e palestra) prendono corpo in un sistema circocentrico.
Anche la progettazione dell’ambiente circostante risponde a questa circolarità che crea la maglia compositiva dell’intero progetto.
L’unico elemento che volutamente mantiene una propria autonomia è l’asse distributivo che mette in collegamento l’intero sistema scolastico ; inoltre esso raccorda ortogonalmente le due sedi stradali che chiudono il lotto a Est e a Ovest.
Le scuole hanno tutte collegamenti diretti con l’esterno e si relazionano ad esso in maniera differente : la scuola materna è in posizione rialzata rispetto agli altri corpi ed è vicina al bosco ed al piccolo lago artificiale, la scuola elementare si affaccia su cortili aperti e piccoli prati, la scuola media infine, è prossima ai campi deputati all’attività sportiva.
Anche all’interno degli edifici sono riposte le medesime attenzioni spaziali al fine di garantire una corretta fruizione degli spazi in relazione alle esigenze richieste dalle diverse attività dei cicli.
Tutte le aule dei tre edifici sono rivolte a SE per una illuminazione ottimale durante le lezioni mattutine.
Le due palestre sono ubicate alle due estremità del sistema di fabbricati in modo da poter essere sfruttate autonomamente rispetto al tempo scolastico.
La scuola materna è quella che maggiormente assume una forma semicircolare, in sintonia con un modo dolce di presentare lo spazio ai bambini più piccoli ; la disposizione delle aule è in stretto collegamento con l’esterno e tutte si affacciano su una piazza interna, luogo di incontro e di gioco libero.
La scuola elementare presenta spazi interni comuni molto ampi, destinati al gioco e alla socializzazione. La distribuzione interna si sviluppa su due piani collegati da una rampa, che assume una valenza scultorea al centro dell’atrio d’ingresso. Il secondo piano è in collegamento diretto con la biblioteca attraverso il passaggio sospeso del porticato. All’interno del medesimo fabbricato trova posto la mensa per i bambini delle elementari e delle medie (i bambini della materna hanno una piccola mensa interna).
La scuola media, dal punto di vista architettonico, ha una forma autonoma rispetto agli altri corpi ed è meno vicina a spazi esterni relativamente chiusi e protetti.
La distribuzione interna si sviluppa su due piani e segue una disposizione regolare, legata alla funzionalità degli spazi didattici.
Adiacente all’edificio trova posto un piccolo teatro all’aperto con piccole gradinate in muratura appoggiate al naturale declivio. La ricerca di autonomia, propria dei ragazzi della scuola media, ha suggerito la progettazione di spazi esterni facilmente fruibili anche al di fuori del tempo scolastico quale campi sportivi ed il teatro, segni di socializzazione e di identificazione di gruppo.
LE TRE VOLONTÀ
Il progetto nasce dal presupposto di creare un sistema architettonico che rispecchi tre volontà tra loro diverse; la volontà AMBIENTALE, la volontà EDUCATIVA, la volontà ARCHITETTONICA.
Le volontà sono tensione, obiettivi che soltanto il tempo e le persone che le vivono, possono renderle reali e verificabili; le volontà partono da uno stato di fatto, l’oggi, e si proiettano nel domani attraverso una serie di indicazioni oggettive e di intuizioni progettuali.
Rendere reali le tre volontà è, secondo noi, motivo di progettazione architettonica e al tempo stesso di progettazione pedagogica, due mondi che si inseriscono in un Progetto di crescita e di sviluppo educativo di bambini e ragazzi.
L’ambiente della scuola, i suoi spazi, i suoi colori, le sue funzioni, sono parte integrante della vita di un bambino e ne condizionano la sua vita; il pensare quindi ad un sistema architettonico che si basa su principi educativi e di crescita dei bambini e dei ragazzi, ha segnato la nostra ricerca.
Il Progetto architettonico
Il Progetto che presentiamo è rappresentazione delle tre volontà raccontate, unite in un tutt’uno architettonico.
