LA TORRE E IL MURO INTERATTIVO: UN CENTRO RICERCHE ED UN VIDEO MUSEO PER L’ISOLA DI CAPRAIA | Andrea Angius

Un progetto per la Torre del Porto Capraia / Italy / 1995

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PREMESSA
L’isola di Capraia, con il progetto realizzato, diviene terreno per sperimentare un nuovo modello di sviluppo teso a creare, contro l’immobilismo conservativo applicato ai monumenti, un ponte tra passato e futuro attraverso la rivitalizzazione e trasformazione di determinati spazi.
L’isola diviene dunque luogo ideale quale laboratorio sperimentale di architettura contemporanea.

IL PROGETTO
Il progetto, che ha considerato con grande attenzione il contorno, rielaborandone i “segni”secondo chiari schemi geometrici, ha posto alla sua base, quali fattori imprescindibili, il “senso del luogo” e la “lettura dell’ambiente”, il “significato vero” dello spazio umano.
Il moto ondoso, il vento, le dominanti architettoniche ed i percorsi esistenti sono infatti stati tradotti in volumi e direttrici che testimoniano con chiarezza la loro origine formale, ed è interlocutore privilegiato il luogo, la costa, il rapporto fisico ed ideologico con il mare, per generare un’architettura capace di inserirsi nell’ambiente fino a diventare ambiente essa stessa.
Il corpo dell’edificio è denso di episodi funzionali e di volumi degradanti sulla scogliera, che paiono quasi scaturire direttamente dalla roccia. La costruzione è stata infatti strutturata, sia in pianta che in sezione, in modo da seguire l’andamento del terreno, e dà l’impressione di essere radicata al suolo; la natura viene richiamata simbolicamente nella struttura portante delle coperture attraverso l’uso di pilastri in acciaio che sembrano alberi pietrificati.
Al fine però di evitare un “effetto fortezza”, si è intervenuti con delle coperture a forma d’onda che generano un alleggerimento portando alla mimesi con l’elemento mare circostante.
L’elemento triangolare, introdotto nella Torre di forma circolare, volutamente rigido e contrapposto, si trasmette come matrice al terreno in un moto espansivo volto a coinvolgere il pubblico ed il territorio nella trasformazione in atto: la conformazione del sito ed i percorsi preesistenti ne attenuano la rigida geometria conferendogli dinamismo ed irregolarità.
Nell’architettura moderna ha assunto una importanza basilare lo studio della luce ed infatti, anche nell’indagine progettuale, questo elemento è stato studiato attentamente: l’illuminazione non è considerata più una aggiunta fortuita a quella che è la struttura di un edificio, ma tende a diventare elemento autonomo, nuova dimensione che si inserisce anch’essa nella progettazione.
L’elaborazione dell’illuminazione diviene elemento psicologico oltre che spaziale: essa permette infatti di creare infinite sensazioni influenzando gli umori ed il modo di percepire lo spazio da parte del fruitore.
Per quanto riguarda l’intervento sulla Torre, si è dunque scelto di privilegiare la luce naturale, negli spazi propri del Video Museo predomina invece l’uso dell’illuminazione artificiale.
Con i mezzi tecnici odierni (proiezioni continue e discontinue, fontane luminose, luci ad intermittenza, apporto del computer) è possibile creare variazioni spazio - temporali e stimolare una visione nuova dell’architettura e della natura, non più condizionata dall’illuminazione diurna: ecco dunque la proposta di una struttura spaziale luminosa, variabile nel tempo, una monumentale parete-video programmabile in funzione delle informazioni che si desiderano fornire o che vengono richieste dall’utente.
Tale struttura fissa risulta essere un distributore vivente di immagini, suoni, sensazioni, che generano il superamento della sua identità di oggetto per renderla invece elemento vivo che, attraverso un centro operativo, crea nuovi rapporti con l’ambiente circostante.

ANALISI DEGLI ELEMENTI DEL PROGETTO
Il progetto si prefigge un duplice obiettivo:
recuperare e riqualificare la Torre della Mandola creandovi un Centro Ricerche Naturalistiche, e dotare l’isola di un Video Museo che funga non solo da spazio adibito alla conoscenza dell’isola, ma anche da elemento catalizzatore dell’intorno, che diviene così luogo dinamico, denso di avvenimenti, capace di proporsi quale punto di aggregazione e socializzazione.
Il Centro Ricerche
Utilizzare la Torre della Mandola per la realizzazione di un Centro Ricerche porta a riappropriarsi di tale elemento architettonico senza snaturarne la funzione storica di controllo ed osservazione: la Torre, oggi come ieri, continuerà ad ergersi imponente, simbolo della difesa dell’integrità dell’isola di Capraia.
Il Video Museo
Prima problematica affrontata nella realizzazione di tale struttura è stata la decisione in ordine alla scelta del modo più idoneo per inserirla nel paesaggio naturale dell’isola. Proprio per le sue caratteristiche fortemente tecnologiche, si è ritenuto opportuno interrarla, lasciando invece la superficie come spazio di relazione tra il progetto e l’isola.
La grande copertura ad onda, chiaro riferimento ad uno degli elementi predominanti dell’Isola, il mare, sovrasta gli spazi principali del Museo: essa copre innanzitutto l’accesso principale, che avviene attraverso uno spazio convergente prospetticamente verso la Torre. L’elemento caratterizzante questa piazza coperta è il grande Muro Video che, mediante immagini programmate, rende lo spazio dinamico, creando nel fruitore emozioni sempre nuove.
La parete video diviene perciò catalizzatore di un nuovo spazio di aggregazione e, sfondando il livello della piazza coperta per andare ad ancorarsi direttamente alla roccia nel piano interrato del Museo, crea ancora una volta un’intercomunicazione tra interno ed esterno.
Altra parte importante del progetto è quella che si affaccia sul mare distendendosi lungo la scogliera. I volumi del Labirinto Espositivo e dell’Auditorium scaturiscono dalla roccia e manifestano, nella loro struttura, il richiamo simbolico a certi elementi delle architetture militari dominanti nell’isola.
Si è scelta una configurazione labirintica degli spazi espositivi non solo per sottolineare l’aspetto ludico legato alle differenti possibilità di fruizione di tali spazi, ma anche con il preciso intento di simboleggiare la difficoltà e l’impegno necessari a percorrere i processi cognitivi.
La successione dei volumi che scaturiscono dalla scogliera si conclude dunque con quello che ospita l’Auditorium, spazio polivalente per conferenze e proiezioni dove il palco, a forma circolare, è sormontato da una cupola video ove è possibile proiettare immagini del cielo in presa diretta. Dalla parte estrema di tale volume è possibile utilizzare un ascensore pneumatico per accedere ad una terrazza panoramica, posta al di sotto della copertura ondulata che caratterizza l’Auditorium: irrinunciabile è infatti il rapporto sia reale che simbolico con il mare, presenza incontrastata e dominante a Capraia.
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    PREMESSAL’isola di Capraia, con il progetto realizzato, diviene terreno per sperimentare un nuovo modello di sviluppo teso a creare, contro l’immobilismo conservativo applicato ai monumenti, un ponte tra passato e futuro attraverso la rivitalizzazione e trasformazione di determinati spazi.L’isola diviene dunque luogo ideale quale laboratorio sperimentale di architettura contemporanea.IL PROGETTOIl progetto, che ha considerato con grande attenzione il contorno, rielaborandone i “segni”secondo...

    Project details
    • Year 1995
    • Status Competition works
    • Type Restoration of old town centres / Research Centres/Labs / Museums / Monuments
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