Progetto urbano per l'area delle Fonderie Pisano & C. S.p.A.

Unità Residenziale CR1. In mostra alla Biennale di Venezia evento 'Culture_Nature' Salerno / Italy / 2008

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L’ingresso alla città di Salerno da nord, lungo la valle del fiume Irno, avveniva, nei primi anni sessanta, attraversando un’importante area industriale dove erano collocate due grandi complessi industriali, la MCM (Manifatture Cotoniere Meridionali) e la Fonderia Pisano. Come è avvenuto per gran parte di queste industrie costruite, in quel periodo, nelle estreme periferie delle città, così anche per la Fonderia Pisano, la produzione non è più compatibile con il luogo in cui essa si trova. Da qui la previsione di delocalizzazione dell’impianto e di rinnovo urbano di questa parte di città. L’area occupata dalle Fonderie Pisano SPA si sviluppa su una superficie di 96'681mq di cui 81'508 mq costituiscono l’ATR n. 1 del PUC di Salerno. All’interno dell’ area di trasformazione urbana ben 34'233 mq sono destinati a residenza e 14'671 mq hanno una destinazione produttiva. Il progetto si sviluppa, andando verso Nord, lungo via dei Greci, a partire dall’area dell’ex MCM. Sul lato sinistro sono disposti, in sequenza, tre modelli di insediamento residenziale tra loro strettamente relazionati: 1-modello a parco semipubblico, posto più a valle, che si affaccia sulla strada con un lungo edificio porticato a forma sinuosa; 2- modello a corte aperta, che racchiude la piazza, posto di fronte al centro commerciale; 3-modello lineare in stretta relazione con una seconda piazza più piccola e un’attrezzatura scolastica; Questi edifici si estendono nella fascia compresa tra la strada statale ed il fiume Irno. Sul lato destro, sempre nella stessa direzione, sul sito occupato dalla fonderia vera e propria, tra via dei Greci ed il raccordo autostradale SA/AV, il progetto prevede un centro commerciale, come innanzi detto, ed una torre di uffici, forte rimando alla ciminiera della vecchia fabbrica. Proprio in questo punto, ai piedi della torre, è prevista la grande piazza moderna di forma trapezoidale, circondata dalle residenze, fulcro dell’intero intervento, dove l’illuminazione pubblica e il verde giocano un ruolo fondamentale. La pavimentazione della piazza e degli altri spazi urbani aperti sarà in pietra naturale (pietra lavica, basalto, breccia irpina e pietra bianca di fontanarosa). Gran parte della quantità di standards destinato a verde attrezzato, è prevista lungo l’alveo del fiume Irno, per completare il parco attrezzato in fase di realizzazione da parte dell’ Ente Provinciale. Il grande parco sarà dotato di spazi all’aperto per il tempo libero e di aree riservate al gioco dei bambini, con vasche di sabbia e percorsi attrezzati con elementi di seduta e sistemi di illuminazione. I parcheggi pertinenziali sono stati ubicati nel sottosuolo del lotto fondiario mentre il soprassuolo, libero da edificazione, è destinato ad uso pubblico. La via dei Greci sarà ampliata di 10 ml, compresa la 2° rotatoria da realizzare a nord, per la quale sarà attivato procedura di accordo di programma con il comune di Pellezzano. Tutto il progetto è incentrato sul riconoscimento del primato della natura. Questo riconoscimento destruttura il concetto di architettura tecnocentrica e autoreferenziale e riporta la tecnologia a confrontarsi con i vincoli e le potenzialità dell’ambiente naturale. L’architettura che si propone è un’architettura consapevole che ri-vela la connessione esistente con altre materie in un quadro globale di correlazioni: geobiologia del sito, idoneità dei materiali, condizioni climatiche dell’abitazione, situazione bioelettrica, problematica degli impianti di riscaldamento ed elettrici, importanza dell’ igroscopicità, irraggiamento comico e terrestre, radioattività dei materiali, problemi connessi al trattamento delle acque piovane, psicologia e fisiologia dell’abitare. Il binomio casa/clima è affrontato partendo dall’esigenza di realizzare edifici che funzionino come organismi che autoregolano le proprie prestazioni rispetto all’ambiente esterno, in questo caso attraverso un