L’intero sistema scolastico ha un “centro” ben visibile ed identificabile nella torre per l’abbeveraggio degli uccelli migratori ; da questo segno i tre edifici scolastici prendono corpo in un sistema circolare.
Anche la progettazione dell’intero ambiente circostante le scuole, segue diligentemente questa circolarità che crea la maglia compositiva dell’intero progetto.
L’unico elemento che volutamente mantiene una propria autonomia è l’asse distributivo che mette in collegamento l’intero sistema scolastico ; inoltre esso raccorda ortogonalmente le due sedi stradali che sono estremi dell’area presa in considerazione.
Le aule dei tre edifici sono rivolte a SE per una illuminazione ottimale durante le lezioni mattutine e ogni scuola è in collegamento diretto con l’esterno.
Le tre scuole possiedono tipologie diverse di ambienti esterni a loro vicine: la scuola materna è in posizione rialzata rispetto agli altri corpi ed è vicina al bosco e al piccolo lago, la scuola elementare, oltre ad ospitare un grande terrazzo adiacente la biblioteca, possiede alcuni cortili aperti all’interno di uno dei quali è posizionata un’enorme roccia, la scuola media è la più prossima a tutti i campi deputati all’attività sportiva.
Anche all’interno degli edifici sono riposte queste attenzioni spaziali al fine di garantire una corretta fruizione degli spazi e delle attività in essi contenute.
La scuola materna è quella che maggiormente assume una forma semicircolare, in sintonia con un modo dolce di presentare lo spazio ai bambini più piccoli ; la disposizione delle aule è in stretto collegamento con l’esterno e tutte si affacciano su una “piazza” interna, luogo di incontro e di gioco libero dove solamente un piccolo cambiamento di livello crea un nuovo spazio di incontro.
L’ambiente della scuola materna si sviluppa su un unico piano al fine di favorire spostamenti sicuri, l’illuminazione è diffusa grazie ad ampie vetrate e l’uso di lucernari, la disposizione interna è di facile lettura da parte dei piccoli utenti.
La scuola elementare ha una disposizione centrale rispetto alla Materna e alle Medie pur mantenendo caratteristiche proprie all’età dei bambini che la vivono.
L’ambiente interno della scuola elementare è quello che presenta maggiori superfici negli spazi comuni, la distribuzione interna si sviluppa su due piani collegati da una rampa e la scuola è in collegamento diretto con la biblioteca attraverso il passaggio sospeso del porticato.
All’interno dell’edificio si trova la mensa per gli alunni della scuola elementare e per i ragazzi delle scuole medie.
All’esterno della scuola si trovano due cortili di forme diverse, in uno di questi è contenuto un grande masso, segno emozionale di scoperta e avventura.
La scuola media, dal punto di vista architettonico, ha una forma autonoma rispetto agli altri corpi ed è meno vicina a spazi esterni relativamente chiusi e protetti.
La distribuzione interna si sviluppa su due piani e segue una disposizione regolare, legata alla funzionalità degli spazi didattici.
La ricerca di autonomia, propria dei ragazzi della scuola media, ha suggerito la progettazione di spazi esterni facilmente fruibili anche al di fuori del tempo scolastico quale campi sportivi ed il teatro, segni di socializzazione e di identificazione di gruppo.
Il bando di concorso richiede la progettazione di un plesso scolastico a Samolaco, paese al centro della Valchiavenna.
Secondo quanto richiesto dalla riforma Berlinguer in materia di accorpamento degli istituti per l’istruzione, si è deciso di riunire le scuole dell’obbligo in un unico luogo, legando ad esse una serie di infrastrutture d’uso comune.
L’area accoglie dunque la scuola materna, la scuola elementare, la scuola media inferiore, gli uffici amministrativi, due palestre (usufruibili anche dalla cittadinanza), mensa e biblioteca, nonché spazi verdi attrezzati e area sportiva.
L’intero sistema scolastico prende forma da un “fulcro” ben visibile ed identificabile nella torre per l’abbeveraggio degli uccelli ; da questo segno i tre edifici scolastici (il primo comprende scuola materna, uffici amministrativi e palestra principale, il secondo scuola elementare, mensa e biblioteca ed il terzo scuola media e palestra) prendono corpo in un sistema circocentrico.
