"LivingBOX" | luca zanetti

Concorso di idee per la realizzazione di un'unità prefabbricata trasportabile assemblabile tutte / Italy / 2006

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Giovani architetti da tutte le zone più periferiche del modo tentano di confrontarsi sul piano internazionale; i progettisti creativi di una nuova economia della cultura architettonica internazionale propongono una speciale indagine sulle solitudini e i limiti indotti dalla vita metropolitana intitolata: “LIVINGBOX”.
Operazione riferita al modo di sopra-vivere e gestire in maniera autonoma situazioni di disagio economico-spazio-temporali su cui è necessario fissare un punto. La cornice e il confine di intervento è il più ampio e allo stesso tempo il più intimo: la casa e in particolar modo la casa globale e globalizzata cioè per tutti e per ogni luogo, che riesce a interpretare il genius-loci di ogni habitat in cui è collocata: la città, la periferia, la radura, il deserto.
Quindi per sentirci in sintonia con questo linguaggio abbiamo chiamato il nostro progetto BBxBox – (B³M) - che innegabilmente e volutamente rimane incollato al titolo del concorso per non sentirci troppo distanti da quel mondo che ne viene evocato. BBxBox - (B³M) – quindi, come il prodotto di un sito internet o di televisioni musico-giovanili, un nome secco,cacofonico ma al tempo stesso accattivante, pieno di promesse e in definitiva semplice, semplice come il MODERNO ed elementare che tutti possano capire facilmente.
Per cui BBxBox - (B³M) ha necessariamente a che fare con le nostre culture e contro-controculture, di gente che si sente costantemente come degli studenti-lavoratori “fuori sede” che hanno la necessità e il bisogno di adattarsi alle nuove realtà e ai nuovi luoghi pur mantenendo un germe di umano bisogno di spazio. E’ quindi in sperimentali soluzioni come queste che si devono ricercare i germogli per l’architettura del domani più prossimo.
Il progetto dunque non ripercorre solo quel bisogno di mobilità e cambiamenti, in una parola viaggio, che è spesso stato alla base di tante sperimentazioni architettoniche, ma è soprattutto vero che oramai la mobilità e versatilità è divenuta una NECESSITA’ fattaci penetrare indissolubilmente nelle nostre teste.


Mancanza, bisogno e abbondanza di spazio sono così diventate le direttive per il nostro progetto che doveva riuscire a contenere in esso tutte queste situazioni spaziali e mentali.
In un’unica struttura estensibile siamo riusciti a includere questi bisogni-necessità fondendo versatilità spaziale e semplicità tecnologica dando la possibilità di vivere lo spazio a disposizione tutto o in parte non rinunciando per questo , mai, ai servizi essenziali.
Racchiusi in un primo involucro rigido di metallo resistente agli urti e dalle dimensioni adatte al trasporto (3.6x3.6x3.6 m.) sono inseriti due ulteriori strutture leggere le quali attraverso una semplice meccanica hanno la possibilità di essere estratte a seconda dei bisogni. Una volta estesi questi due cubi lo spazio inizia a diventare più articolato ,grazie agli arredi (letto, divano, libreria, seggiole, scrivania) che sono contenuti nello spessore dei pavimenti (30 cm) e ovviamente più allargato dando la possibilità di sfruttare l’alloggio anche per più persone.
Per cui le diverse necessità, spaziali ma anche umane, un progetto pensato per l’uomo e gli uomini di oggi o per adottarne continuamente di nuovi, ed avere nella casa che li segue il vero punto di riferimento, una casa che cambia con loro e per loro che non li vincola ma che si adatta ai diversi momenti di vita a di spazio.


L’autosufficienza del modulo singolo o completamente estratto è garantita dalla presenza di una cabina tecnologica adatta allo smaltimento rifiuti e all’accumulo di energia elettrica prodotta da pannelli fotovoltaici inseriti nella pelle dei moduli, e dalla possibilità di avere gli arredi progettati per essere inseriti nel pavimento e utilizzati a seconda delle esigenze e delle necessità. Necessità che ci ha spinto a ipotizzare che questi struttura possa essere adatta anche ad essere unita, all’interno di una situazione di abbondanza di spazio, ad altre uguali nella costruzione di un luogo che non diventa quindi solo abitativo ma quasi urbano, ma una urbanistica spinta dalla casualità di coloro i quali decidono di aggregarsi nella fondazione di un nuovo ambiente, fisicamente lontano dalla città come la conosciamo ma generato dal medesimo desiderio.
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    Giovani architetti da tutte le zone più periferiche del modo tentano di confrontarsi sul piano internazionale; i progettisti creativi di una nuova economia della cultura architettonica internazionale propongono una speciale indagine sulle solitudini e i limiti indotti dalla vita metropolitana intitolata: “LIVINGBOX”.Operazione riferita al modo di sopra-vivere e gestire in maniera autonoma situazioni di disagio economico-spazio-temporali su cui è necessario fissare un punto. La cornice e il...

    Project details
    • Year 2006
    • Status Competition works
    • Type Graphic Design / Modular/Prefabricated housing
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