involucro selettivo in grado di gestire in modo dinamico i flussi di calore ed energia. Le facciate di tutti gli edifici residenziali saranno rivestite in pareti ventilate. Inoltre ampie finestrature di spessore e materiale opportuno, munite di oscuramento automatizzati, permetteranno di sfruttare al meglio la luce e il calore, senza tuttavia disperderne troppo verso l’esterno. La torre di uffici, a forma ellittica, è concepita considerando un orientamento ottimale per catturare tutta la luce solare del giorno. Oltre ai sistemi classici di captazione della radiazione solare (collettori e pannelli fotovoltaici, i cosiddetti “sistemi solari attivi”) nella torre è previsto l’utilizzo dei sistemi solari passivi, ovvero il ricorso alle stesse strutture edilizie per captare, dissipare, accumulare e distribuire in modo controllato l’energia tecnica connessa alla radiazione solare. Materiali isolanti trasparenti, di nuova concezione, permettono ai raggi del sole di riscaldare le pareti e gli ambienti interni e, al tempo stesso, trattengono il calore che verrà immagazzinato nelle strutture e restituito durante la notte. Il resto delle superfici sarà dotato di un doppio rivestimento di vetro all’interno del quale sono inserite piante acquatiche, per un isolamento termico maggiore. La ventilazione interna è naturale e segue i principi base dell’architettura bioclimatica. Al centro dell’edificio commerciale sono previsti due serre solari (winter-garden). Sono due spazi a forma libera, separati dall’ambiente esterno mediante pareti vetrate. Il contributo della radiazione solare viene trasformato in energia termica. Il calore viene scambiato attraverso camere d’aria di accumulo realizzate sotto il solaio di calpestio rialzato. L’atrio è completamente illuminato a giorno, sia dalla luce che filtra dalla serra che per mezzo di una rete regolare di punti luce che dal soffitto forniscono luce diffusa, riducendo notevolmente i carichi di illuminazione. Si riassumono qui di seguito le principali caratteristiche di architettura sostenibile su cui il progetto è basato: -integrazione urbanistica con il paesaggio grazie al disegno bioclimatico dell’edificio che presenta in ogni esposizione un trattamento differente delle facciate e degli spazi di illuminazione e ventilazione; -uso dei materiali e finiture in elementi naturali; -integrazione nel progetto di diversi sistemi passivi (isolamento per inerzia, infissi con rottura di ponte termico, lame di controllo solare, maglie elettriche di preriscaldamento delle stanze , vetri termici, persiane rotative di controllo solare, giardini d’inverno e asciugatrice solare); -produzione di energia termica per pannelli solari, caldaia elettronica modulare a condensazione di alto rendimento e sistema di refrigerazione per pavimento radiante inverso per raffreddamento a gas propano; -sistema integrato di controllo della efficienza energetica delle installazioni; -applicazione domotica integrata nelle installazioni della casa per garantire la sicurezza degli spazi e il risparmio energetico. Risparmio delle energie non rinnovabili e dell’acqua grazie all’uso di: -materiali fortemente isolanti; -sistemi di illuminazione di alto rendimento; -accumulazione dell’acqua piovana; -riciclo delle acque nere per irrigare gli spazi verdi; -utilizzo di rubinetti temporizzati meccanici ed elettronici; DONATO CERONE
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    L’ingresso alla città di Salerno da nord, lungo la valle del fiume Irno, avveniva, nei primi anni sessanta, attraversando un’importante area industriale dove erano collocate due grandi complessi industriali, la MCM (Manifatture Cotoniere Meridionali) e la Fonderia Pisano. Come è avvenuto per gran parte di queste industrie costruite, in quel periodo, nelle estreme periferie delle città, così anche per la Fonderia Pisano, la produzione non è più compatibile con il luogo in cui essa si trova. Da...

    Project details
    • Year 2008
    • Work started in 2010
    • Client Fonderia Pisano S.p.A.
    • Status Current works
    • Type Adaptive reuse of industrial sites
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