Anche la progettazione dell’ambiente circostante risponde a questa circolarità che crea la maglia compositiva dell’intero progetto.
L’unico elemento che volutamente mantiene una propria autonomia è l’asse distributivo che mette in collegamento l’intero sistema scolastico ; inoltre esso raccorda ortogonalmente le due sedi stradali che chiudono il lotto a Est e a Ovest.
Le scuole hanno tutte collegamenti diretti con l’esterno e si relazionano ad esso in maniera differente : la scuola materna è in posizione rialzata rispetto agli altri corpi ed è vicina al bosco ed al piccolo lago artificiale, la scuola elementare si affaccia su cortili aperti e piccoli prati, la scuola media infine, è prossima ai campi deputati all’attività sportiva.
Anche all’interno degli edifici sono riposte le medesime attenzioni spaziali al fine di garantire una corretta fruizione degli spazi in relazione alle esigenze richieste dalle diverse attività dei cicli.
Tutte le aule dei tre edifici sono rivolte a SE per una illuminazione ottimale durante le lezioni mattutine.
Le due palestre sono ubicate alle due estremità del sistema di fabbricati in modo da poter essere sfruttate autonomamente rispetto al tempo scolastico.
La scuola materna è quella che maggiormente assume una forma semicircolare, in sintonia con un modo dolce di presentare lo spazio ai bambini più piccoli ; la disposizione delle aule è in stretto collegamento con l’esterno e tutte si affacciano su una piazza interna, luogo di incontro e di gioco libero.
La scuola elementare presenta spazi interni comuni molto ampi, destinati al gioco e alla socializzazione. La distribuzione interna si sviluppa su due piani collegati da una rampa, che assume una valenza scultorea al centro dell’atrio d’ingresso. Il secondo piano è in collegamento diretto con la biblioteca attraverso il passaggio sospeso del porticato. All’interno del medesimo fabbricato trova posto la mensa per i bambini delle elementari e delle medie (i bambini della materna hanno una piccola mensa interna).
La scuola media, dal punto di vista architettonico, ha una forma autonoma rispetto agli altri corpi ed è meno vicina a spazi esterni relativamente chiusi e protetti.
La distribuzione interna si sviluppa su due piani e segue una disposizione regolare, legata alla funzionalità degli spazi didattici.
Adiacente all’edificio trova posto un piccolo teatro all’aperto con piccole gradinate in muratura appoggiate al naturale declivio. La ricerca di autonomia, propria dei ragazzi della scuola media, ha suggerito la progettazione di spazi esterni facilmente fruibili anche al di fuori del tempo scolastico quale campi sportivi ed il teatro, segni di socializzazione e di identificazione di gruppo.
LE TRE VOLONTÀ
Il progetto nasce dal presupposto di creare un sistema architettonico che rispecchi tre volontà tra loro diverse; la volontà AMBIENTALE, la volontà EDUCATIVA, la volontà ARCHITETTONICA.
Le volontà sono tensione, obiettivi che soltanto il tempo e le persone che le vivono, possono renderle reali e verificabili; le volontà partono da uno stato di fatto, l’oggi, e si proiettano nel domani attraverso una serie di indicazioni oggettive e di intuizioni progettuali.
Rendere reali le tre volontà è, secondo noi, motivo di progettazione architettonica e al tempo stesso di progettazione pedagogica, due mondi che si inseriscono in un Progetto di crescita e di sviluppo educativo di bambini e ragazzi.
L’ambiente della scuola, i suoi spazi, i suoi colori, le sue funzioni, sono parte integrante della vita di un bambino e ne condizionano la sua vita; il pensare quindi ad un sistema architettonico che si basa su principi educativi e di crescita dei bambini e dei ragazzi, ha segnato la nostra ricerca.
Il Progetto architettonico
Il Progetto che presentiamo è rappresentazione delle tre volontà raccontate, unite in un tutt’uno architettonico.
