Riparazione dei danni provocati da infiltrazioni di acqua dovuti da una rottura di una tubazione ACEA | FABIO PUZZILLI

DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO.

Il danno nelle proprietà private e nel condominio si è manifestato in più riprese nel corso del tempo, portando all’abbassamento di livello della pavimentazione della corte esclusiva, all’insorgere di muffe e rigonfiamenti delle pavimentazioni negli ambienti interni dei garage posti livello stradale, di efflorescenze sulla facciata esterna dell’edificio in corrispondenza della rampa garage e deterioramento degli intonaci delle pareti e soffitti dei piani interrati.

L’abbondante fuoriuscita di acqua dal condotto idrico, ha provocato nel corso del tempo, infiltrazioni che grazie anche alla conformazione del sito si sono estese per due piani interrati dell’edificio.

L’acqua ha da principio lavorato sotto la corte esclusiva, marciapiede d’ingresso dei locali garage a livello stradale, per poi scendere verso il basso nei locali interrati.

Qui ha trovato un primo sbarramento costituito dal muro di contenimento contro terra in blocchi di tufo del primo piano interrato e in seguito, l’acqua è discesa ulteriormente fino a raggiungere il secondo piano interrato del fabbricato.

Individuazione dei danni dovuti alle infiltrazioni d’acqua.

Piano livello strada.

Un primo passaggio dell’acqua si è manifestato con l’abbassamento e la deformazione del piano di calpestio del marciapiede privato (definito come corte esclusiva), posto alla stessa quota della via principale. 

L’acqua ha eroso il sottofondo provocando la deformazione della superficie pavimentata. La testimonianza del passaggio dell’acqua si avvertiva sulla superficie del muro esterno sulla rampa di contenimento del marciapiede, che era abbondantemente segnato.

L’infiltrazione molto estesa è andata a imbibire il solaio di calpestio del piano terra e la profondità del passaggio era individuabile anche dalla manifestazione di efflorescenze sulla muratura a cortina nella porzione di facciata dell’edificio che affaccia sulla rampa garage.

Piano primo interrato.

A questo livello scendendo naturalmente verso il basso, l’infiltrazione ha trovato lo sbarramento del muro di pietrame in tufo di contenimento del terrapieno della via principale. La muratura che delimita la corsia di manovra condominiale e dei garage privati, realizzata controterra o almeno poi riempita all’origine con materiale di riporto, era per tutta la sua lunghezza, completamente imbibita e solo la provvidenziale apertura di fori sulla sua superficie ha evitato il rigonfiamento e possibili danni maggiori. L’intonaco era completamente eroso per tutta l’altezza dei locali e solo a distanza di tempo ha iniziato a dare i primi segni di asciugatura.

Anche il solaio mostrava evidenti segni dell’esposizione e del passaggio dell’acqua. L’intradosso dello stesso presentava sfarinamento dell’intonaco nei punti più vicini al muro di contenimento e in alcuni tratti l’esposizione dei ferri di armatura che si erano ossidati.

Allo stesso livello corrisponde l’ingresso principale dell’edificio. Il rivestimento e la pavimentazione immediatamente a ridosso mostravano l’insorgenza di efflorescenze e macchie dovute a umidità.

Piano secondo interrato.

Proseguendo la sua discesa, le infiltrazioni hanno poi danneggiato i locali della vecchia centrale termica e di un locale garage di proprietà  esclusiva.

Pareti perimetrali e porzione dell’intradosso dei solai presentavano gli stessi danni evidenziati nel piano superiore. A questo livello il fondo della cabina ascensore è stato per diverso tempo inagibile come testimoniano le segnalazioni del manutentore ascensore.

DESCRIZIONE DEI LAVORI.

Con questo intervento si è inteso provvedere al ripristino dei danni causati dalle infiltrazioni di acqua e a un loro possibile contenimento in caso di nuova rottura, mediante il posizionamento di una tubazione drenante del diametro minimo di 160 mm, di lunghezza pari al marciapiede corrente sulla via principale, dotata di fessurazioni lungo le direttrici del tubo disposte a 220°.

 La tubazione sarà posta a una profondità maggiore di quell’ACEA che è attestata a circa 60 cm dal livello stradale. Lo scopo è quello di captare eventuali fuoriuscite di acqua e convogliarle tramite un pozzetto e un tubo di sfogo verso la rampa garage all’esterno del fabbricato. 

Tale sistema dovrebbe permettere tempestivamente l’allertamento dell’ente gestore ed evitare il manifestarsi in futuro di danni simili a quelli per cui ora s’interviene.

L’intervento prevede poi la ricostituzione della pavimentazione in travertino bollettonato su massetto in cls armato con rete elettrosaldata 20 cm x 20 cm e sostituzione dei cigli esistenti danneggiati con nuovi aventi identiche dimensioni.

All’interno dei locali garage s’interverrà rimuovendo l’intonaco deteriorato dall’acqua, asciugatura dei muri e solai, protezione dei ferri di armatura del solai e travi eventualmente esposti o attaccati da ossidazione, posizionamento di cartucce antiumidità alla base del muro interno praticando fori a un’altezza di 18-22 cm dal piano di calpestio a interasse di 15 cm l’una dall’altra per tutta la lunghezza del muro.

A completamento delle opere descritte sarà realizzato un nuovo intonaco e tinteggiatura del locale comune.