Piazza a Vacone | Schiattarella Associati

Schiattarella Associati ha completato il progetto di riqualificazione della piazza di Vacone, un piccolo paese sui monti Sibillini nella provincia di Rieti.

Il contesto di bassa montagna in cui si posiziona la piazza è definito da pochi e semplici elementi naturali : l’ampia e silenziosa vista della valle su cui si affaccia, la matericità neutra delle abitazioni intorno, il senso di pace montano diventano le premesse da cui si sviluppa il progetto.

“E’ uno spazio essenziale come richiede il luogo, che abbiamo concepito per contemplare la valle e goderne l’atmosfera di silenzio e natura che il paesaggio trasmette. Un luogo dove isolarsi e ritrovare se stessi ” spiegano i progettisti.

La pietra chiara locale definisce l’intera pavimentazione della piazza, fino ad incontrare i ciottoli che provengono dal centro del paese e delineano casuali camminamenti. Alcune sedute cubiche in pietra bianca ritmano adagio lo spazio e tracciano ombre lineari amplificando l’essenzialità geometrica della piazza.
All’estremità sudest si distinguono due sole panche in ferro scuro in contrasto cromatico con i colori chiari della pietra.
Il vetro trasparente scelto per il parapetto permette all’occhio di perdersi nel panorama della valle.

“ Rendere visibile il vuoto, definirne la consistenza ed i contorni, renderlo misurabile trasformandolo da materia inafferrabile ed impalpabile, in presenza consapevole, in componente essenziale dello spazio architettonico.
Plasmare, configurare lo spazio interstiziale e cristallizzarlo apponendo superfici che lo confinino e ne confermino la forma ed, allo stesso tempo, curare con attenzione le materie ed i loro trattamenti per arricchirne il timbro e la coloritura sotto gli effetti della luce che lo percorre. Raggiungere un equilibrio fatto di pochi segni, apparentemente fragili e pronti a rompersi eppure così solidi da apparire immutabili”.

ENGLISH TEXT

A small little village, nested in the Sabina woods and mountains; a space, next to the Castle, enabling the entrance to it from the top;
a view that loses its way overlooking the valley and silence; the sound of the wind, the crisp air, the mild colors of the stones and plasters that have seen the passing of time. These the starting points of the project.
A limited to essential architecture, dry, done with very few elements because the place requires respect, silence to listen, spaces to look afar almost floating in the emptiness of the valley and the chance to stand in solitude and dive into an out of time atmosphere.
An handmade stone plate surface, with its rich textures that intertwine with the cobblestone coming from the center of the village and expanding in the square, marking it and apparently following random paths.
Some small stone-made cubes  rhythmically  organized on the square’s surface, form small regular shadows.
Two solitary benches stand out from the context with their ferrous color intentionally in contrast with the mild colors of the stone.
Crooked lines of the drains crossing the space.
A balustrade suddenly dematerializing enabling the view to get lost afar.
This is the Piazza in Vacone. A place where anyone can retire and lose himself in another dimension.