Concorso internazionale di idee per il rinnovamento e la valorizzazione della sede dell’Unione Industriale di Torino | Cristiana Vannini

Turin / Italy / 2017

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ARCHITETTONICO


Nel rispetto del loro valore formale e storico, l’edificio degli anni sessanta disegnato dall’architetto Dezzutti, la palazzina ottocentesca Marone Cinzano e il parco storico non vengono modificati. L’unico intervento progettuale a scala architettonica è l’aggiunta di un grande giardino d’inverno con dehor esterno, a cui gli edifici e il parco fanno da quinta, trovando un collegamento fisico e visivo tra loro. La struttura esternamente si mimetizza con il parco e allo stesso momento permette all’edificio storico di essere visto attraverso la trasparenza del vetro.


INTERIOR DESIGN


Il principio di intervento è di mantenimento dell’impianto originale e valorizzazione dei dettagli e delle finiture d’epoca. Serramenti, rivestimenti e boiserie, sono solo oggetto di restauro. Con lo stesso atteggiamento di rispetto e recupero, si propone solo la modifica dell’atrio di ingresso della Unione Industriale, affinché la scala torni ad essere come pensata con la sua verticalità dall’architetto Dezzutti. Si generano inoltre nuovi spazi ad uso pubblico, a confermare il carattere e la funzione sociale dell’Unione Industriale. Nella logica di continuità formale e decorativa, nelle finiture del bar e delle sale si riprendono i motivi dei pavimenti intarsiati, delle boiserie a parete e dei soffitti decorati della Palazzina, ispirandosi ai materiali e alle geometrie e texture dell’edificio anni ‘60. I controsoffitti inseriti, neutri nei corridoi dell’edificio per uffici, fortemente decorativi nel bar e nelle sale ristorante, sono studiati per accogliere gli impianti tecnici.


COMUNICAZIONE VISIVA


Ricerca di efficacia comunicativa, di forza visiva, contemporaneità e memoria sono gli enzimi che hanno catalizzato il metabolismo del processo creativo. Tre colori al tempo stesso seri e brillanti, intensi e sobri si sono uniti nella nostra palette. Il blu: un blu profondo con sottili vibrazioni elettriche. L'oro: il colore simbolo della storia, del sole, di ciò che è prezioso. L'arancione: il calore, l'energia, la creatività. La memoria è un sentiero che abbiamo sempre seguito. Memoria del luogo, della sua storia, delle sue forme, della città dove nasce e vive. Insieme al rigore formale e a una corretta attenzione alla sensibilità contemporanea, ha condotto a una grafica potente e rispettosa, nella grande come nella piccola scala, dove nulla è scelta arbitraria e tutto è in costante collegamento con ciò che lo circonda, lo precede e lo segue.


LIGHTING DESIGN


- Migliorare il nostro rapporto con il Sole può favorire sia il nostro benessere personale che tutta la società.


- Realizzare una sintesi tra lo stile dell'architettura d'epoca e uno sguardo contemporaneo.


Luce naturale


Nell’intervento progettuale architettonico del “volume di vetro” si è pensato all’immersione nella vegetazione del parco, permettendo la costante penetrazione della luce diurna. , sempre diversa (secondo la temperatura di colore e l’intensità luminosa) però nello stesso momento controllata. Di sera la luce artificiale trasforma lo spazio in una sorta di piccolo paradiso. Per la sostituzione dei lucernari si è pensato alla tecnologia innovativa dei light tube (“tubi della luce”) che trasportano la luce naturale verso un’altra zona dell’edificio.


Luce artificiale


A scala architettonica si interviene con luce lineare per creare un effetto di verticalità rispetto all'orizzontalità dell'edificio. Linee pulite per valorizzare la storia di questa architettura senza modificare nulla del suo carattere. Lo stesso concetto della luce “minimal” è adottato anche in scala micro per valorizzare le pareti interne, i rivestimenti dei vari materiali pregiati e per creare una luce diffusa volumetrica, studiata appositamente per ogni architettura dello spazio; nella prospettiva di corroborare il rapporto tra uomo, luce e spazio. 


 

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    ARCHITETTONICO Nel rispetto del loro valore formale e storico, l’edificio degli anni sessanta disegnato dall’architetto Dezzutti, la palazzina ottocentesca Marone Cinzano e il parco storico non vengono modificati. L’unico intervento progettuale a scala architettonica è l’aggiunta di un grande giardino d’inverno con dehor esterno, a cui gli edifici e il parco fanno da quinta, trovando un collegamento fisico e visivo tra loro. La struttura esternamente si...

    Project details
    • Year 2017
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Government and institutional buildings / Monuments / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of façades
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