Museo del Ciclismo - Madonna del Ghisallo | Davide Bergna

Il Museo assume l’importante funzione di integrare il luogo di preghiera del Santuario della Beata Vergine del Ghisallo (XVII sec.), Patrona dei ciclisti dal 1949, diventando centro culturale e meta mondiale per gli appassionati di ciclismo. La vocazione del Museo diventa quindi quella di convogliare queste potenzialità pulsanti ma ancora inespresse verso la creazione di un luogo interattivo, dinamico e rappresentativo. La difficoltà della progettazione nel coniugare la visibilità e la mimetizzazione dell'edificio è stata risolta facendo emergere lievemente il fabbricato dal suolo con una particolare copertura fatta di movimenti dolci che riprendono metaforicamente le linee ondulate dei paesaggi collinari e che lasciano indisturbata al visitatore la vista globale delle prealpi. Le montagne rimangono visibili anche dall'interno sia percorrendo le rampe che rievocano i percorsi e i tornanti alpini sia dal piano museale grazie alle grandi vetrate volte verso valle. Il progetto, con la particolare copertura e lo sfalsamento delle quattro onde, ha previsto l'inserimento di aperture laterali che filtrano la luce zenitale proiettandola sull'intero piano espositivo e nel contempo permettendo al turista di passaggio all'esterno di avere la visione di importanti scorci dell'esposizione rendendolo continuamente partecipe allo svolgersi della vita interna.