L’intero sistema scolastico ha un “centro” ben visibile ed identificabile nella torre per l’abbeveraggio degli uccelli migratori ; da questo segno i tre edifici scolastici prendono corpo in un sistema circolare.
Anche la progettazione dell’intero ambiente circostante le scuole, segue diligentemente questa circolarità che crea la maglia compositiva dell’intero progetto.
L’unico elemento che volutamente mantiene una propria autonomia è l’asse distributivo che mette in collegamento l’intero sistema scolastico ; inoltre esso raccorda ortogonalmente le due sedi stradali che sono estremi dell’area presa in considerazione.
Le aule dei tre edifici sono rivolte a SE per una illuminazione ottimale durante le lezioni mattutine e ogni scuola è in collegamento diretto con l’esterno.
Le tre scuole possiedono tipologie diverse di ambienti esterni a loro vicine: la scuola materna è in posizione rialzata rispetto agli altri corpi ed è vicina al bosco e al piccolo lago, la scuola elementare, oltre ad ospitare un grande terrazzo adiacente la biblioteca, possiede alcuni cortili aperti all’interno di uno dei quali è posizionata un’enorme roccia, la scuola media è la più prossima a tutti i campi deputati all’attività sportiva.
Anche all’interno degli edifici sono riposte queste attenzioni spaziali al fine di garantire una corretta fruizione degli spazi e delle attività in essi contenute.
La scuola materna è quella che maggiormente assume una forma semicircolare, in sintonia con un modo dolce di presentare lo spazio ai bambini più piccoli ; la disposizione delle aule è in stretto collegamento con l’esterno e tutte si affacciano su una “piazza” interna, luogo di incontro e di gioco libero dove solamente un piccolo cambiamento di livello crea un nuovo spazio di incontro.
L’ambiente della scuola materna si sviluppa su un unico piano al fine di favorire spostamenti sicuri, l’illuminazione è diffusa grazie ad ampie vetrate e l’uso di lucernari, la disposizione interna è di facile lettura da parte dei piccoli utenti.
La scuola elementare ha una disposizione centrale rispetto alla Materna e alle Medie pur mantenendo caratteristiche proprie all’età dei bambini che la vivono.
L’ambiente interno della scuola elementare è quello che presenta maggiori superfici negli spazi comuni, la distribuzione interna si sviluppa su due piani collegati da una rampa e la scuola è in collegamento diretto con la biblioteca attraverso il passaggio sospeso del porticato.
All’interno dell’edificio si trova la mensa per gli alunni della scuola elementare e per i ragazzi delle scuole medie.
All’esterno della scuola si trovano due cortili di forme diverse, in uno di questi è contenuto un grande masso, segno emozionale di scoperta e avventura.
La scuola media, dal punto di vista architettonico, ha una forma autonoma rispetto agli altri corpi ed è meno vicina a spazi esterni relativamente chiusi e protetti.
La distribuzione interna si sviluppa su due piani e segue una disposizione regolare, legata alla funzionalità degli spazi didattici.
La ricerca di autonomia, propria dei ragazzi della scuola media, ha suggerito la progettazione di spazi esterni facilmente fruibili anche al di fuori del tempo scolastico quale campi sportivi ed il teatro, segni di socializzazione e di identificazione di gruppo.
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RELAZIONE DI PROGETTOIl bando di concorso richiede la progettazione di un plesso scolastico a Samolaco, paese al centro della Valchiavenna. Secondo quanto richiesto dalla riforma Berlinguer in materia di accorpamento degli istituti per l’istruzione, si è deciso di riunire le scuole dell’obbligo in un unico luogo, legando ad esse una serie di infrastrutture d’uso comune.L’area accoglie dunque la scuola materna, la scuola elementare, la scuola media inferiore, gli uffici amministrativi, due...
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- Client COMUNE DI SAMOLACO (SO)
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- Type Parks, Public Gardens / multi-purpose civic centres / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Kindergartens / Schools/Institutes / Theatres / Concert Halls / Libraries / Sports Centres / Sport halls / Fitness Centres / Sports Facilities / Leisure Centres
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